La prima cosa a cui penso quando decido di fare un giro in montagna di più giorni con la tenda (come la Translagorai o la Traversata Carnica, ma anche meno impegnativo) è “non vedo l’ora che l’avventura abbia inizio”. La seconda? “Oddio, devo preparare lo zaino per il trekking!”.

I trekking di più giorni, le Alte Vie e le traversate significano per me vivere la montagna a pieno, senza limiti di tempo e di spazio

Svegliarmi al mattino con l’unico obiettivo di raggiungere un luogo con solo le forze delle mie gambe, godere di tutto ciò che la natura mi offre, seguire il naturale ritmo dettato dal sole, parlare di ciò che mi passa per la testa oppure semplicemente ascoltare i miei pensieri lasciandoli correre liberi. 

La vita semplice, la vita di montagna, la Vita vera da assaporare fino in fondo. 

Poetico no? È davvero così, ma per fare questo non nego che serva un’attenta preparazione prima della partenza. 

Anzi: molto spesso, proprio dall’attenzione che riservi alla preparazione dell’attrezzatura (e allo studio del percorso sulla carta), dipende il comfort – o i disagi! – che vivrai durante la tua avventura.

trekking di più giorni in tenda

Lo studio del percorso

Per prima cosa è necessario capire bene il tipo di itinerario scelto. Le variabili sono davvero moltissime: presenta punti di appoggio tipo bivacchi, casere o rifugi? C’è possibilità di reperire acqua lungo il tragitto? Che difficoltà presenta il sentiero? Ci sono ferrate o tratti da fare in arrampicata? E il meteo? Vogliamo parlare del meteo? E via dicendo…

L’ipotesi più selvaggia e più dura è sicuramente quella di dover affrontare un trekking di più giorni in cui non sono presenti ricoveri per la notte, o in cui questi non siano utilizzabili perché ad esempio pieni, o fuori stagione. 

In questo caso l’unica via percorribile è quella della tenda, o meglio del “bivacco notturno tendato”… ed è anche l’avventura che preferisco in assoluto

La libertà che regala la possibilità di dormire in tenda mi ripaga di tutto il peso e di tutte le scomodità. 

Translagorai Silvia e Davide guardano la mappa

Zaino ultralight level expert

Il giorno prima della partenza, dopo aver già controllato tutta l’attrezzatura nel corso delle settimane precedenti, arriva il fatidico momento in cui devo preparare lo zaino.

Preferisco infatti chiudere lo zaino sempre alla sera prima della partenza per essere sicura di non dimenticare nulla di ciò che potrebbe servirmi: a 2000 metri di quota ogni dimenticanza significa tanto in termini di sicurezza. 

Il “discorso peso” diventa di primaria importanza quando sei costretto a portarti tutto sulle spalle per lunghe ore di cammino, e magari pure su un percorso impegnativo: leggi il nostro resoconto del GR 20 in Corsica per farti un’idea, o il libro di Davide sulla Traversata a piedi dell’Islanda

Cosa posso portare nello zaino?

Per prima cosa devi fare un cambio di mindset. Posso portarmi qualcosa in più per stare comoda la sera o per godermi una coccola? Potrei, ma più peso significa più fatica durante il giorno (e questo incide anche sulla sicurezza). Ecco che quindi nell’analisi costi-benefici si fa abbastanza presto ad escludere il superfluo. 

Le due domande che mi pongo per ogni oggetto che entra nello zaino sono:

  • Mi serve davvero?
  • Posso farne a meno?

Una sola risposta affermativa significa che devo lasciare a casa quell’oggetto. Provaci.

Di seguito comunque trovi anche una lista delle cose che secondo me sono fondamentali da portare in un trekking di più giorni con la tenda, per affrontare l’avventura in serenità. 

Quando pesa la mia attrezzatura?

L’altro capitolo dello zaino leggero riguarda l’attrezzatura. E qui sarò brutale perché meno pesa e più è costosa.

Sta a te capire quanto vuoi investire per questa attività e quali prodotti vuoi acquistare. Nel mio caso io sono andata a per gradi, facendo upgrade dell’attrezzatura un po’ per volta. Sacco a pelo, materassino, fornelletto e tenda sono i principali responsabili del peso in eccesso.

Attenzione solo a non sacrificare la qualità in cambio del peso ridotto. L’argomento è ampio, ne parleremo in dettaglio per ciascuna attrezzatura.

The in tenda!

Le variabili sul cosa mettere nello zaino dipende da molti fattori esterni, ma anche da come sei tu. Questo elenco è frutto della mia personalissima esperienza, della mia forza fisica e di ciò che per me è davvero indispensabile. Tu potresti avere bisogno di più meno cose, ma credo che questa sia un’ottima base dalla quale partire per poi farti la tua lista! 

Questo è tutto ciò che, a mio avviso, devi preparare nello zaino per affrontare un trekking di più giorni: ricordati che diventerà il tuo tutto per quei giorni. 

Ps: fondamentale prima di partire un check completo a tutta l’attrezzatura che porterai con te.

organizzare lo zaino da montagna

Attrezzatura necessaria per trekking in tenda

Bastoncini da trekking

Non tutti li usano, ma da quando mio papà me li ha regalati, non li ho più lasciati. Soprattutto quando hai così tanto peso sulle spalle da portare tutto il giorno i bastoncini da trekking danno tantissimo sollievo aiutandoti non solo a scaricare il peso correttamente, ma anche a stare più dritta.
Ho usato per anni i Black Diamond Trail: resistentissimi e superleggeri, ora sono passata ad un modello in carbonio (trovi tutto nell’articolo dedicato ai bastoncini da trekking).


 

Materassino 

Ricordati di controllare prima di partire che le valvole siano a posto, ti basterà lasciarlo gonfiato per una notte per verificare sia tutto in ordine.

Noi abbiamo usato per un paio d’anni dei materassini ultraleggeri gonfiabili (come il Ryaco che linkiamo, costa pochissimo e fa il suo dovere), anche se si sacrifica una buona parte dell’isolamento e non solo.

Ora siamo passati ad un modello autogonfiante molto leggero e con ottimo isolamento: lo adoriamo già.

Sacco a pelo

Dev’essere caldo, poco ingombrante e poco pesante… un miraggio?

Io per un paio di anni ne ho usato uno della Decathlon, decisamente troppo leggero. Andava bene per i trekking estivi a quote non troppo alte.

Negli ultimi due anni mi sono innamorata di questo sacco a pelo Ferrino che per me rappresenta un buon rapporto qualità-peso-prezzo. In tutte le alte vie degli ultimi anni (e ne abbiamo fatte tante) sono stata sempre bene.

Pila frontale 

Uno dei fondamentali da avere sempre nello zaino. Porta con te anche delle batterie di riserva.

Gps

Qui si apre un mondo: dagli smartwatch di ultima generazione, alle app sul telefono (quest’ultima per me è un no durante le traversate perché preferisco avere la batteria dello smartphone sempre carica).

Io utilizzo un Garmin, piuttosto datato, ma che per me perfetto per conoscere la mia posizione in ogni momento e poter tirare il filo in caso di emergenza. Al momento, stiamo valutando l’acquisto di un Garmin InReach.

Carta topografica

Ti consiglio sempre di averne comunque una carta topografica cartacea nel caso in cui, ad esempio, il telefono dovesse scaricarsi, rompersi o semplicemente non riuscisse a caricare le mappe. Ti sarà anche più facile avere una buona visione d’insieme. 

Puoi anche pensare di portare con te semplicemente una fotocopia dello stralcio della carta topografica con il percorso che hai deciso di fare, avendo però l’accortezza di conservarla dentro una busta impermeabile.

Powerbank

Ti servirà per il telefono e per eventuali altri dispositivi elettronici (se sei un appassionato di fotografia, sai di cosa sto parlando). Assicurati di sceglierne uno dalle specifiche potenti: noi con questo siamo al sicuro per più di una settimana.

PS Ricordati i cavetti giusti!

Carta igienica e fazzoletti 

Mi raccomando di sceglierli biodegradabili e comunque di non abbandonarli mai in giro. Se vuoi approfondire dai un’occhiata al nostro articolo su come non lasciare tracce del proprio passaggio in montagna

Kit di pronto soccorso

Comprensivo di medicinali, cerotti e Compeed. Un po’ per tipo, non si sa mai cosa possa servirti. Ti consiglio di predisporre da te una buona “cassetta del pronto soccorso” da trekking, leggera e poco ingombrante ma al tempo stesso completa: è un’arte.

Coprizaino

Fondamentale in caso di pioggia. Molti zaini – come il mio amato Osprey Kyte – lo hanno già incluso. Lo puoi altrimenti comprare a parte. Controlla che abbia dimensione sufficiente a proteggere il tuo zaino (si fa confrontando il numero di litri), ma che riesca a coprire anche la tenda se la appendi fuori.

Sacchetti 

Ti serviranno per la spazzatura, ma anche per tenere separate e proteggere le cose all’interno dello zaino. 

Nastro adesivo telato

L’amico numero uno per le eventuali riparazioni fai da te dell’ultimo secondo. Ti assicuro che è tornato utile in più di un’occasione!

Quadernino, penna e matita

Forse questo è essenziale solo per noi, che adoriamo scrivere la sera le impressioni della giornata… prima almeno di crollare tra le braccia di Morfeo. 

Contanti, documenti, telefono

Ricordati che spesso nei rifugi non accettano bancomat o altre carte. 

Se prevedi di dormire qualche notte in rifugio e sei socio CAI ricordati di portare il badge per avere eventuali sconti.

silvia e lo zaino pesante

Vestiario per trekking di più giorni

L’abbigliamento da trekking è l’ambito in cui si sovrappongono necessità oggettive, gusti personali, e… capacità di sopportare le condizioni atmosferiche! In più, le caratteristiche del territorio in cui ti troverai a camminare guideranno alcune tue scelte.

Questo è la dotazione standard per i miei trekking in estate:

  • Occhiali da sole, occhiali da vista e lenti a contatto (brutta cosa la miopia!). Se non porti le lenti, per trekking molto lunghi, può essere una buona idea quella di portare con te un paio di occhiali di riserva, anche vecchi… non si sa mai.
  • Pantaloni: un pantaloncino corto e un pantalone lungo. Qui in realtà vario a seconda della stagione e delle condizioni, alle volte mi basta il pantalone corto da abbinare per le prime ore alla calzamaglia, altre porto solo quello lungo. 
  • Cambio da notte: una maglia termica, un calzino pesante e una calzamaglia. Usali solo per infilarti nel sacco a pelo, è un comfort al quale non rinuncerei.
  • Mutande e calzini: solitamente divido a metà il numero di giorni (es. 4 giorni = due mutande e due calzini) fino ad un massimo di 3 calzini e 3 mutande. Mentre uno è in uso l’altro puoi lavarlo e lasciarlo asciugare al sole durante il giorno. 
  • Canottiere o magliette maniche corte. Solitamente non ne porto più di due, prediligendo comunque magliette tecniche o in lana merinos che assorbono il sudore e si asciugano facilmente.
  • Una felpa pesante o un pile caldo
  • Una maglia termica a maniche lunghe (oltre a quella per la notte)
  • Un piumino leggero
  • Un paio di guanti o sottoguanti leggeri impermeabili (la mattina piegare la tenda bagnata con il vento può essere una tortura)
  • Scaldacollo + cappello
  • Guscio, K- way, poncho o giacca impermeabile (nel caso di pioggia devi essere pronto a tutto durante il trekking). 

Sì, lo so che sembrano poche cose (ed effettivamente lo sono), ma le spalle ringrazieranno!

Ricordati di portarti un cambio da lasciare in macchina: sarà bellissimo poterti mettere abiti puliti e profumati dopo aver terminato il tuo trekking (e aver passato almeno tre o quattro giorni senza doccia)! 

Buff e abbigliamento

Necessaire (tutto in piccoli formati) per trekking

  • Dentifricio (in pastiglie contate) e spazzolino.
  • Una piccola saponetta (vanno benissimo quelle omaggio degli hotel)
  • Crema a protezione solare 
  • Elastici per capelli + forcine (ottimi anche per mille altri usi)
  • Deodorante (io uso un pezzo di quello solido)

come preparare lo zaino per trekking in tenda

Cibo per trekking di più giorni

Se sei ancora alle prime armi, puoi leggere il nostro articolo sull’organizzazione del cibo per i trekking in tenda. Questa lista è un pratico riassunto di cosa devi portare:

  • Almeno 2 litri di acqua al giorno. Questo è un tasto dolente per molti amanti della montagna: c’è chi con mezzo litro riesce a stare via due giorni e chi, come Davide, si berrebbe anche le sorgenti! Tieni conto comunque che non dovresti mai sentirti in debito di acqua e, inoltre, un po’ ti servirà anche per cucinare. Ultimamente abbiamo acquistato anche una cannuccia per depurare l’acqua per quelle situazioni in cui non ci sentiamo sicuri della fonte. 
  • Fornelletto ad alcool o a gas e relativo combustibile. Potresti mangiare sempre cibo già pronto, ma ti assicuro che dopo ore ed ore di camminata un bel pasto caldo te lo meriti! E poi, vuoi mettere il guardare l’alba con una tazza di the fumante? Noi usiamo un fornelletto ad alcool Trangia leggerissimo (link Amazon), semplice, resistente e affidabile con qualsiasi condizione meteo. 
  • Coltellino (l’Opinel è un grande classico, ma ne esistono mille tipi) e posate. 
  • Gavetta e/o stoviglie. A seconda del tipo di fornelletto che hai scelto, troverai dei kit completi e leggerissimi. 
  • Pane (io uso quello in cassetta perché leggerissimo e dura molto)
  • Formaggi e salumi
  • Zuppa o minestra liofilizzata 
  • Caffè solubile e/o bustine di the
  • Biscotti per la colazione
  • Un integratore di magnesio e potassio
  • Barrette energetiche per gli spuntini 

Paninetti Subway

Gli indispensabili

Quasi dimenticavo! Prima di pensare a come preparare lo zaino, ti serviranno le 3 cose indispensabili

Non basta che siano buoni eh! Devono essere ottimi, mi raccomando! 

Insomma… preparare lo zaino per un trekking lungo è solo la prima delle tante abilità che ti serviranno per uscire indenne da un campeggio ad alta quota. Ma non preoccuparti: tutto comunque arriva con un po’ di esperienza.

E se scatta l’amore accadrà che, come succede a me, una volta tornato a casa non potrai fare a meno di iniziare a fantasticare subito sulla prossima avventura!

traversata in tenda in alta montagna all'alba

trekking in tenda preparare lo zaino pin

Le guide per la montagna di Bagaglio Leggero

Che sia la tua prima volta con la tenda in montagna, o che stia cercando qualche nuovo spunto… oppure che tu voglia ripassare qualche rudimento tecnico (tipo come si fa una ferrata), qui trovi un bel po’ di consigli utili.

Ovviamente, arriva tutto dalla nostra esperienza sul campo – cioè, sul sentiero!