L’autunno in Val Dogna è imperdibile: non solo faggi e larici fanno a gara con il foliage, ma anche il sottobosco si tinge di colori caldi. Attorno, il verde carico dei mughi e la roccia chiara di cime aguzze, scabre e circondate da nuvole. L’escursione ad anello da Sella di Sompdogna al Rifugio Grego, Bivacco Stuparich e Jof di Sompdogna prende letteralmente il meglio di tutto.
Da Sella di Sompdogna al Rifugio Grego
Da Dogna seguiamo la strada rotabile che sale alla Sella di Sompdogna (1397 mslm), dove lasciamo l’auto nell’ampio parcheggio. Sulla sinistra inizia la salita alla Malga Sompdogna (5 minuti a piedi), al Bivacco Batt. Alpini Gemona (1890 mslm) e al panoramico Jof di Miezegnot (2087 mslm).
Noi invece ci incamminiamo tenendo la destra sulla strada forestale: c’è un’indicazione piuttosto evidente per il Rifugio F.lli Grego. Il sentiero alterna brevi saliscendi sempre morbidissimi, ma l’autunno qui è una cosa seria: è un tripudio di colori!
In circa 10 minuti di camminata arriviamo di fronte al Rifugio Grego (1389 mslm).
Il Rifugio Grego
La cosa che salta subito all’occhio è la posizione. Pur avendo camminato solo pochi minuti, il Rifugio F.lli Grego si trova in una posizione panoramica, che non ha nulla da invidiare alle Dolomiti. Jof di Montasio, Torre Carnizza, Cima di Terrarossa, Cime Gambon e Nabois Grande… nulla da dire: panorama impeccabile!
Il rifugio è molto carino e in stile tradizionale: legno fuori, legno dentro, camino che fuma, panche allettanti e profumi di cucina già di prima mattina (ancor più allettanti). C’è tutto quello che serve insomma, ma noi per questa volta abbiamo altri piani…
Dal Rifugio F.lli Grego al Bivacco Stuparich
Alle spalle del Rifugio Grego imbocchiamo un piccolo sentierino in leggera salita e diretto sulla sinistra. Le indicazioni da seguire sono quelle del segnavia CAI 611 fino al Bivacco Stuparich. Non ci sono moltissimi segni lungo il percorso, ma la direzione è abbastanza evidente, salvo in un paio di punti dove le foglie cadute a terra possono confondere le idee sul corretto tracciato del sentiero.
Ci troviamo in breve all’interno di un bellissimo bosco molto luminoso che, con l’autunno alle porte, sta già dando il suo meglio.
Il sentiero, tratteggiato in carta, non è adatto a tutti. Ci sono infatti alcuni passaggi abbastanza esposti, un punto in cui occorre aiutarsi con le mani, e in genere è abbastanza stretto. Niente di difficile, ma se soffri di vertigini potrebbe causarti problemi. Per il resto, il tracciato guadagna quota molto lentamente, senza troppi strappi.
Usciamo dal bosco e si apre di fronte a noi uno splendido panorama sull’imponente Montasio. Proseguiamo in salita addentrandoci nella Fossa di Carnizza (il nome è roboante, ma il sentiero tiene sempre una pendenza media).
Una volta raggiunta quota 1400 mslm circa ci troviamo di fronte ad un trivio. Qui si può eventualmente scendere verso la Val Saisera. Noi proseguiamo sulla sinistra, sempre sul sentiero 611. C’è da salire un “muro”, quasi 200 metri di dislivello a stretti tornantini tra mughi e larici (occhio a non scivolare). Terminata la salita in corrispondenza dei cartelli, prendiamo sulla sinistra e, tempo di pochi passi, il Bivacco Stuparich spunta su una splendida altura decisamente panoramica. Pochi minuti e ci siamo!
Il Bivacco Stuparich
Ok, questa per me è decisamente la casa di Snoopy, e non mi stupirei a vederlo arrivare con la sua macchina da scrivere. La realtà è che il Bivacco Stuparich (1578 mslm) è davvero stupendo.
Panorama da 10 e lode su tutta la Val Saisera, sul Montasio e sullo Jof di Sompdogna. Ma è splendido anche l’interno completamente in legno: una piccola anticamera dove poter lasciare scarponi e zaini, una “zona giorno” con tavolo e sedie e qualche provvista, e una zona notte con ben 12 letti, forniti di coperte e materassi.
Cosa manca? Acqua, luce e gas. Per cucinare devi portarti il fornelletto, e non c’è stufa all’interno (il che significa che non lo puoi neanche scaldare).
Per l’acqua ti direi che non c’è, ma la situazione è un po’ più complicata. C’è, ma devi essere in grado di prendertela perché si trova in un punto che, per raggiungerlo, richiede di superare passaggi di 3° in arrampicata. L’idratazione non è per tutti, insomma!
Infine, una curiosità “alpinistica”: al bivacco termina il Sentiero Chersi, percorso difficile e lungo, ma di una bellezza incredibile.
Arrivare al Bivacco Stuparich: via diretta
Se il tuo obbiettivo è quello di arrivare al bivacco Stuparich la via più diretta non è quella descritta, ma questa:
- Raggiungi Malga Saisera (1004 mslm), alla fine della strada asfaltata della valle omonima. Qui puoi parcheggiare.
- Segui la carrareccia bianca/sentiero 616 che dalla malga prende a sud, in piano.
- Al primo bivio che incontri tieni la destra e sali fino a intercettare il sentiero 639.
- Raggiunto il quadrivio della Fossa di Carnizza, prendi a sinistra: l’itinerario prosegue come descritto sopra.
Sono 570 metri di dislivello senza strappi eccessivi.
Dal Bivacco Stuparich allo Jof di Sompdogna
Torniamo indietro di qualche passo fino al bivio che concludeva il muro della salita dalla Fossa di Carnizza, e ora proseguiamo dritti sul sentiero 652. Il percorso si svolge a mezza costa in un morbido saliscendi e possiamo vedere di fronte a noi la sella alla quale siamo diretti e, sulla destra, lo Jof di Sompdogna.
Sulla selletta, il sentiero 652 prosegue in disceso verso la valle. Noi proseguiamo sul sentiero 610 che sale verso la cima. La salita si addentra tra i mughi, fa diversi tornanti e un lungo traverso, il sentiero è ottimamente tenuto. Superati gli ultimi mughi, ci troviamo di fronte ad alcuni resti della guerra: una casermetta, qualche grotta (probabilmente utilizzata come riservetta) e qualche resto di trincea.
Sono gli ultimi metri di salita prima di arrivare alla cima.
Lo Jôf di Sompdogna
Panorama a 360°, croce e libro di vetta: siamo arrivato sullo Jof di Sompdogna (1889 mslm). La vista da quassù è davvero splendida e può spaziare ovunque, anche se le imponenti pareti del Montasio rapiscono la mia attenzione (ci siamo saliti pochi giorni dopo, puoi leggere qui la salita allo Jof di Montasio). In ogni caso, non mancano gli altri giganti: Jof Fuart, Nabois Grande, Cima Cacciatore.
Una croce in ferro e il libro di vetta completano la cima.
Il giro ad anello
Scendiamo dallo Jof di Sompdogna sempre lungo il sentiero 610. I primi tratti in discesa sono un po’ pendenti e alcuni punti vanno affrontati con cautela. Passiamo di fronte ad un piccolo ricovero della guerra: è il ricovero Köpfacli, tavolino, sedie, una credenza e una mensola per un luogo uscito in blocco da un altro tempo. Proseguiamo la nostra discesa. Alcuni passaggi sono un po’ scabri e sdrucciolevoli, ma una volta raggiunto il bosco siamo tranquilli.
Dopo la roccia, il sentiero attraversa una bella conca carica dell’oro dei larici, scende ancora e ci fa raggiungere un quadrivio. Per tornare al punto di partenza hai due opzioni:
- proseguire dritto (il cartello non lo segna, ma quello che si intravede di fronte è sempre il sentiero 610 che torna a Sella di Sompdogna (la traccia è evidente);
- svoltare a destra lungo il 651, arrivare al Rifugio Grego per una merenda o una birretta e poi da là rientrare alla Sella di Sompdogna (ultimi 10 minuti di camminata).
Noi abbiamo scelto la prima opzione perché volevamo avere un po’ di tempo a disposizione per vedere un’altra curiosità…
Un’altra curiosità? Le fortificazioni dei Plans
Scendendo lungo la stretta strada della Val Dogna, esaurite le due serie di tornanti, si vede sulla destra l’area fortificata dei Plans. Oltre ai resti delle caserme che si vedono dalla strada, l’interno conserva una rete di trincee e gallerie sotterranee realizzate a inizio ‘900 per proteggere il confine con l’Austria.
Puoi camminare lungo le trincee, infilarti in una delle numerose aperture ed esplorare una rete di cunicoli e stanzette scavate giusto sotto al bosco: torcia elettrica obbligatoria!
Serve un’oretta per esplorare con calma questo emozionante luogo bellico.
Bivacco Stuparich e Jof di Sompdogna: il giro ad anello in breve
⛰️ Dove siamo | Sulle Alpi Giulie, tra Val Dogna e Val Saisera, a nord del Montasio (UD) |
📍 Partenza da | Sella di Sompdogna (1397 mslm) |
💍 Punti dell’anello | Rifugio Grego (1389 mslm), Bivacco Stuparich (1578 mslm), Jof di Sompdogna (1889 mslm) |
📐 Dislivello | 590 metri complessivi |
📏 Lunghezza | 7,7 km |
⏱️ Tempo | 4 ore e mezza (con pause) |
😅 Difficoltà | Media, con alcuni passaggi esposti. In ogni caso, meglio fare l’anello con buone condizioni meteo (e non dopo piogge abbondanti). |
💧 Acqua | No, solo al Rifugio Grego. |
🗺️ Cartografia | Tabacco 1:25.000 n. 18 – Alpi Carniche Orientali, Canal del Ferro, Nassfeld (se non ce l’hai puoi comprarla qui) oppure Tabacco 1:25.000 n. 19 – Alpi Giuli e Occidentali, Tarvisiano (se non ce l’hai puoi comprarla qui). |
🛰️ Traccia GPS | Sì. |
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