La luna piena illumina il sentiero innevato, le ciaspole affondano poco alla volta, un passo, poi un altro. È il 20 dicembre, manca ancora qualche giorno a Natale, ma sono certa che a breve vedrò Babbo Natale passare in cielo con le renne saltellanti. O forse no… ma l’atmosfera è talmente magica che non mi stupirebbe affatto!
Cosa troverai nella ciaspolata al Rifugio Verena:
Ciaspolata notturna ad Asiago
La ciaspolata notturna con la luna piena è un’esperienza che consiglio a tutti. L’emozione di camminare nella neve con la sola luce del chiaro di luna ad illuminare il sentiero è indescrivibile. Se poi la camminata finisce in un rifugio con cena tipica che scalda il cuore (e la pancia)… difficile pensare a qualcosa di più bello!
Sai che siamo dei veri fan del fai-da-te quindi se vuoi organizzarti in autonomia e provare la ciaspolata notturna sappi che con il Forte Verena non ci sono particolari pericoli.
Le cose importanti da tenere a mente sono:
- avere una pila frontale per i momenti di buio nel bosco
- vestirsi bene a strati per non soffrire troppo il freddo
- scegliere il percorso giusto… e a darti qualche buon consiglio ci pensiamo noi!
Hai già letto il nostro articolo sulle più belle ciaspolate ad Asiago? Se non sei esperto della zona comunque ci sono solo pochi percorsi che consiglio di fare di notte perché l’orientamento può essere decisamente difficoltoso. Per questo ti consiglio di iniziare con questa escursione: ti permetterà di prendere confidenza con la montagna innevata notturna, in tutta sicurezza.
PS: non sono fotografa, quindi le foto notturne con il telefono fanno quel che possono (questa sotto è l’unica che mi piace), ne metto alcune del percorso di giorno così da rendere meglio l’idea del sentiero.
Dagli impianti sciistici del Verena lungo il sentiero CAI 820
Luna piena, neve in abbondanza, percorso semplice e il Rifugio Verena (aperto anche la sera per quasi tutto l’anno) dove terminare la gita… le premesse per la nostra ciaspolata notturna ci sono tutte.
Parcheggiamo l’auto nei pressi degli impianti sciistici del Verena e imbocchiamo il sentiero che inizia sulla destra del parcheggio. Di solito qui è parcheggiata anche una motoslitta che, su prenotazione, fa da navetta per i clienti che hanno prenotato per la cena (se avete un amico pigro può essere la soluzione ideale per cenare insieme in rifugio).
Bastano i primi passi e siamo subito immersi nella magia. I rami dei pini sono carichi del peso della neve che li piega fino a terra mentre la luna sbuca tra le fronte fitte del bosco.
Un consiglio: la prima parte del bosco è piuttosto densa e può essere decisamente buia anche con la luna piena. Ti consiglio di dotarti di una pila frontale (o di una torcia se vuoi mantenere l’atmosfera fiabesca!).
Il sentiero è sempre ben battuto perché appunto viene utilizzato anche dalle motoslitte tanto che, se la neve non è fresca, è possibile salire al Rifugio Verena anche senza ciaspole, utilizzando magari i ramponcini qualora la pista dovesse essere un po’ ghiacciata. Ti consiglio comunque di contattare i gestori del rifugio per chiedere informazioni sulle condizioni della neve.
Il sentiero inoltre è ottimamente segnalato, perdersi è impossibile nonostante la ridotta visibilità notturna.
Abbiamo un tuffo al cuore quando usciamo dal bosco e il panorama si apre sulla splendida conca di Asiago: le luci della città brillano in basso, mentre tutt’attorno vige un silenzio quasi surreale. Qui si trova un bivio, al quale si devono seguire le chiare indicazioni per il Forte Verena.
Ci troviamo ora dinnanzi ai resto di un edificio che in origine era il ricovero delle truppe non in servizio. Facciamo gli ultimi tornanti in salita (sempre contenuta) e ci siamo…
Ciaspolata al Forte Verena
Ci troviamo dinnanzi a quello che gli austroungarici chiamavano il “dominatore dell’altopiano” per la sua alta posizione. Senza privarti della sorpresa del forte, ti lascio tre curiosità:
- da qui fu sparato il colpo di cannone che il 24 maggio 1915 segnò l’entrata dell’Italia nella Grande Guerra;
- dava l’idea di un forte possente, ma era in realtà costruito con materiali scadenti, tanto che come armatura del cemento furono usate carriole e posate;
- fu distrutto dallo stesso tipo di cannone che distrusse il Forte Campolongo.
Il Rifugio Verena
Arriviamo al Rifugio Verena (2020 mslm) che ormai è tardi. Abbiamo prenotato, ma dato che il telefono non prende mai in zona, non siamo riusciti ad avvisare del ritardo (dannato pisolino pomeridiano!)… speriamo che ci sia ancora un piatto caldo anche per noi dato che in montagna si cena sempre molto presto.
Entriamo e subito ci rendiamo conto di quanto le nostre paure fossero infondate: qui è una vera e propria festa! Il camino scoppietta alla grande, il vino gira copioso nelle caraffe del bancone del bar mentre dalla cucina continuano ad uscire piatti fumanti dall’aspetto decisamente invitante.
Il nostro tavolo ci attende con una vista spettacolare sull’Altopiano di Asiago: “non finestre, ma rettangoli di cielo” ci tengono a precisare i gestori. Il Rifugio si staglia al culmine delle piste da sci ed è incantevole il contrasto tra il biancore della neve illuminato dalle finestre del rifugio e il nero intenso puntellato di luci della piana di Asiago.
Tagliolini alla lepre, formaggio fritto, spezzatino di cervo e vino rosso scaldano cuore e non solo… ed è tutto strepitoso! Cucina genuina della tradizione locale in porzioni decisamente generose.
Non abbiamo dubbi: anche questo finisce nella lista dei migliori rifugi del Veneto.
La discesa dal Rifugio Verena
Ammirato il panorama e riempito la pancia al rifugio, hai tre possibilità:
- scendere dallo stesso sentiero della salita;
- utilizzare il servizio di motoslitta offerto dal Rifugio Verena per tornare a valle;
- sciare lungo le piste (se sei salito con gli sci d’alpinismo). Fai attenzione che non ci siano i gatti della neve che stanno lavorando e chiedi consiglio – come sempre – ai gestori del rifugio.
Ciaspolata al Forte e Rifugio Verena: dati tecnici in breve
Partenza: impianti sciistici del Verena (1650 mslm)
Arrivo: Rifugio Forte Verena (2020mslm)
Dislivello: 380 mt
Tempo: 2 ore la salita
Difficoltà: facile
Cartografia: carta Tabacco n. 50, Altopiano dei Sette Comuni – Asiago – Ortigara (se non ce l’hai puoi comprarla su Amazon)
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