Non è la giovane e rinnovata Lubiana, né il romantico lago di Bled: eppure, secondo noi, è quello della Valle dell’Isonzo il vero carattere sloveno. Se stai cercando cosa fare a Tolmin (Tolmino in italiano) sappi che avrai boschi infiniti, campagne, edifici isolati con i camini che sfumacchiano, musei, posticini golosi e, su tutto, il turchese tiffany dell’acqua del Soča: il fiume Isonzo.
Avendoci vissuto per due mesi, di questa regione possiamo dirti un bel po’ di segreti. Te la consigliamo, come meta per una vacanza lunga? Se sei tipo da sport all’aria aperta e da un’atmosfera decisamente tranquilla e rilassata… assolutamente sì!
Come campo base, ti consigliamo di fare come noi, e scegliere la città di Tolmin: piccola e vivibile, ha però tutti i servizi che servono, e si trova in una posizione abbastanza centrale.
Se preferisci invece fare un passaggio “toccata e fuga” per questa valle, ti consigliamo di leggere oltre a questo articolo la nostra guida alla Slovenia occidentale on the road.
Quando andare in Slovenia nella regione di Tolmin
La stagione migliore è sicuramente l’estate quando il Soca è navigabile e infatti noi ci siamo stati… in pieno inverno! E ci siamo divertiti tantissimo lo stesso. Le montagne da esplorare non mancano, anche in veste invernale, ma sicuramente devi tenere conto che molte attrazioni saranno chiuse (comprese le gole).
Tutti i riferimenti dei quali hai bisogno
Se programmi di esplorare le montagne circostanti Tolmin – nota bene, fanno parte delle splendide e selvagge Alpi Giulie, quindi meritano – ti consigliamo di procurarti la Carta Tabacco n. 66 e, per il tratto a nord della valle dell’Isonzo, la Carta Tabacco n. 65. Dato infine che Tolmin è un ottimo punto di partenza per scavallare verso le Valli del Natisone, anche la Carta Tabacco n. 41
Detto questo, partiamo!
La città di Tolmin
Adagiata nella sua conca di colline isolate, lambita dall’Isonzo e attraversata dal Tolminska, protetta alle spalle delle vertiginose Alpi Giulie: Tolmin ha un suo perché. La cittadina ha 3500 abitanti e tutti i servizi, ma appena esci ti ritrovi in un mondo rurale, fatto di piccoli borghi dove le stalle si mescolano alle case, circondati da prati dominati da mucche e capre… e dalle innumerevoli vasche per il loro abbeveramento.
Tutta la zona è in interessante punto d’incontro tra natura e storia. La prima è caratterizzata dai boschi: la quota delle malghe è piuttosto bassa, e sopra di esse si apre un mondo selvaggio, aspro, apparentemente infinito. La seconda parla il linguaggio della Prima Guerra Mondiale: qui l’Impero ruppe il confine e travolse le linee italiane, qui si combatté un’estenuante guerra di posizione. A guardare la carta topografica, saltano agli occhi gli innumerevoli Musei della guerra all’aperto: sono tutte trincee, bunker, forti.
A Tolmin non c’è molto da vedere: il vero punto di forza è l’attitudine slow e naturale di questi luoghi, consigliati a chi vuole scoprire un territorio e una nazione senza il fragore delle cartoline turistiche super affollate.
Il museo della città
Si trova nella piazza centrale e, francamente, merita una visita. L’esposizione permanente attraversa la storia della città e dell’area, dalla preistoria al secondo dopoguerra, passando per rivolte di contadini, dominazioni straniere e, ovviamente, la sanguinosa Prima Guerra Mondiale. Il lato etnografico è molto bello, perché ricostruisce i locali tradizionali delle abitazioni cittadine e rurali. Al piano terra si trovano invece le esposizioni temporanee, sempre di carattere artigianale ed etnografico.
Già che sei “in piazza”, ti consigliamo di fare il giro dell’isolato (vedi alla voce “passaggio di fianco al cinema”) e scoprire l’offerta di cocktail e torte fatte in casa della caffetteria Grajski vrt/Art Decò Café. Non te pentirai.
Castello di Tolmin
Il castello di Tolmin è registrato nei documento storici già nel 1188: da questa data alla Prima Guerra Mondiale, l’edificio ne ha subite di tutti i colori, e difatti ora si possono osservare soltanto i resti delle mura principale. Il castello, comunque, era un rudere già nel Settecento. Si trova sul Kozlov Rob, la collina a nord ovest della città (vedi il paragrafo successivo per come raggiungerlo).
La posizione è eccezionale: dominante nel passato, panoramica oggi.
Chiesa di Javorca
Percorsa la lunga strada – servono più di 20 minuti – che prosegue oltre le gole di Tolmin, improvvisamente lo scenario si apre: prati, uno sfondo di montagne drammatiche, e una splendida chiesetta appollaiata sul suo pulpito.
Javorca è stata costruita come memoriale ai caduti imperiali della Prima Guerra Mondiale. Il suo aspetto è davvero originale, e l’abilità artigianale e decorativa che l’ha materializzata, evidente. La chiesa di Javorca merita una visita: è aperta, a pagamento, soltanto in estate.
Ti raccontiamo la storia della Chiesa di Javorca qui (e anche un bel giro ad anello).
Le Gole di Tolmin – Tolimska korita
Le gole sono state scavate dal torrente Tolminka, dall’acqua di un turchese incredibile e popoloso di trote. I pannelli informativi ti spiegano tutto quello che devi sapere.
In stagione, l’ingresso è a pagamento, ma vale davvero la pena di visitarle: calcola un’ora per curiosare ogni prospettiva.
Nota pratica. In molti lamentano il costo del parcheggio. Il nostro consiglio è di parcheggiare a Tolmin, e risalire verso Zatolmin a piedi.
Abbiamo dedicato un articolo a questo spettacolare monumento naturale.
Escursioni nei dintorni di Tolmin
Diverse escursioni partono da Tolmin e dalle frazioni circostanti. Si tratta di gite che facilmente puoi trascurare, se non ti trovi qui in zona per più di qualche giornata, ma che hanno da offrire diverse curiosità. Questa è soltanto una piccola selezione di gite.
Kozlov Rob e castello di Tolmin
Il Kozlov Rob è il dosso tondeggiante che si frappone tra Tolmin e Zatolmin, sobborgo rurale a nord. Avvolto da una rete di sentieri ben tenuti, e praticati dai locali per passeggiate e running, ospita sulla vetta il resti di quello che fu il castello di Tolmin. Su questo colle è piacevole andare a camminare senza troppi programmi: si prende una delle vie d’accesso, e si sale, fine. Il dislivello è inferiore ai 200 metri. Lungo i sentieri, vari pannelli spiegano la flora locale e i diversi usi che dei versanti hanno fatto gli uomini. Allego la traccia di uno dei giri che abbiamo fatto noi, partendo da Zatolmin.
Escursioni di guerra
- La salita al Monte Mrzli, partendo da Zatolmin. Di queste escursioni è la più intensa: abbastanza lunga, permette di raggiungere un bel punto di osservazione verso il Krn.
- Da Kozaršče, paesino a sud di Tolmin oltre l’Isonzo, si sale al Monte Kuk. Ennesimo museo della Grande Guerra a cielo aperto, il monte ospita una serie di residui della guerra, e una chiesetta in posizione panoramica sulla cima. 200 metri di dislivello dalla sella di Preval Poljance.
Passeggiate attorno a Tolmin
- Dalla piazza di Tolmin, scendendo verso gli impianti sportivi, è possibile imboccare un percorso lungo Isonzo e Tolminka, che permette di fare un anello quasi in piano e di ritornare in città. Lungo l’itinerario sono presenti molti pannelli che raccontano la fauna ittica e la relativa attività di allevamento che interessa i due fiumi.
- Infine una piacevole passeggiata collega Tolmin a Zatolmin: si cammina lungo il torrente Tolminka e si passa per il cimitero militare di Loče. Con poco sforzo, si può proseguire e bypassare i parcheggi estivi delle Gole di Tolmin (che leggiamo essere carissimi) per arrivare direttamente all’ingresso di quest’ultime. Infine, sia alla gostilna di Zatolmin che a quella delle gole si mangia strabene e si paga poco: serve un altro motivo per fare questa passeggiata?
Escursioni nei dintorni… verso le montagne: Alpi Giulie o Prealpi?
Da Tolmin, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Le direttrici più comode che gli scarponi possono prendere sono almeno tre.
Il Monte Nero… e gli altri
Il punto di riferimento per queste gite è Kobarid, Caporetto.
Il Monte Nero è il massiccio che domina, con quel vertiginoso piano inclinato, i panorami di buona parte della valle. Un mondo enorme, estesissimo, vario, il Monte Krn è meraviglioso, e dalla sua vetta si vede l’Adriatico (meteo premettendo). La via normale è lunghissima e per esperti, mentre un’altra meta notevole è il lago Krnsko jezero (noi ci siamo stati con le ciaspole, ma in estate è tutto un altro camminare).
PS Sulla strada per i sentieri del Krn, scoprirai Drežnica, pittoresco paesino dalla bianca chiesa che si staglia su una conca spettacolare. Da Dreznica puoi intraprendere anche la salita al Monte Krasj, anch’esso carico di memorie di guerra.
Puntando verso ovest, invece, puoi risalire la strada che da Caporetto conduce a Breginj, e da qui salire al Bivacco Muzek o al Monte Stol.
Verso ovest: il confine di guerra
Che Tolmin e Caporetto sono stati luoghi di guerra, l’abbiamo già detto. Se oltre alla natura ti affascinano i resti della guerra, sappi che a poca distanza da Tolmin hai una serie di famigerati rilievi. Da visitare assolutamente:
- Monte Colovrat: l’anello delle creste merita davvero, e si conclude con il museo all’aperto e le trincee ripristinate. Bello anche passare al Rifugio Solarie per rifocillarsi.
- Monte Matajur: la salita dal versante sloveno è lunga, ma non difficile. Non dimenticare, dalla vetta, di scendere al rifugio autogestito!
Da Livek, paesino di collina situato proprio tra questi due monti, puoi scavallare il confine e, in un’ora, scendere a Topolò, nel cuore delle Valli del Natisone.
A nord: le Alpi Giulie del Triglav
Entriamo nel mondo del Parco Nazionale del Triglav, del quale da Tolmin si può esplorare il settore meridionale. Le escursioni qui si muovono tra poetici alpeggi, bunker della guerra e montagne scabre, aguzze.
Data la stagione “difficile” non abbiamo potuto esplorare quanto avremmo voluto, ma queste sono alcune escursioni che ti consigliamo:
- l’anello delle malghe (questo il nome che gli abbiamo dato noi) che dalla chiesa di Javorca sale verso nord – sì, è il giro del mitico carrioletto!!
- l’escursione al Koča na planini Razor da Tolminske Ravne, che può diventare anche un piacevole anello.
Gite in giornata per spezzare un po’
Metti che vuoi prenderti una pausa da tutta questa vita all’aria aperta, che fai? Prendi l’auto e scegli una delle tante mete fuori porta.
Le tempistiche sono le classiche della Slovenia: un paio d’ore d’auto e ci sei. Qualche consiglio per inserire un po’ di turismo durante la tua permanenza a Tolmin:
Lubiana
Lubiana vale sempre una giornata (e una serata). La città è giovane, spigliata, rilassante. la giri tranquillamente a piedi in una giornata, e l’offerta enogastronomica interessante. Infine, sotto Natale è di una bellezza scintillante. Trovi tutte le informazioni nell’articolo che abbiamo dedicato alla capitale slovena.
Idria
Idria è una antica città mineraria che si è rivelata una sorpresa. Bella, curiosissima (non puoi perdere la visita guidata delle miniere di mercurio), e rinomata per il suo piatto tipico, gli žlikrofi. Ne parliamo nella guida on the road.
Bohinj e Bled
I laghi: Bohinj e Bled. Atmosfere completamente diverse per queste due luoghi: pura montagna il primo, super romantico il secondo. Per una giornata a Bohinj, ti consigliamo di programmare in anticipo un’escursione (come il rifugio Dom na Komni, oppure il balcone panoramico di Vogar). Per quella a Bled, ricorda che puoi noleggiare una barchetta a remi con la quale raggiungere l’isola centrale, e poi visitare nel pomeriggio le gole di Vintgar, a poca distanza. Puoi anche noleggiare delle bici per muoverti più libero.
Le grotte
Le grotte. Punta l’auto in direzione del carso e raggiungi – previa prenotazione – le grotte di Postumia o quelle di San Canziano. Le prime sono più turistiche, le seconde… non ti diciamo niente (anche perché all’interno non si possono fare foto, e non potremmo descriverti nel modo giusto la meraviglia). Nei dintorni puoi anche visitare il mitico castello di Predjama, incastonato nella roccia.
Il Collio Sloveno
Il Collio Sloveno, cuore vitivinicolo sloveno. Anche qui, una giornata è più che sufficiente per spassarsela.
PS Ricorda che le autostrade slovene richiedono l’acquisto della vignetta. Se non vuoi comprarla, convinci il tuo navigatore a scegliere le strade secondarie, che peraltro ti mostreranno panorami molto interessanti.
Dove mangiare a Tolmin
La cucina slovena è semplice, ma decisamente soddisfacente. Un benefit ulteriore, è che la Slovenia produce l’80% dei prodotti che consuma, il che la rende una nazione quasi a km0. I punti di forza? La carne, sicuramente, il pesce di fiume, i prodotti della terra e il miele, che per gli sloveni è quasi una religione.
Curiosità: le arnie slovene sono tipiche e coloratissime, montate come sono in piccole casette o, alle volte, in veri e propri alveari itineranti. Il modo di decorarne gli sportelli è tradizionale.
Meno vario è il panorama dei formaggi: in zona si producono il formaggio di Tolmin (quello di malga, per intenderci), un blu stile gorgonzola, e poco altro.
Nelle gostilne – all’incirca le nostre trattorie – si mangia sempre benissimo, e si paga il giusto (e soprattutto, non si esce mai con fame). A Tolmin, da segnalare le già nominate gostilne di Zatolmin – ma l’offerta non si esaurisce qui. Tra le specialità della zona ci sono sicuramente i piatti a base di trota e la bistecca alla tolminese con salsa di formaggio blu e noci. Non mancano invece i punti di domanda, come la passione slovena per i calamari (non c’è gostilna che non li proponga grigliati e/o ripieni), e le specialità “non per tutti”: mi riferisco agli štrukli, dolci tipici con ripieno di noci, che qui sono letteralmente annegati nel burro di cottura!
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