La valle più “selvaggia” – forse il termine non è quello giusto, ma passamelo – autentica e tranquilla della Valle d’Aosta, con però i vantaggi di trovarsi a meno di mezz’ora d’auto dai servizi e dai divertimenti del capoluogo. Ti raccontiamo cosa fare e cosa vedere in Valpelline, e perché dovresti sceglierla per le tue ferie!

Ciao! Siamo Silvia e Davide, nomadi digitali in versione montanara. Entrambi liberi professionisti, da 4 anni abbiamo scelto di vivere tra le montagne, spostandoci di valle in valle. Sul blog e sui social raccontiamo le terre che ci ospitano (la Valpelline è una di queste).
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Dove si trova la Valpelline, e perché andarci

Noi ci abbiamo vissuto due mesi. L’abbiamo incontrata un po’ per caso, la stagione non era la migliore – una fine di inverno poco nevosa – eppure, della Valpelline ci siamo innamorati. Ok, è una frase abusata. Ma fidati: è davvero impossibile non innamorarsi della Valpelline, tanto che abbiamo deciso di tornarci anche in estate per vederla in tutti i suoi colori!

Entrando in Valle d’Aosta, la Valpelline è la quarta valle da est tra quelle a nord della Valle Centrale, dopo la Valle di Gressoney, quella d’Ayas e la Val di Saint Barthélemy.

Da Aosta si sale direttamente verso nord, e dopo poco più di dieci chilometri – dopo aver superato Gignod oppure Roisan, a seconda di dove sali – ti si apre l’orizzonte della Valpelline: un largo solco chiuso in fondo dalle cime maestose che segnano il confine con la Svizzera.

Sempre guidando verso nord, vedrai in primo piano una grande montagna, verde in estate, bianca in inverno: è il Morion, che quasi “separa” la Valpelline, a est, dalla Valle del Gran San Bernard, a ovest. E a proposito di valli che si biforcano: arrivato al borgo di Valpelline, potrai scegliere se proseguire verso nord-est, e risalire la parte alta della Valpelline, o deviare a nord-ovest per entrare nello splendido Vallone di Ollomont.

Da vedere perché è selvaggia, incontaminata, spettacolare!

Conca di By in Valpelline

Cosa vedere in Valpelline

Centro Visitatori Fontina della Valpelline

Prima arriva il profumo, intenso, carico, fiorito. Poi gli occhi si adattano alla luce e, tempo di capire la prospettiva, ti trovi di fronte ad un mare di fontine perfettamente impilate su scaffali che sembrano dover cedere a breve al peso dei formaggi.

La Fontina DOP è un’eccellenza della Valpelline (e se visiti la conca di By non ti sarà difficile capirne il motivo), al Museo della Fontina, nella frazione Frissonière, oltre a deliziare vista e olfatto nel magazzino di stagionatura ricavato all’interno di un’antica miniera di rame, potrai conoscere la storia e le procedure di lavorazione di questo strepitoso formaggio… impossibile non acquistarne un po’ alla fine del percorso!

Il Museo della Fontina e il Centro Visitatori è visitabile solo previa prenotazione con visita guidata telefonando al +39016573309 e costa solo 3€.

centro visitatori fontina Valpelline

Torre di Oyace

Il paese di Oyace è dominato dalla Tornalla, un’antica torre medievale, l’unica a pianta ottagonale della regione, appartenuta anticamente ai potenti signori di Quart. Si può raggiungere con una breve passeggiata imperlata di sculture lignee molto belle, e ritornare con un giro ad anello passando al ponte della Betenda, realizzato sullo stretto e profondo burrone scavato dal torrente Buthier.

torre di Oyace

Il Borgo di Bionaz

Il piccolo e delizioso borgo di Bionaz è una tappa simpatica per visitare una realtà in cui la natura e l’uomo si incontrano senza scontrarsi. Le vette che lo sovrastano raggiungono i 4000 metri, i forni comunitari che lo impreziosiscono era utilizzati per la preparazione del pane nero per tutta la comunità, molti degli edifici in legno sono storici e il baretto del paese è stata per noi tappa fissa dal rientro da molte gite!

Doues

Doues è un comune agricolo dove gli ampi pascoli ben soleggiati regnano sovrani sull’abitato. Bellissima l’antica cappella di Chatelair che si affaccia sulle montagne del centro valle e del Gran Paradiso. Super panoramica.  Da qui parte anche la bella escursione lungo il Ru de Mont.

Dues in Valpelline

Lago Lexert

Posto a 1555 metri di altitudine, il Lago Lexert è un gioiello un po’ nascosto della Valpelline. Un luogo perfetto dove fare pic-nic, rilassarsi al sole o fare una deliziosa passeggiata pianeggiante sulle sponde del lago.

Dal 1° giugno al 31 agosto, l’area pic nic è a pagamento (5€ per il tavolo e 5€ per il fornello).

Escursioni facili in Valpelline e a Ollomont

Ma Valpelline è soprattutto escursionismo alla massima potenza (e alpinismo, e ciaspole, e…), e pensare di esaurire gli itinerari che questa valle offre è decisamente impossibile. Questi sono alcuni degli itinerari facili che ci sono piaciuti di più:

La gita più facile in Valpelline: escursione dalla diga di Place Moulin al Rifugio Parayer

Il Lago di Place Moulin è uno dei protagonisti indiscussi della Valpelline, meta di tantissimi escursionisti. Merito dell’acqua dal colore irreale, racchiusa dalla diga in un invaso lungo quasi 5 chilometri, ma anche del dislivello… pressoché inesistente! Inoltre, il Rifugio Prarayer, situato nella località omonima, è un gioiello.

Leggi la descrizione della gita a Place Moulin e al Rifugio Prarayer (e come fare un’escursione ad anello).

Silvia a Place Moulin

Dal Rifugio Prarayer, poi, puoi salire ai nidi d’aquila: il Rifugio Nacamuli e il Rifugio Aosta, punti di accesso per le spedizioni alpinistiche verso le cime perennemente innevate. Entrambi sono spartani ma ospitali, e ti assicurano – anche solo a raggiungerli e a pernottarvi – un’esperienza davvero preziosa.

In questo articolo ti raccontiamo come salire al Rifugio Nacamuli e come scoprire due punti panoramici incredibili.

Rifugio Nacamuli in Valpelline

Anello dell’oratorio des Arsines

Uno dei nostri giri preferiti: quello sopra casa, da fare e rifare quando il meteo non era stabile abbastanza, o quando non avevamo voglia di studiare nuove escursioni. Un bellissimo ambiente, un oratorio panoramico, e la curiosità di un ru (ti spiego più avanti cos’è): cosa vuoi di più?

Qui trovi l’articolo sull’anello dell’oratorio del Arsines.

Silvia all'Oratorio Les Arsines

Rifugio Crête Sèche in Valpelline

Il Rifugio Crête Sèche è situato sopra Bionaz, a 2400 metri di quota, è ospitale e panoramico, ma soprattutto prepara la strada per il Mont Gelé, uno dei giganti amati dagli scialpinisti (infatti proprio per loro il rifugio spesso apre nei weekend di primavera).

Qui trovi l’articolo sulla salita al Rifugio Crête Sèche.

Prima (o dopo) del rifugio, passa per l’Alpe Berrier. Un luogo di bellezza spettacolare, con una vista notevole sulle becche del versante sinistro della Valpelline. Noi ci siamo stati con le ciaspole, ma l’itinerario è lo stesso.

Silvia e Davide al Rifugio Crête Sèche

Un’escursione a Roisan con vista sulla Valpelline

la scoperta di una giornata che poteva finire in delusione, con la salita alla Conca di By ghiacciata e fredda, e poca voglia di sopportarne i disagi. Abbiamo invece individuato l’anello degli alpeggi di Roisan, e ne è venuta fuori una giornata escursionistica splendida. Perfetta esposizione, panorami notevoli, varietà del percorso e nessuna difficoltà tecnica.

Ah: gli alpeggi? Bellissimi.

Qui puoi leggere la descrizione dell’anello degli alpeggi di Roisan.

Anello alpeggi Roisan

Escursioni facili a Ollomont

La Conca di By

Fondamentalmente, ti portiamo nella patria di alcune tra le migliori fontine dell’intera Valle d’Aosta.

Raggiungi Glassier, alla fine del Vallone di Ollomont, parcheggia, e segui i sentieri 3 e 4 per meno di 500 metri di dislivello. Ti si aprirà agli occhi una conca di prati di bellezza davvero rara. Da qui, hai come minimo tre possibilità:

  • scendere a valle facendo un giro ad anello (si segue il sentiero 3),
  • salire al Rifugio Chiarella all’Amianthe (sono altri mille metri di dislivello, quindi l’escursione non è a portata di tutti),
  • salire alla Tète Blanche di By, un “gigante” da 3413 metri… da raggiungere camminando!

Conca di By in Valpelline

Escursione all’Alpe Berrio

In qualche modo, ci sentiamo legati a questo panoramico alpeggio, situato a 1932 mslm sopra Ollomont e all’ombra della Pointe Cornet.

Prima, le suggestioni storiche: qui, Ettore Castiglioni nascondeva gli ebrei prima di portarli al di là del confine svizzero attraverso la vicina – si fa per dire – Fenêtre de Durand. La vicenda di Castiglioni è raccontata magistralmente nel libro di Marco Albino Ferrari Il vuoto alle spalle (se non l’hai letto, cosa che ti caldeggiamo, puoi comprarlo su Amazon).

In secondo luogo, qui Davide è arrivato dopo aver corso il suo primo mezzo vertical. E il resto, come si suol dire, è storia!

All’Alpe Berrio dessus puoi arrivare in due modi:

  • salendo la comoda forestale che parte da Ollomont (come ti raccontiamo qui), oppure
  • seguendo il percorso della Poyà di Ollomont, il vertical di cui sopra.

La seconda opzione è decisamente più “aggressiva” – lungo la prima parte del percorso, davvero verticale, ci sono anche staffe e corrimano – ma passa per l’Alpe Berrio dessous (1720 mslm), dove si trova una bella scultura di metallo dedicata proprio a Castiglioni.

Alpe Berrio Valpelline

I ru di Valpelline e Ollomont

Questi percorsi meritano un discorso a parte. I “ru” sono sentieri che ricalcano i tracciati di precedenti canalizzazioni agricole. Si tratta di percorsi quasi perfettamente pianeggianti, che possono essere inseriti all’interno di giri ad anello più lunghi ed impegnativi. Noi abbiamo esplorato:

Qui sotto trovi gli articoli che abbiamo dedicato ai tre itinerari.

Giusto per curiosità: lungo il Ru d-z-aagne andavamo a correre tutti i giorni nei quali non eravamo in escursione!

 

Cosa e dove mangiare in Valpelline

Dici Valpelline e dici… seupa à la vapelenentse, cioè zuppa alla valpellinese. Verza, pane, fontina, brodo e tanto burro per un comfort food perfetto per l’inverno… anche se la festa della seupa si tiene, a Valpelline, in piena estate! Da assaggiare assolutamente.

I nostri punti di riferimento enogastronomici, in Valpelline (a parte i rifugi) sono stati:

  • La Laitii, il piccolo bar all’interno del centro di Bionaz. Posto perfetto per l’aperitivo a fine gita, con caminetto, gestione alla mano e calcio balilla inclusi (e non mancano le storie incredibili e spassose degli avventori locali, spesso impegnati con le carte).
  • L’Alpe Ribelle, si trova lungo la strada per la diga di Place Moulin (deviazione sulla sinistra). Mentre i figli si scatenano al parco avventura, i grandi possono gustare una cucina davvero ottima, tradizionale con leggere rivisitazioni.
  • Chez Duclos, caseificio a Gignod, lungo la statale. Al di là dei formaggi ottimi (chiedi a Davide cosa ne pensa degli stagionati), di recente Duclos fa la merenda sinoira – bellissimo termine delle alpi occidentali – cioè un’apericena – termine invece orribile – a base di formaggi e salumi locali.
  • Locanda Alle Miniere di Ollomont, spettacolare per la carne.
  • Nanoo Pub, a Valpelline, lungo il Buthier, in un’area verde perfetta per il relax. L’offerta è data da pizza, hamburger e carne alla brace: non serve altro!
  • La Grandze di Pei a Doues. Ci siamo fermati qui per un bicchiere di vino dopo una ciaspolata, e abbiamo trovato ottimo jazz e tanti numeri di Skialp da curiosare. Poi siamo tornati un paio di volte per cena, e… tutto perfetto. Scelta di vini notevolissima e consapevole.

PS: il penultimo weekend di luglio si tiene la festa della seupa à la vapelenentse in Valpelline!

cosa mangiare in Valpelline

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