Ci sono luoghi che ti chiamano perché il loro nome si fa notare sulla carta. Altri, perché hanno una mitologia che li precede. E altri ancora perché la loro storia si è fatta strada attraverso le pagine di un libro, e ti ha conquistato. L’Alpe Berrio in Valpelline appartiene a quest’ultima categoria, il libro è Il vuoto alle spalle di Marco Albino Ferrari.

Escursione all'Alpe Berrio da Ollomont

Perché l’Alpe Berrio

La storia di Ettore Castiglioni, nella sua veste di partigiano, non la conoscevamo prima di aver letto Il vuoto alle spalle (lo trovi nella nostra pagina dedicata ai libri di montagna). Della sua vicenda non voglio dirti nulla, per non rovinarti l’emozione del libro: solo ti dico che è una storia di guerra, di un improvvisa voglia di aiutare il prossimo in difficoltà, e di un finale tragico, che mette i brividi.

Nel contingente di questa escursione, invece, il racconto è questo: la brigata di partigiani capeggiata da Castiglioni stava di stanza proprio all’Alpe Berrio. Gli stessi partigiani si muovevano tra Aosta e Ollomont, tessendo una fitta rete di relazioni clandestine. All’Alpe arrivavano gli ebrei che, dalle città, si apprestavano a tentare la fuga verso la neutrale Svizzera. Castiglioni, un drappello di compagni e due muli salivano allora verso il Col Cornet, poi seguivamo il torrente Fenêtre, si addentravano nell’ambiente glaciale dei 2600 metri di quota, e scavallavano il Passo della Fenêtre Durand (2805 mslm), previa “corruzione” delle guardie di confine svizzere, che avveniva grazie ad alcune forme di fontina.

E niente, anche senza proseguire nella storia di Ettore Castiglioni, è già emozionante così: la via è alpina, le famiglie che si affidavano ai partigiani per conquistare la libertà certo non avevano esperienza e fisico di montagna, le traversate erano dure. Qui è passato, sempre grazie al Castiglioni, anche il futuro presidente italiano Luigi Einaudi (una targa, sul passo, ne ricorda il passaggio).

Ettore Castiglioni è stato riconosciuto Giusto dell’Umanità nel 2017. È stato autore di guide alpinistiche per il CAI/Touring Club Italiano (tra le quali, quelle su Alpi Feltrine, Pale di San Martino, Alpi Carniche e Gruppo del Feruc), valente alpinista – ha scalato con Tita Piaz, Detassis e Bonacossa – e istruttore dell’esercito, prima di diventare partigiano.

Il vuoto alle spalle di Marco Albino Ferrari

L’escursione all’Alpe Berrio da Ollomont

Non ci vuole molto, a descrivere la salita all’alpeggio. Noi l’abbiamo fatta in inverno, ma di neve ce n’era ben poca: l’itinerario è comunque interessante per una bella ciaspolata (in qual caso, informati prima sulle condizioni del percorso). Il sentiero, te lo dico subito, è “sempre dritto”.

Lasciamo l’auto al parcheggio di Ollomont (1349 mslm) – dov’è presente una bella fontana – e inforchiamo la strada in salita giusto al di là della strada. Una bella pendenza ci fa superare l’abitato di Ollomont e le poche case di Cognen. Le pendenza è ancora accentuata quando superiamo gli ultimi prati, il fondo stradale si fa di cemento, arriva il bosco che copre il versante.

Trekking vero l'Alpe Berrio

Ora la strada – una comoda carrareccia – inizia a inerpicarsi a forza di stretti tornanti. Corrispondono a questo percorso i sentieri 6, 7, Sentiero Italia e Alta Via 1 della Valle d’Aosta.

Sempre nel bosco, ignoriamo la deviazione sulla sinistra (1708 mslm, in leggera discesa) per l’Alpe Berrio Dessous, e proseguiamo fino a uscire dal bosco. Qui si apre la vista sulla Comba di Berrio – la nostra destinazione – e sulle montagne che, quasi come un anfiteatro, chiudono l’orizzonte. Superiamo un ruscello: alcuni camosci stanno brucando sui prati di fronte a noi. La carrareccia prosegue in salita, piega sulla destra, ed ecco che compare l’Alpe Berrio Dessus (1932 mslm).

Alpe Berrio Valpelline

l'Alpe Berrio di Sopra

L’alpeggio è quello della storia, anche se ora è ristrutturato e ampliato in un gruppo di edifici molto grandi. Da qui – come vuole la vicenda di Castiglioni – si teneva facilmente d’occhio la il Vallone di Ollomont fin verso Aosta. E il panorama invoglia a fermarsi anche ora. Sopra di noi, verso nord, vediamo il morbido Col Cornet, e la piccola croce che si staglia su Pointe Cornet: questi luoghi possono essere raggiunti da qui (circa 400 metri di dislivello, calcola poco meno di un’ora) o, come abbiamo fatto noi, salendo da Glassier e passando per la splendida Combe de le Eaux Blanches, al cospetto del Mont Gelé.

Per la discesa, rifacciamo al contrario la via di salita.

Crocus in Ollomont

Salita all’Alpe Berrio da Ollomont: l’escursione in breve

⛰️ Dove siamo Vallon d’Ollomont, Valpelline, Valle d’Aosta
📍 Partenza da Parcheggio di Ollomont, (1349 mslm)
🏅 Arrivo Alpe Berrio Dessus (1932 mslm)
📐 Dislivello 580 metri
📏 Lunghezza 6,4 km tutta l’escursione
⏱️ Tempo 2 ore e 45 minuti tutta l’escursione
😅 Difficoltà Facile
💧 Acqua Sì, in centro a Ollomont
🗺️ Cartografia L’Escursionista 1:25.000 n. 5- Valle del Gran San Bernardo, Ollomont (se non ce l’hai puoi comprarla qui)
🛰️ Traccia GPS