Ciaspolata facile al punto panoramico zur Berghex: tra birra e neve!

Questa è una ciaspolata super facile e perfetta per una bella giornata di sole, di quello che riverbera sulla neve bianchissima e se non hai gli occhiali scuri ti viene il mal di testa. Noi la ciaspolata a zur Berghex l’abbiamo fatta invece in una giornata di nevischio intenso e freddo umido, e del vantato panorama non abbiamo visto NULLA. Ecco perché in quest’articolo trovi non solo tutte le informazioni che ti servono, ma anche il racconto della nostra gelida avventura…

Quattro (più uno) buonissimi motivi fare questa ciaspolata

1. Perché si svolge comodamente a pochi metri da un grande comprensorio sciistico, ma permette di godere comunque di un bell’ambiente naturale.
2. Perché è facile, il dislivello è poco e si macina senza strappi.
3. Perché il panorama dalla Sella di Gartner è notevole.
4. Perché alla fine ti aspetta una bella birra!

E il +1? Semplice: perché il panorama con una birra in mano è ancora meglio!

Ti ho convinto?

La ciaspolata: da Passo Pramollo al magnifico panorama (invisibile) del Berghex

Raggiungiamo Passo Pramollo da Pontebba, passiamo oltre il laghetto, superiamo il casello che fu della frontiera, e parcheggiamo (1530 mslm). Si parte da qui, imboccando la strada battuta in leggera salita sulla destra.

Nota bene: questo è un “raccordo” tra piste, per cui potresti incontrare sciatori e snowboarder in discesa. Nonostante sia permesso percorrere questo tratto con le ciaspole, ovviamente cammina lungo i bordi della strada!

Il meteo non è il massimo, anzi: cielo plumbeo, vento freddo. Ma non importa: abbiamo voglia di stare nella natura con le ciaspole ai piedi, e la neve è splendida.

Ci troviamo a ciaspolare sul miglio storico di Nassfeld, una infilata di monumenti e altri elementi notevoli della storia di questi luoghi. Ecco infatti che dopo tre minuti, alta sulla tua destra, comparirà una chiesetta: è la Nassfeldkirche, piccola struttura costruita durante la Prima Guerra Mondiale e diventata nel tempo simbolo dei rapporti di amicizia tra i popoli. Con la neve è splendida, e fa il paio con le altre piccole chiese di guerra che abbiamo scoperto tra Carnia e Giulie, come Cappella Zita in Val Saisera e Madonna della Neve sul Monte Forno.

Il percorso del miglio storico è un piacevole e semplice giro ad anello da fare in estate: tre chilometri, 110 metri di dislivello, e si arriva alla splendida Watschinger Alm (1620 mslm). Laghetto, punto ristoro eccezionale, possibilità di proseguire verso il Gartnerkofel. I pannelli informativi lungo il percorso ti spiegano tutto quello che devi sapere, mentre quello iniziale elenca tutti i punti di interesse.

Superata la chiesa, tempo di dieci minuti e vedrai un cartello di avvertenza (in tedesco) e l’innesto, sempre sulla destra, di una forestale in salita: prendi questa!

Il percorso “selvaggio” della ciaspolata a Sella Gartner

Noi lasciamo il rassicurante tracciato della pista battuta, e iniziamo a salire sulla forestale (così come farai tu). Ora inizia a piovere, dannazione! Guscio impermeabile, cappuccio, e testa bassa (tanto non c’è nulla da vedere: siamo completamente dentro alle nuvole).

Lontani il giusto dalle piste da sci che scendono dal Garttnekofel, alla nostra sinistra, questa parte di tracciato è splendida. Gli alberi sono radi, la neve rende morbidi i pendii, la forestale si lascia percorrere. Noi battiamo traccia, ma molto probabilmente tu la troverai già battuta. Ignoriamo le indicazioni per l’attacco del sentiero 411 che sale al Monte Auerning per innestarsi al Sentiero Bepi dalla Schiava, e proseguiamo sulla forestale.

Servono tra i 40 e i 50 minuti di facile ciaspolata – qualche tornante, molti rettilinei – per arrivare a Gartner Sattel (1863 mslm).

Nel frattempo per noi la pioggia si è trasformata in neve (bene) ma il vento è diventato tagliente (male), e sulla sella non vediamo niente. Tocca aprire Komoot (se vuoi puoi seguirci anche qui) e guardare dove si trova la nostra meta… presto fatto: ingrandisco la visuale finché non compare un circolino grigio con al centro l’icona di un hamburgher.

Zur Berghex si trova a sinistra della sella, a poco più di un centinaio di metri, oltre l’impianto di arrivo della seggiovia.

Zur Berghex e il modo giusto di fare apres ski

In pratica Zur Berghex è un bar circolare, con attorno tavoli e sgabelli, protetto da vetri e da un enorme tendone. Il panorama è incredibile: sarebbero 360° completi se su un lato non ci fosse il rifugio (notevole il murales con le marmotte alcoliche e la strega che prepara il Glühwein).

Per noi c’è invece il vento che taglia, il nevischio ghiacciato, e niente da vedere se non le sagome indistinte dei gatti delle nevi di chi sta sistemando le piste per l’apertura della stagione.

Una nota interessante: nelle foto del sito del Berghex, si vede come nelle giornate di sole il tendone venga chiuso, e il Berghex diventi un notevole punto panoramico. Nelle foto, brillano i boccali di birra, ci sono sci e caschetti in riposo, sedie a sdraio, musicisti con le fisarmoniche. Noi avevamo avuto un assaggio di apres ski austrico anni fa, alla fine di un’epica salita al ghiacciaio dello Stubai in scialpinismo… e ciaspole. Anche qui i parametri sembrano essere rispettati in pieno!

Ciaspolate a Passo Pramollo

Non lasciarti intimorire dell’esteso complesso sciistico di Sonnenalpe – Nassfeld, qui intorno ci sono tantissime possibilità di fare ciaspolate semplici in un ambiente facile e sicuro, dalle pendenza moderate. I panorami sono sempre notevoli e inaspettati: più morbidi verso l’Austria, più spigolosi verso la Carnia friulana. Qualche idea:

• facilissima ciaspolata a Baita Winkel: si parte poco prima del passo, sul versante italiano
• ciaspolata a Malga For (facile) e Monte Corona (leggermente più impegnativa)
• puoi anche provare a percorrere sulle ciaspole il miglio storico di Nassfeld, ma facendo attenzione a rispettare il percorso e i divieti legati all’attività sciistica

Ciaspolata facile a zur Berghex sulla Gartner Sattel: l’escursione in breve