L’idea di percorrere a 2000 metri di quota i 18 chilometri della valle nella quale vivi da due mesi può sembrare, sulle prime, un po’ bislacca. Eppure l’indicazione in carta dell’Alta Via di Ridanna – Ridnauner Höhenweg, e qualche occasionale indicazione incrociata durante le gite precedenti, ci hanno fatto venire l’acquolina.

Come si suol dire, no regrets: è stato un trekking bellissimo!

Alta Via di Ridanna: dati tecnici in breve

⛰️ Dove siamo Lungo la Val Ridanna, laterale della Valle Isarco, Alpi Breonie o di Stubai (Alto Adige, BZ)
🗓️ Quando l’abbiamo fatta A metà maggio
📍 Partenza da Miniere di Masseria, parcheggio al ponte (1426 mslm)
🏔️ Arrivo Stazione di Vipiteno (1000 mslm)
📐 Dislivello 1020 metri in salita, 1500 in discesa
📏 Lunghezza 18,5 km
⏱️ Tempo 7 ore con la dovuta calma
😅 Difficoltà Media-difficile. L’Alta Via è difficile soprattutto per la lunghezza. Ottimo invece l’orientamento.
💧 Acqua Sì, in genere in corrispondenza delle malghe e a metà del Sentiero 23 in discesa.
🗺️ Cartografia Carta Tabacco 1:25000 n. 38 – Vipiteno, Alpi Breonie (se non ce l’hai puoi comprala su Amazon)
🛰️ Traccia GPS Sì, la trovi in fondo all’articolo.

 

Silvia durante l'alta via della Val Ridanna

Avvertenza prima di partire

I resoconti che trovi in rete descrivono una Ridnauner Höhenweg fatta salendo con gli impianti del Monte Cavallo e, quindi, camminando quasi sempre in quota con poco dislivello. Noi invece abbiamo scelto di percorrerla tutta a piedi.

Dalle Miniere di Masseria a Prischer Alm

Una bella giornata di sole – fondamentale, per godersi questo trekking – e l’auto al parcheggio alla base delle Miniere di Masseria (1426 mslm). Siamo pronti per partire, e lo facciamo inforcando al di là del ponte sul Rio Ridanna il Sentiero 27A che, superati alcuni prati, si congiunge alla forestale/Sentiero 8 che sale alle gole di Burkhard. Raggiunto l’agglomerato di case di Gesennen lo superiamo e imbocchiamo lo stretto Sentiero 27 in salita.

La direzione è quella di malga Prischer Alm. Il sentiero sale lungo un bel bosco di abeti, affianca con stretti tornantini un ruscello profondamente inciso e sbuca sui prati 300 metri più in basso della malga. Per salire a quest’ultima, si può seguire la lunga forestale (fa numerosi, lunghi tornanti) o tagliare seguendo il sentiero, bene indicato dai segni biancorossi su roccia.

Il panorama è già splendido: aperto sulle cime a sud, oltre la valle, e remoto, se così si può dire, guardando sopra di noi, in direzione della malga. Il Monte Muro e Cima del Tempo fanno davvero voglia, da qui, mentre, poco più in basso, le due casette segnate in carta come Barenbad invogliano a fare siesta.

Raggiungiamo Prischer Alm (2160 mslm) dopo poco meno di due ore di camminata, con la salita più impegnativa già fatta. E da adesso, per un bel po’ di ore, cammineremo sopra i 2100 metri di quota.

Anche se due ciclisti stanno già parlottando con il proprietario della malga e reintegrando con due birre, decidiamo comunque di proseguire (notare la forza di volontà). In ogni caso facciamo bene a non fermarci, perché…

Silvia lungo l'Alta Via della Val Ridanna

Da Prischer Alm a Seeber Alm

Non appena il sentiero, adesso pressoché in quota, svolta ad angolo retto verso nord, troviamo una bellissima panchina panoramica ad attenderci. Breve sosta spuntino in corrispondenza del bivio che conduce al Wetterspitz: noi proseguiamo invece in quota, seguendo il sentiero (credo numero 7 – in carta non è chiarissima la numerazione, ma sul tracciato è evidente).

panorama della Val Ridanna

Per me, quella che inizia ora è la parte più bella dell’intero itinerario. Un sentiero che è una stretta traccia di versante, un piacere da percorrere, mai difficile (al netto della giusta concentrazione). Per un bel pezzo camminiamo con l’unico panorama aperto sulla destra, sull’alta Val Ridanna verdissima e sul Passo di Giovo in secondo piano, perché alla nostra sinistra non c’è altro che il versante erboso che sale. Visto dall’alto, il sentiero è un serpeggiare dentro e fuori le profonde incisioni che ondulano queste montagne e che, da valle, quasi non si notano.

Qualche saliscendi per nulla impegnativo, una bella crestina, una conca che troviamo ancora innevata e un cartello plastificato che invita a una birra (e ad una curiosa mezza arancia): siamo poco sopra a Seeber Alm (2204 mslm la malga). Due passi e vediamo infatti anche il lago Seeber See, una chiazza azzurro ghiaccio in mezzo alla neve.

seebersee

Da Seeber Alm alle Malghe di Telves

A Seeber Alm non scendiamo, tanto è chiusa per la stagione. Attraversiamo così la conca innevata fino al cartello opposto (sempre birra e mezza arancia), raggiungiamo il bivio per la cima dello Seeberspitz e il punto più alto dell’Alta Via e proseguiamo.

Ridnauner Hoenweg

Adesso il sentiero percorre alcune morbide creste erbose che preludono ai versanti delle bellissime Cime Bianche di Telves. In corrispondenza del punto di discesa del Sentiero 7, una brevissima deviazione porta su una croce panoramica con libro (firma obbligatoria!).

Superiamo un anfiteatro ricco d’acqua (Knappenlocher in carta) e inforchiamo una carrareccia apparentemente in disuso, che ci porta in cinque minuti a Ochsenalm (1907 mslm). PS interessanti i pannelli informativi con le indicazione della Dolomieu-weg o Alta Via di Dolomieu.

Ochsenalm è una delle tre Malghe di Telves: qui trovi le informazioni per raggiungerle (spoiler: in una si mangia una kaisersmarrn epocale – vale la deviazione). La forestale prosegue fino a Kuhalm (1897 mslm, 20 minuti).

malghe di Racines

Nota bene: poco prima di Ochsenalm si può prendere il Sentiero 6 in salita e raggiungere Ochsenscharte, la forcella che introduce creste del Monte Cavallo. Idem poco dopo Kuhalm (Sentiero 23 in salita). È possibile infatti fare una variante “alta” dell’Alta Via di Ridanna salendo in cima al Cavallo: non si allunga nemmeno troppo.   

Dalle Malghe di Telves a Vipiteno

Da qui fino a fine escursione siamo sul Sentiero 23.

Ora è il penultimo tratto dell’Alta Via: aggiriamo il fianco meridionale del Monte Cavallo lungo una comoda forestale, in quota, sul limite tra bosco e prato. Raggiungiamo un baito presso il quale il sentiero fa un tornante e inizia a scendere.

verso il Monte Cavallo

Proseguendo dritti si raggiunge invece la stazione a monte degli impianti, con i quali è possibile scendere a Vipiteno e risparmiarsi 800 metri di dislivello negativi…

Che noi ci becchiamo. Non c’è molto da dire, se non che il sentiero, pur tagliando i tornanti della pista da slittino del Monte Cavallo, è comunque molto lungo e un po’ noioso. Credo inoltre che in estate sia un forno polveroso, per cui non mi sento (come minimo) di consigliare di farlo in salita.

In ogni caso, una curiosità c’è. Il Sentiero 23 è un “sentiero dell’acqua”. Lungo il percorso alcune stazioni, munite di pannelli, spiegano come funziona l’approvvigionamento di acqua potabile. Alcune installazioni in legno e alcune fontane corredano il sentiero ma, almeno in maggio, erano in secca… eccetto una graditissima fontana a circa metà discesa.

Quando compare il viadotto autostradale, sappiamo che siamo quasi arrivati. Percorriamo le vie di Vipiteno, passiamo per il centro storico e per la Torre delle Dodici (è un bel modo di finire un’Alta Via), svoltiamo e raggiungiamo la stazione ferroviaria.

AV Ridanna

E il ritorno alla macchina dopo l’Alta Via di Ridanna?

Per tornare alla macchina dopo questo lungo giro, hai due opzioni:

  • organizzarti con due auto
  • ricordarti che sei in Alto Adige, e che fino alle 19 un autobus parte dalla stazione dei treni di Vipiteno e percorre, con cadenza oraria, la tratta Vipiteno-Masseria. L’autobus n.312 ti lascerà proprio al parcheggio nel quale hai lasciato la tua auto. Fantastico, no?

Giusto una ultima nota: dalla fine del Sentiero 23 ci vogliono 25 minuti per raggiungere la stazione a piedi, conoscendo la strada e fatica dell’impresa permettendo. Regolati, se sei legato all’autobus!

Alta via di Ridanna - Ridnauner Höhenweg - pin