Monselice è una deliziosa città ai piedi dei Colli Euganei: una storia millenaria, un paesaggio affascinante e un ricco patrimonio culturale. Ti racconto tutte le cose da non perdere a Monselice in un giorno per poterla amare già dal primo sguardo!

Cosa vedere a Monselice in un giorno?

Monselice all’inizio non l’ho capita, sono sincera. Ci sono capitata per lavoro e, come ogni cosa che si frequenta per obbligo ci siamo guardate di traverso per molto tempo e abbiamo iniziato annusarci piano piano. Poi è successo che quando scendevo dal treno che mi portava qui, giorno dopo giorno, la guardavo con occhi un po’ diversi: un particolare, una prospettiva, un’angolatura.

Un’ora di ferie era l’occasione buona per visitare quel posto che non avevo ancora visto, il treno di ritorno cancellato per ammirare i balconi fioriti di quella casa che mi hanno consigliato, la pausa pranzo per salire quel colle alle porte della città.

Insomma, io l’ho scoperta lentamente, questa guida vuole essere un modo per aiutarti ad apprezzarla fin dal primo sguardo (a meno che tu non abbia tre anni a disposizione per visitarla, come ho fatto io)!

eleganti palazzi di Monselice

Castello Cini

Inizio dal cuore pulsante di Monselice: il Castello Cini che si erge maestoso al centro della città murata. Si trova proprio alle pendici del Colle della Rocca ed è sicuramente il monumento più illustre di Monselice.

Visitare il castello significa sostanzialmente tuffarsi nel medioevo. Dimora signorile, torre difensiva e grandiosa villa, questo imponente edificio ne ha passata di storia dietro al suo portone di ferro battuto.

Il Castello è stato recentemente restaurato ed arricchito da armature e arredi che lo hanno riportato al suo originario splendore. È possibile visitare l’interno del castello solo tramite visita guidata della durata di circa un’ora.

L’attimo perfetto: perdersi tra le vie di ciottoli attorno al castello la mattina presto dopo una notte tempestosa.

Come: In questo momento l’ingresso al Castello è contingentato causa Covid-19 e possono entrare un massimo di 6 persone per volta. Per questo motivo ti consiglio di prenotare per non rischiare di rimanere fuori.

ingresso del Castello Cini

Santuario delle Sette Chiesette

Subito fuori dal castello, imboccando sulla sinistra la Via del Santuario si arriva in breve alla meravigliosa Pieve di Santa Giustina, il Duomo Vecchio. Da qui inizia il Santuario delle Sette Chiesette che si snoda lungo un percorso pedonale in leggera salita che tocca, appunto, sette cappelle votive.

Su progetto di Pietro Duodo lungo questa panoramica stradina si trovano sette piccole chiese arricchite dalle tele di Palma il Giovane raffiguranti la basilica romana cui ogni cappella è intitolata. Per questo motivo è possibile ottenere l’indulgenza plenaria anche a Monselice percorrendo questo percorso di purificazione: la stessa che si può godere visitando le sette Basiliche di Roma.

Durante il percorso in salita butta uno sguardo alla tua sinistra, dove comparirà Villa Nani Mocenigo famosa per la sua scalinata e le sue statue raffiguranti nani allegorici lungo il muro di cinta. Purtroppo è privata e quindi non si può visitare, ma un semplice sguardo attraverso la cancellata in ferro non ti farà passare per stalker.

La stradina culmina nel piazzale della Chiesa di San Giorgio. Forse non lo sai, ma si pensa che le reliquie di San Valentino, il padre di tutti gli innamorati, siano custodite proprio qui! Per questo motivo ogni anno il 14 febbraio viene allestita una vera e propria festa nel paese. Tradizione vuole che davanti alla Chiesa di San Giorgio, a seguito di una speciale benedizione, venga donata una piccola chiavetta a protezione dei bambini contro l’epilessia.

L’attimo perfetto: se non puoi visitare Monselice durante San Valentino o semplicemente preferisci una situazione più intima, il momento migliore della giornata è verso il tramonto. Verso sera il Santuario delle Sette Chiesette viene illuminato così da sembrare una collana di perle lungo il Monte della Rocca: davvero romantico.

cosa vedere a Monselice: le sette chiesette

Villa Duodo

Dando le spalle alla Chiesa di San Giorgio si può ammirare la meravigliosa scalinata scenografica di Villa Duodo.

La villa è stata costruita a fine XVI sec. dall’architetto Scamozzi e, nonostante in Veneto di ville storiche ce ne siano tantissime, ti sfido a trovarne un’altra con una scalinata così maestosa. Quest’ultima, detta anche Esedra di San Saverio, è adornata dalle statue del Bonazza raffiguranti le fasi del giorno, mentre la nicchia è intitolata proprio a San Saverio che qui soggiornò nel 1573.

L’attimo perfetto: al calar del sole, dopo aver terminato il percorso delle Sette Chiesette. Siediti sulla scalinata e goditi lo spettacolo del sole che gioca a colorare la pianura padana.

Villa Duodo

 

Passeggiare per le vie del centro di Monselice

Avendo sempre vissuto in una grande città, una delle cose che mi ha stupito da subito di Monselice è stata la quantità di dettagli che abitano la città. Per quanto sia piccola (circa 17.000 abitanti) non c’è giorno in cui io non abbia scoperto qualche particolare passeggiando per le vie del centro.

Ci sono gli angoli medievali, gli scorci sul fiume Bacchiglione, gli eleganti palazzi, le mura cittadine e ancora i rigogliosi parchi, le terrazze fiorite, le vie dello shopping.

Piazza Mazzini e Via Roma sono il centro della città. Qui puoi trovare bar, ristoranti e negozi alla moda. Quello che ti consiglio davvero è di girarla, cartina in tasca, gps spento, lasciandoti trascinare dalle sensazioni. Perdersi è quasi impossibile, e riuscirai a scoprire angoli davvero caratteristici.

I miei scorci preferiti: le vie che scendono dal sentiero delle Sette Chiesette e il Ponte della Pescheria di Via Dante, con la sua caratteristica gondola.

Piazza Mazzini a Monselice

Parco Buzzaccarini, alias Boschetto dei Frati

La mia ultima scoperta in ordine temporale: il Parco Buzzaccarini. Occhio però a chiamarlo così se dovete chiedere indicazioni, qui è conosciuto come “Boschetto dei Frati”. Dal Duomo di Monselice basta imboccare via Garibaldi e andare sempre dritti, in 10 minuti a piedi, sarai in questo locus amenus (e dato che passerai di fronte alla Pasticceria Celadin non farti mancare una delle loro deliziose mignon).

Il motivo per cui ho conosciuto tardi il Parco Buzzaccarini è semplice: da fuori è completamente nascosto. Il parco infatti è delimitato nella sua interezza da antiche mura alte circa 2 metri. Di contro il bello di queste mura è che permettono al caos cittadino di rimanere completamente fuori dal giardino.

Un’oasi di pace per un giardino immerso nel verde con un laghetto al centro e un interessantissimo giardino botanico che conta oltre 250 specie vegetali. (Se sei in visita a Monselice e hai tempo, non perderti assolutamente una visita ai meravigliosi giardini patavini).

L’attimo perfetto: l’orario di pranzo. Da quando ho conosciuto questo parco, le mie pause pranzo non sono più state le stesse. Pochissima gente, possibilità di rilassarsi all’ombra di alberi secolari e tranquillità assoluta.

parco buzzaccarini di Monselice

orto botanico del boschetto dei frati

Mastio Federiciano

Il punto più visibile di tutta Monselice è certamente il Mastio Federiciano. Posto sulla sommità del Monte della Rocca si tratta di una grandiosa fortificazione medievale realizzata su ordine dell’imperatore Federico II di Svevia.

Si può raggiungere tramite un sentiero che inizia a fianco della scalinata di Villa Duodo, ma la verità è che il Mastio è quasi sempre chiuso. Armati di pazienza se intendi visitarlo, è molto probabile che non avrai tanta fortuna.

Per salire al Mastio la camminata inizia dopo la Villa Duodo, lungo la scalinata mozzafiato (nel senso che è bellissima, ma anche che in cima non avrai davvero più fiato). Da qui il sentiero sale in tornanti più morbidi verso la cima del monte. La vista da qui è incredibile, e appare evidente come questo luogo fosse strategico.

In compenso la sera il Mastio viene illuminato da una suggestiva luce calda che si può ammirare da quasi tutta Monselice.

L’attimo perfetto: quando hai la fortuna di trovare aperto!

Nota: Giovanna, guida turistica di Monselice che abbiamo avuto il piacere di intervistare, mi ha comunicato che la gestione del mastio è stata di recente cambiata, con l’obiettivo di una maggior valorizzazione di questo luogo… speriamo che sia davvero così!

Mastio Federiciano di Monselice

Le mura medievali di Monselice

Che tragitto casa-lavoro sarebbe senza mura medievali? Arrivando pure in carrozza (anche se quella del treno), questo angolo di Monselice è decisamente uno dei miei favoriti della città.

Lo scenario da Via Argine Destro è stupendo: le trecentesche cinta murarie che circondano il Monte della Rocca da un lato e, voltandosi, il Monte Ricco che si riflette sul fiume Bacchiglione.

I ciliegi in fiore e gli splendidi lampioni regalano alle strutture merlate la cornice perfetta per un angolo veramente romantico.

L’attimo perfetto: le 18.30 di sera delle serate di Maggio. Provare per credere.

Ciliegi in fiore lungo le mura

Il Monte Ricco: la passeggiata alle porte di Monselice

Non potevo chiudere questo articolo senza menzionare il mio luogo del cuore: il Monte Ricco. Per i monselicensi è una vera e propria istituzione, e non è difficile capirne il motivo. Armati di fiato e gambe perché questi 300 metri di dislivello si fanno sentire tutti!

Si può salire in cima tramite moltissimi sentieri, alcuni dei quali immersi nel bosco. Sono però quasi tutti male o per nulla segnalati, per cui è abbastanza facile perdersi. Ti consiglio invece di salire al Monte Ricco dal sentiero principale che inizia subito dopo le sbarre della stazione del treno.

cartello salita Monte Ricco

La salita è dura, ma quando arrivi in cima il panorama è fantastico” recita un cartello posto circa alla metà, e non posso che dargli ragione! In corrispondenza della casa rossa, girando a sinistra sul piccolo sentiero si arriva alla Terrazza di Ercole. Una statua raffigurante Ercole che sorregge il mondo apre la vista sul magnifico complesso dei Colli Euganei.

Prendi infine la scalinata panoramica che sale verso l’eremo di Santa Domenica in cima al Monte Ricco. Da qui, oltre ad ammirare il bellissimo eremo, potrai davvero dominare Monselice dal suo punto più alto.

Qui puoi trovare la relazione completa della salita al Monte Ricco (con giro ad anello)

L’attimo perfetto: la salita merita essere gustata soprattutto in primavera quando il clima è mite e la vegetazione rigogliosa. Non è infrequente incontrare alcuni animali selvatici come pavoni, ricci, volpi o daini.

Monte Ricco

 

 

Monselice città romantica: cosa vedere pin