Oggi lascio Davide a casa – qualcuno dovrà pur lavorare, giusto? – e mi avventuro con una nuova amica a trovare due vecchi conoscenti: il Lago Federa e il Rifugio Palmieri. Ci arrivo però da tutt’altra parte (e con meno neve) e la gita è completamente diversa.

Così sono in compagnia di Chiara, una ragazza che ho conosciuto tramite Instagram: e poi dici che i social non sono più social (a proposito: ci segui già su Instagram?). Lascio a lei l’onere di scegliere la gita: una delle cose belle dell’essere montanari digitali è proprio la possibilità di farsi consigliari escursioni che magari non avresti preso in considerazione.

Cosa troverai nel trekking da Passo Staulanza al Lago Federa:
Fatica
Difficoltà tecnica
Panorama
Incanto

Silvia e Chiara al Lago Federa

Da Passo Staulanza al Rifugio Città di Fiume

Lasciamo l’auto nei pressi di Passo Staulanza, in un ampio parcheggio (1766 mslm). La giornata promette benissimo e il panorama è a dir poco strepitoso già dal parcheggio!

Imbocchiamo il sentiero 467 che sale morbido lungo una piacevole forestale. In breve raggiungiamo la Malga Fiorentina (1799 mslm), dalla quale le mucche stanno uscendo in fila ordinata per deliziarsi con l’erba dei verdissimi pratoni circostanti.

Un ultimo tornante e ci troviamo di fronte al Rifugio Città di Fiume (1918 mslm). In neanche mezz’ora di trekking veniamo ripagate da una vista superlativa sulla parete nord del Pelmo: “al caregon de’l Padreterno”, come lo chiamano gli zoldani, si erge maestoso e inconfondibile.

Malga Fiorentina

Dal Rifugio Città di Fiume alla Casera Prendera

Continuiamo sempre lungo il sentiero 467 fino alla panoramica Forcella de la Puina (2034 mslm), con spettacolare vista su Pelmo e Civetta. In breve raggiungiamo anche la Forcella Roan (1999 mslm), dalla quale vediamo Casera Prendera, prossimo punto da raggiungere.

Il sentiero da qui prende il numero 458 e continua, sempre in moderata salita, lungo una comoda strada forestale.

La posizione della Casera Prendera (2148 mslm) è davvero invidiabile. Alle spalle della malga si sviluppa la bellissima catena delle Rocchette, ma si possono osservare benissimo anche Pelmo, Antelao e Civetta.

Ps: Malga Prendera è solo un ricovero per le mucche. Non ti aspettare ospitalità, piatti fumanti e taglieri di formaggi freschi!

da Passo Staulanza al Lago Federa

Casera Prendera – Forcella Ambrizzola – Lago Federa

Il sentiero da qui diventa più stretto e prende il numero 436. Si fa però anche più suggestivo man mano che sale più marcatamente verso la Forcella Col Duro (2295 mslm). La direzione è evidente, dato che abbiamo come punto di riferimento fisso davanti agli occhi il Beco de Mezodì, isolato e riconoscibilissimo.

Da qui in avanti, date le abbondanti nevicate di quest’inverno troviamo ancora alcuni passaggi con neve residua, ma sempre facilmente oltrepassabile.

Arriviamo così alla Forcella Ambrizzola (2277 mslm), da dove scorgiamo finalmente il Rifugio Palmieri e la bellissima Conca di Cortina racchiusa tra le più rinomate montagne dolomitiche.

Dalla Forcella Ambrizzola seguiamo il sentiero 434 che, con morbida discesa, costeggia la parete della Croda da Lago. Qualche marmotta ci taglia il passaggio aggirandosi buffa.

Forcella Col Duro - Forcella Ambrizzola

Il Rifugio Palmieri e il Lago Federa

Il Rifugio Palmieri (o Rifugio Croda da Lago, 2046 mslm) è semplicemente stupendo: un gioiello di pietra, legno e fiori incorniciato dal Beco de Mezodì e dalla Croda da Lago – quest’ultima si tuffa nelle splendide acque del Lago Federa.

Nonostante la stagione non sia ancora ufficialmente iniziata il Rifugio Palmieri è già aperto e devo dire che i piatti che vediamo scorrere sotto ai nostri occhi sono decisamente invitanti. La posizione comunque lo catapulta immediatamente nella lista dei Rifugi Veneti più belli.

Rifugio Croda da Lago

Il Lago Federa (anche chiamato Lago da Lago) è uno spettacolo che lascia a bocca aperta. Ci ero già stata in inverno con gli sci d’alpinismo, ma il lago era sommerso dalla neve: mi era rimasta la curiosità di vederlo nella sua veste primaverile.

Una particolarità di questo lago è che il livello delle acque rimane sempre costante in ogni stagione. Ciò significa che sia d’estate che d’inverno è possibile godere della bellezza del lago e dei suoi meravigliosi colori. Il lago è infatti alimentato da una o più sorgenti sotterranee che impediscono che con il caldo estivo si prosciughi. Certo, questo non significa che d’inverno, nascosto sotto uno spesso manto di candida neve, il lago non sia comunque affascinante… anche se invisibile!

Ci sono alcune comode panchine in legno poste attorno al lago dove ci rilassiamo qualche minuto.

Giro attorno al Lago Federa

Lago Federa e Rifugio Palmieri

Ti consiglio di non perderti il giro del lago. Noi l’abbiamo fatto in senso orario, fermandoci per fare foto, rilassarci presso le spiaggette cristalline, salire sulla piccola penisola e restare incantate da tanta bellezza.

Dobbiamo proprio rientrare a Passo Staulanza? Non possiamo restare qui ancora un po’?

Silvia al Lago Federa

Trekking da Passo Staulanza al Lago Federa e Rifugio Palmieri: dati tecnici in breve

Dove siamo: a sud di Cortina, la perla delle Dolomiti (provincia di Belluno)

Partenza: Parcheggio Rifugio Staulanza (1766 mslm) qui il punto su Google Maps.

Arrivo: Rifugio Palmieri (o Rifugio Croda da Lago) e Lago Federa (2046 mslm)

Dislivello: circa 950 metri complessivi

Tempo: 5 ore

Lunghezza: 19 km

Difficoltà: media. Non sono presenti difficoltà tecniche e il percorso è sempre morbido. Si accumulano comunque quasi mille metri di dislivello su una lunghezza decisamente notevole.

Acqua: non ci sono fontanelle. L’unico punto per fare rifornimento è proprio al Rifugio Palmieri.

Cartografia: Carta Tabacco n. 25, Dolomiti di Zoldo, Cadore e Agordo (se non ce l’hai, puoi comprarla su Amazon)

Lago Federa e Rifugio Palmieri da passo Staulanza pin