Il Brda, o Collio Sloveno in italiano, è il celebre distretto vinicolo della Slovenia: vigneti che si perdono a vista d’occhio, deliziosi borghi murati, castelli e alcune curiosità fanno a gara con i calici e le specialità culinarie che tentano di distrarre l’attenzione ad ogni passo!
Siamo al confine con il Friuli Venezia Giulia, la zona è facilmente raggiungibile in auto ed è ancora poco conosciuta al turismo (a detta della CNN si tratta di una delle regioni vitivinicole più promettenti), si trova su un punto di incontro di tre culture differenti (slava, romanica e germanica) e la Ribolla è squisita: gli ingredienti per una giornata o un weekend fuori porta ci sono tutti!
Collio sloveno: quando e quanto?
Noi abbiamo visitato il Collio Sloveno in una sola giornata, spostandoci in auto con tappe di pochi chilometri tra un luogo e l’altro. Se però vuoi fermarti più tempo e avere più calma per l’esplorazione e la degustazione, esistono tantissimi B&B, agriturismi o cantine dove potrai fermarti per la notte, soprattutto se sei in cerca di un certo tipo di turismo slow ed esperienziale.
Per molti friulani il Brda è una meta storica: specie negli anni addietro, infatti, qui infatti si veniva una volta alla settimana per acquistare la carne (che dicono sia sempre stata migliore di quella italiana) e fare il pieno all’auto a prezzi convenienti. Oggi invece si tratta di una meta che non ha nulla da invidiare ai paesaggi vitivinicoli della Toscana o del Piemonte e che si pone come naturale prosecuzione del Collio Goriziano.
Noi abbiamo visitato il Brda in una giornata invernale super ventosa e vagamente uggiosa, ma nonostante questo ci è piaciuto moltissimo. Le uniche cose che lasciamo fuori dalla lista di cosa visitare nel Collio Sloveno sono due attrazioni che non abbiamo potuto visitare per la chiusura invernale:
- Vila Vipolže, che in passato fu la palazzina di caccia dei conti di Gorizia, ospita oggi un centro culturale per eventi e mostre ed è location in affitto per matrimoni. È stata recentemente ristrutturata, tornando a nuova vita. La villa è testimonianza della bellezza rinascimentale, tanto che è stata premiata con la Foglia d’Oro dell’Associazione dei Club Unesco d’Italia.
- Dobrovo è famosa per il castello bianco di epoca rinascimentale rinnovato circa 25 anni fa. Le sue sale ospitano collezioni artistiche e mostre d’arte temporanee piuttosto interessanti. Data la posizione panoramica, dicono che dal giardino esterno si goda di una vista strepitosa.
Torre di Gonjače
Ti consigliamo di iniziare il tour del Brda con una vista panoramica superlativa dalla Torre di Gonjače. La torre di avvistamento, con i suoi 144 gradini, è la base perfetta per ammirare il panorama a 360° del Collio Sloveno.
Sulla cima della torre vi è anche un plastico che indica i nomi di tutte le cime che si avvistano: da grandi appassionati di montagna, quale momento migliore di questo per adocchiare il prossimo monte da salire? Da qui comunque nelle giornate terse si avvistano non solo le colline e le montagne slovene, ma anche le Dolomiti, l’Adriatico e il Golfo di Trieste!
Sul colle Mejnik, oltre alla torre panoramica, si trova anche un monumento ai caduti e un pannello informativo con tutti i punti di interesse del Collio (tra i quali spiccano le innumerevoli cantine – vedrai con i tuoi occhi!).
Šmartno (San Martino)
San Martino è un borgo murato davvero delizioso che sorge sulla sommità di una collina e risale all’epoca delle guerre tra gli Asburgo e la Serenissima dell’inizio del XVI secolo.
Puoi parcheggiare subito fuori dalle cinta ed addentrarti nei vicoli senza una direzione precisa: il centro è piccolo e perdersi è praticamente impossibile: le case sono state edificate in maniera concentrica intorno alla chiesa parrocchiale di San Martino. Lungo alcune vie del paese sono presenti anche antiche fotografie che ritraggono la Šmartno storica, e da una delle tante terrazze panoramiche la vista spazia dalle colline del Brda, alle cime del Triglav fino all’Adriatico.
Puoi anche decidere di rivolgerti al Centro Informazioni Turistiche che si trova in una delle vie principali (ci sono anche molti souvenir deliziosi), ma la vera difficoltà sarà quella di resistere alle mille tentazioni che le osterie e i ristoranti propongo ad ogni angolo.
Purtroppo non abbiamo potuto curiosare nella Casa della Cultura (per chiusura invernale), che organizza degustazioni di prodotti tipici in un ambiente informale e famigliare. Se ci vai, facci sapere nei commenti com’è, perché noi ne eravamo molto incuriositi!
Krčnik
Questo monumento naturale si trova poco dopo Dobrodo (la città del bianco castello rinascimentale di cui ti ho parlato all’inizio dell’articolo). Per trovare il punto in cui lasciare l’auto ti basterà impostare la destinazione su Google Maps: troverai un ampio parcheggio con un piccolo pannello informativo. Da qui un sentierino stretto, ma assolutamente non esposto, porta al torrente Kožbanjšček.
Circa a metà del suo corso (che si svolge più o meno lungo il confine con l’Italia, tra Kožbana e Neblo) il fiume ha scavato nella roccia calcarea un arco naturale in pietra molto suggestivo chiamato, appunto, Krčnik.
Milica
Dopo aver visitato Krčnik, risali in auto e prosegui per poche centinaia di metri sulla stessa strada che stavi percorrendo. Qui, dopo circa un chilometro, troverai la curiosa auto della polizia iugoslava con un inquietante manichino al suo interno.
View Point
Il Collio Sloveno è una terra che va vissuta lentamente, in un on the road senza pretese, ma anche senza inutili frette. Lungo la strada infatti ti accorgerai che ogni angolo offre un punto panoramico.
Non siamo amanti di queste “finestre” gialle che si trovano lungo le strade, ma ti daranno idea di come osservare queste splendide colline: se riesci a guardare oltre, la vista ne sarà sicuramente ripagata.
Dove mangiare nel Collio Sloveno? Cantine e gostilne!
Nel Collio Sloveno ci sono 88 cantine: i calici da gustare non dovrebbero di certo mancare! Possiamo dirti infatti con abbastanza sicurezza che dove vai, vai a colpo sicuro. Al Centro Informazioni Turistiche è presente anche una comoda mappa con tutte le cantine, ma anche nei pressi della Torre di Gonjače puoi farti un’idea dell’offerta.
Noi ci siamo fatti trasportare dai cartelli stradali e, come ti dicevo, non ce ne siamo pentiti!
Nelle cantine si trovano piatti semplici come taglieri di affettati e formaggi, mentre alcune osterie offrono proposte culinarie anche molto interessanti. Una sola raccomandazione: anche fuori stagione la prenotazione è quasi obbligatoria ovunque.
In un giorno non puoi fare più di tanto, per cui noi abbiamo “solo” due posti da consigliarti:
- Domačija Belica, ristorante a Medana: ottimi piatti di carne, e feeling da trattoria, ma in un edificio dalle mille sale storiche. In estate offre anche un bel pergolato.
- La piccola enoteca che a San Martino guarda il panorama dalle mura.
Una nota “eno-storica”
Una bella parte della storia del Collio Sloveno è legato alla tenuta di Gredič, a due passi dal confine con l’Italia. Dal 1872, Gredič e il castello di Dobrovo sono nelle mani del conte Silverji de Baguer, il quale non solo porta i vini del Brda fin nelle cantine del papa, ma si rende conto dei pregi geografici di questa regione e “si inventa” di ragionarla come un terroir, a tutti gli effetti importando un modo di coltivare la vite, di vinificare e di organizzare il lavoro ben lontano da quello dei poverissimi contadini della zona, che facevano vino per il consumo personale, e poco più.
Grazie a lui, il Brda verrà associato al buon vino.
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