Il Col di Val Pucera è uno dei cosiddetti “monti minori” o, per meglio dire, è di quei monti che non si fila nessuno. Il bello di potersi fermare a lungo tempo in un posto però è proprio quello di poterlo esplorare al di fuori delle rotte classiche. Un mese a Padola e possiamo dire di aver percorso in lungo e in largo i boschi, i monti e le forcelle che circondano questa incantevole valle del Comelico. 

E per la cronaca: il Col di Val Pucera sarà anche poco rinomato, ma il panorama che si gode da qui è incredibile. 

Cosa troverai in questo percorso:
Fatica
Difficoltà tecnica
Panorama
Piccolo lo dici a qualcun’altro

SIlvia e Davide verso il Col di Val Pucera

Da Passo di Sant’Antonio al Col di Val Pucera

Per arrivare in cima puoi partire da più punti. Noi l’abbiamo fatta anche partendo da Padola (in breve il percorso è Padola – Lago Aiarnola – sentiero 164 – sentiero 153), ma calcola che in tutto sono circa 12 km di giro.

La strada più breve e più diretta invece è dal Passo di Sant’Antonio, dove puoi lasciare l’auto. Da qui puoi imboccare il sentiero 153-164 che si svolge dapprima lungo una forestale (chiusa al transito) e con modesta pendenza. Ti trovi così ad un bivio dove, sulla destra, devi imboccare il sentiero 164. Seguilo fino ad trovarti di fronte ad un secondo bivio: proseguendo dritto sul 164 puoi raggiungere Casera Aiarnola, ma in questo caso dovrai girare a sinistra e imboccare il sentiero 153.

Pra de la Monte

Un piccolo appunto su questa zona: noi ci siamo finiti per caso (si dice così quando sbagli sentiero, giusto?) e abbiamo scoperto uno dei posti più entusiasmanti della zona.

Piccole e deliziose baite in legno, tabià e stalle costellano morbidi pratoni innevati. Di fronte a noi, Crissin, Pupera e Brentoni si ergono maestosi.

Il colpo d’occhio è incredibile e di una bellezza unica per cui, almeno per questa volta, vale la pena perdersi e uscire di qualche metro dal sentiero!

E ogni piccola costruzione è perfettamente tenuta e carinissima, una piccola catasta di legna fuori, due o tre gradini per la porta, e una serie di ammennicoli all’esterno in un misto di religiosità e decorazione: cuori e crocifissi, medagliette religiose e corna di cervo, legno scolpito e piccole statue di bronzo. Una distesa bianca di fronte che scende a valle e che nessuno ha ancora attraversato, e le nuvole, nere, ad ammassarsi dietro al Crissin.

Spettacolare.

Davide Zambon coautore di Bagaglio LeggeroDavide

 

Il sentiero 153 verso Col di Val Pucera

Il sentiero 153 non è particolarmente pendente, ma fai attenzione perché la vera salita inizia proprio dietro ad una delle belle baite di legno, circa a quota 1590 mslm. La segnaletica non è molto evidente, ma ci sono sempre tracce di scialpinisti che salgono per la stessa via verso il Monte Aiarnola.

Ed infatti, superati i primi tornanti in salita, il Monte Aiarnola si manifesta in tutta la sua magnificenza.

Il sentiero corre sempre a mezzacosta piegando decisamente verso sinistra fino a giungere sotto alle parteti verticali del Monte Aiarnola. L’orientamento anche qui non è molto semplice, ma ti basterà avere come faro l’imponente mole dell’Aiarnola. Ultima svolta verso destra e sono gli ultimi metri di salita.

Davide al cospetto del Monte Aiarnola

Il Col di Val Pucera (1939 mslm)

Seguendo il sentiero in realtà si arriva ad una forcella (senza nome) che divide il Monte Aiarnola dal Col di Val Pucera. Per arrivare in cima a quest’ultimo ti basterà salire qualche decina di metri il colle che trovi alla tua destra. Et voilà.

E lo chiamavano “monte minore”? Da qui la visuale è splendida: il Monte Zovo, la Forcella dei Longerin, il Monte Spina e la dorsale fino al Col Quaternà, i Tre Picchi di Padola. Sua maestà il Monte Aiarnola domina la scena.

Davide a Col Val Pucera

Il giro ad anello

Da qui hai due possibilità:

  • scendere per la stessa via di salita
  • effettuare in giro ad anello puntando in direzione Lago di Aiarnola

!Attenzione! La seconda opzione è adatta solo a chi ha dimestichezza con l’ambiente innevato. Il percorso infatti si svolge in ambiente aperto e decisamente pendente, per cui è richiesta conoscenza e capacità di lettura del manto nevoso, orientamento e ottime capacità di muoversi sulla neve.

Per fare il giro ad anello dovrai scendere dalla forcella in direzione opposta a quella di salita, facendo attenzione a tenerti abbastanza sulla sinistra fino ad imboccare un canalone abbastanza pendente che scende verso il Bosco Aiarnola. Se sei con gli sci la godibilità è massima.

Arriverai così nei pressi del Lago Aiarnola, da dove puoi imboccare il sentiero 164 che ti ricondurrà al Passo di Sant’Antonio.

Ciaspolata e scialpinismo al Col di Val Pucera: dati tecnici in breve

Partenza: Passo di Sant’Antonio (1476 mslm)

Arrivo: Col di Val Pucera (1897 mslm)

Dislivello: circa 500 metri

Difficoltà: per lo scialpinismo la gita è classificata come MS. Non ci sono infatti particolari difficoltà.

Per le ciaspole la gita è media fino al colle, difficile nel giro ad anello a seconda dell’innevamento.

Cartografia: Carta Tabacco n. 17 – Dolomiti di Auronzo e Comelico (se non ce l’hai, puoi comprarla su Amazon)

Ciaspolata a Col di Val Pucera in Comelico pin