Sospesa sopra Ollomont, la Conca di By è un luogo speciale: qui le fioriture primaverili ed estive esplodono per dare sapore, tramite le mucche che qui pascolano, a formaggi eccezionali. La Conca è meta di una bella e semplice gita, ma anche punto di passaggio di intense escursioni verso i tremila che chiudono la Valpelline. ti ci portiamo!

Ciao! Siamo Silvia e Davide, nomadi digitali in versione montanara. Entrambi liberi professionisti, da 4 anni abbiamo scelto di vivere tra le montagne, spostandoci di valle in valle. Sul blog e sui social raccontiamo le terre che ci ospitano: come la Valpelline, dove abbiamo vissuto per tre mesi.
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Cos’è la Conca di By

A 2000 metri di quota, nella parte alta del Vallone di Ollomont, si trova una conca erbosa sinonimo di ricchi pascoli, sterminate fioriture e… fontine eccezionali!

La Conca di By è celebre per fontine che, stando agli esperti, sono di altissima qualità. Merito dei prati della conca: basta venire a camminare da queste parti per rendersene conto. L’erba è densa, e dalla primavera alla fine dell’estate è una successione di fioriture spettacolari, modeste e nello stesso tempo intriganti come solo i fiori di campo sanno fare.

alpeggi della Conca di By

Oltre che per la Fontina d’alpeggio, il latte della Conca di By viene usata per produrre l’Estrema d’alpeggio, una fontina dai criteri di produzione stringenti; le mucche, per dire, devono essere di Razza Valdostana, alimentate con erba di pascoli a quote elevate (viene chiamata “Tsa”), e portate in alpeggio tra i 2000 e i 2700 metri. In inverno, con il latte delle stesse mucche, si producono le tome.

Paesaggisticamente, la Conca di By è uno spettacolo. In estate, si cammina in uno scrigno verde intenso trattenuto da un anfiteatro di rocce vertiginose le cui quote superano i 3000 metri: da ovest a est, si elencano lo Chenaille, il Vélan, la Grande Tête de By, l’Avril, il Gelé e il Morion. A “chiudere” la conca, in corrispondenza dello strapiombo che dà su Ollomont, c’è un particolare lago artificiale, dalla forma frastagliata.

La piccola diga risale agli anni Cinquanta, e alimenta la centrale idroelettrica di Valpelline. Pochi sanno però che le sue acque possono essere deviate alla diga di Place Moulin.

prati della conca di By

Raggiungere la Conca di By per camminare

Per fare i percorsi che ti propongo in questo articolo, raggiungi Glassier, ultima borgata del Vallone di Ollomont. Trovi un ampio parcheggio (dove non manca una ottima e fresca fontana e, in estate, un punto ristoro). Da qui partono le escursioni che seguono.

Nota bene. La Conca si presta benissimo anche ai giri in MTB e eBike; in questo caso la puoi raggiunge da Doues, rimanendo sempre in quota su ottime strade bianche.

Conca di By

Anello della Conca di By

Con questo facile anello puoi godere della bellezza della Conca di By senza nessuna difficoltà. L’itinerario, che ti consiglio di percorrere nel senso proposto, è questo:

  • dal parcheggio di Glassier (1571 mslm), torni di qualche decina di metri sui tuoi passi e prendi il sentiero lastricato che sale sulla destra. In un quarto d’ora raggiungerai località Pont (1680 mslm), dove un curioso “ponte” sovrasta un edificio storico.
  • Da Pont prosegui dritto sul bel sentiero, tutto tornanti, che sale deciso e uniforme verso la Conca di By, superando in circa quaranta minuti poco meno di 300 metri di dislivello; sbucherai su una strada bianca;
  • prendi a sinistra, raggiungi località Cheval Blanc e sbuca sul lago artificiale in corrispondenza della Cappella Farinet (2009 mslm);
  • percorri il colmo della diga e il sentiero che segue fino a raggiungere un’altra strada bianca;
  • prendi a destra e segui la strada, che farà un ampio tornante attorno alla conca, passando per il pittoresco agglomerato di casa, in buona parte diroccate, di By (2050 mslm);
  • proseguendo sulla sterrata, si raggiungono le case di Balme de Bal (2128 mslm);
  • “sotto” le case di Balme di Bal si inforca una strada bianca che costeggia un paretone di roccia e scende al ponte sul Torrente delle Acque Bianche (2100 mslm);
  • superato il torrente, in corrispondenza del tornante della strada, sulla destra, si prende il sentiero 6 che scende il pendente canalone boscoso fino al parcheggio di Glassier.

I dati di questa escursione, in breve:

Lunghezza: circa 7 km e mezzo

Dislivello: 540 metri

Durata: poco più di 3 ore

Difficoltà: facile-media

Una curiosità: quando sbuchi a Cappella Farinet, puoi fare una breve deviazione verso nord, seguendo la strada sterrata; potrai raggiungere un grande edificio in abbandono, Maison Farinet. Qui c’è una fontana; ma soprattutto, una targa che ricorda che Luigi Einaudi trascorse qui numerose estate. Einaudi era stato fatto fuggire in Svizzera proprio attraverso questi luoghi: puoi leggere la storia nell’articolo sulla Fenêtre de Durand. L’avvocato Paul-Alphonse Farinet, nella sua casa di By, accolse e protesse, prima e all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, personaggi politici ed esuli; continuò poi ad ospitarli a guerra finita.

discesa dalla tete blanche nella conca di By

Oltre la Conca di By: altre escursioni

Le escursioni che si possono fare dalla Conca di By obbligano ad una attenta programmazione: il fatto che non ci siano punti di appoggio, e il dislivello già percorso, impongono idee chiare fin dalla partenza e consapevolezza della meta che ci si prefigge di raggiungere. Da qui, infatti, partono sentieri lunghi che promettono, oltre a panorami intensi e “selvaggi”, anche delle belle fatiche.

Queste sono alcune delle possibilità.

Salire ai Laghi di Thoules

Due piccoli laghi ai quali si accede senza difficoltà, percorrendo la comoda poderale che serve l’alpeggio di Thoules. Si raggiunge prima Balme de Bal, poi l’alpeggio Lombardin e infine si devia dalla poderale di pochi minuti. I laghi si trovano a 2235 mslm, in un ambiente molto aperto, rilassante.

Trovi l’itinerario all’interno dell’articolo su Fenêtre Durand e via normale al Mont Avril.

Silvia verso la Fenetre Durand

Salire alla Fenêtre de Durand e al Mont Avril

Questo colle, situato tra Italia e Svizzera, è un luogo storico affascinante: qui passavano gli esuli ebrei e i rifugiati politici che cercavano riparo nella Confederazione Elvetica durante la Seconda Guerra Mondiale. Arrivare alle Fenêtre Durand implica un’escursione molto lunga, ma non difficile. L’ultima ora di cammino è spettacolare: si svolge in un paesaggio post glaciale, all’ombra del severo Mont Gelé.

Qui trovi l’itinerario completo per salire a Mont Avril e Fenêtre de Durand (con un approfondimento sulla sua storia).

Fenetre Durand

Salire a Punta Cornet

Un rilievo modesto, ma dal quale si gode di un bel panorama sul Vallone di Ollomont. Per arrivarci dalla Conca di By, devi passare per la splendida Comba delle Acque Bianche (uno dei luoghi che più ci hanno lasciato senza fiato). Con un po’ di studio e organizzazione (e due auto), puoi fare un anello che parte da Glassier, sale alla Conca di By, passa per la Punta Cornet e scende per l’Alpe Berrio, altro storico luogo partigiano.

Qui trovi un articolo su Punta Cornet (in versione invernale); trovi un accenno anche nel prossimo link.

Croce di Punta Cornet

Salire al Bivacco Regondi

Un accogliente bivacco posto su una cresta maestosa, guardata alle spalle da cime che sembrano fiamme, e circondata da laghi alpini dalle acque sempre diverse: il Regondi è così, un gioiello… cosa che sanno in molti, dato che ultimamente il bivacco è piuttosto frequentato.

Qui trovi le informazioni per salire al Bivacco Regondi, e qui quelle per fare uno strepitoso giro ad anello di due giorni.

Il Bivacco Regondi

Salire al Rifugio Chiarella all’Amianthe (e alla Tête Blanche de By)

Chi l’ha detto che in zona non c’è un appoggio? C’è il Rifugio Chiarella… che però di trova giusto sotto l’isoipsa dei 3000 metri! Questo infatti è un giro strepitoso dai dislivelli epocali, una gita di quelle che non si dimenticano.

Qui trovi l’itinerario di salita al Rifugio Chiarella, qui quello per raggiungere la Tête Blanche de By.

Silvia e Davide al Rifugio Chiarella davanti alle linguine al pesto

Salire al Bivacco Maria Cristina Rosazza al Savoye

Situato alla base del Mont Très Freres, il Bivacco Rosazza merita una visita: 8 posti letto, bene equipaggiato, meno frequentato del Regondi. Si può combinare con il Sentiero Queirolo per raggiungere il Rifugio Chiarella all’Amianthe.