Abbiamo questo tarlo, Silvia ed io, dei libri sulla montagna. Peccato che la letteratura di montagna è spesso relegata alle grandi imprese. Cose impossibili anche solo da pensare, elenchi infiniti di cime salite, di condizioni meteo sfidate, di situazioni al limite dell’umana possibilità. Il carattere – e spesso l’ego – di chi fa l’imprese al centro di ogni pagina, e il resto… tutto sullo sfondo. Montagna compresa.
A noi piace qualcos’altro, della narrativa di montagna. Ci piacciono le storie – le storie quando si intrecciano all’ambiente, quando l’uomo e la natura sono tutt’uno. Ci piace lo scoppiettio del legno che salta tra le pagine, il profumo del fieno, il colore delle foglie.
E ci piacciono i libri che ci danno spunti per viaggiare, conoscere, esplorare. Un buon libro sulla montagna è così.
Questi sono alcuni dei libri sulla montagna che ci hanno colpito di più. Per ognuno trovi anche un consiglio di una camminata per immergersi ancora di più nel racconto, ma anche il divano è un buon luogo per lasciarsi portare sempre più in alto.
Narrativa di montagna
Le otto montagne, di Paolo Cognetti
Einaudi, 2018, 200 pagine;👉 qui il link diretto per acquistarlo.
Premio Strega nel 2017, per chi ama la montagna è un vero must read. Un intreccio tra la vita milanese e quella di montagna, ambientata in Valle Grana, Pietro inizia a conoscere le montagne, passo dopo passo, seguendo le impronte del padre e di Bruno, un ragazzo della zona. Soprattutto è una storia che racconta la montagna come persona, con il suo carattere, le sue sicurezze e quasi con le sue paure. Impossibile non trovarsi a cercare la “propria quota”.
📍Da leggere camminando: non siamo mai stati in Valle Grana, ma la Valle Maira, sempre in provincia di Cuneo, ci ha spesso riportato allo stesso feeling.
La felicità del lupo, di Paolo Cognetti
Einaudi, 2021, 152 pagine;👉 qui il link diretto per acquistarlo.
Lo dirò subito: la storia mi ha colpito per i protagonisti, un quarantenne scrittore un po’ orso (anzi, lupo) e una ragazza più giovane di nome Silvia. Sulla carta esattamente io e Silvia.
“Silvia rise. E di cosa sa gennaio? Di cosa sapeva gennaio? Fumo di stufa. Prati secchi e gelati in attesa della neve. Il corpo nudo di una ragazza dopo una lunga solitudine. Sapeva di miracolo“.
Silvia lo ha divorato in un paio di giorni e nel libro c’è tutto quello che serve per una storia d’amore per la montagna, per una donna, per la vita. Non solo: è la storia degli abitanti di un piccolo borgo in Valle d’Aosta, di uno sherpa che lavora in rifugio e di quelle mille sfumature montane che Cognetti, ancora una volta, racconta alla perfezione.
📍Da leggere camminando: verso il Rifugio Quintino Sella, al Monte Rosa.
Persone – biografie e storie sulla montagna
Eravamo immortali, di Manolo
Rizzoli, 2019, 411 pagine; 👉qui il link diretto per acquistarlo.
Speciale. Il Mago – al secolo Maurizio Zanolla – attraversa una vita incosciente, spiantata, pura. Non ci sono soldi, non c’è attrezzatura giusta, non c’è riparo dal freddo e dalla fame. Ma c’è qualcosa, dentro questo libro – dentro questa vita – che ha una forza incredibile. Ci sono scalate, tante, soprattutto da metà in avanti: ma non sono meri sono riuscito a salire, bensì punti di partenza per capire, capirsi, vincere le paure o conviverci.
Ci sono degli aneddoti fenomenali, dentro, e personaggi tagliati con poche parole, e tante, tantissime montagne bellunesi… come piace a noi.
📍Da leggere camminando: salendo al Bivacco Valdo sui Monti del Sole… o al Feltre-Bodo?
Non ti farò aspettare. Tre volte sul Kangchendzonga, la storia di noi due raccontata da me, di Nives Meroi
BUR, 2016, 190 pagine; 👉qui il link diretto per acquistarlo.
Avevamo detto “niente imprese alpinistiche”, vero, ma questo libro è qualcosa d’altro. Non ti farò aspettare è la storia di una montagna che porta i protagonisti sulla “linea d’ombra”, disorientando e quasi distruggendo le loro vite – è la storia di una rinuncia (criticatissima) e di una lunga attesa. E al di là di atmosfere nepalesi tangibili, il libro è bello per gli spunti di riflessione che dà.
Un must read per chi va in montagna in due, e all’altro capo c’è ha il proprio partner.
📍Da leggere camminando: non siamo ancora stati in Himalaya, ma i nostri si allenano sulle montagne del Tarvisiano.
Diciotto castagne, di Mario Curnis
Rizzoli, 2022, 240 pagine; 👉qui il link diretto per acquistarlo.
Un uomo semplice – muratore, alpinista – per un libro semplice, ma che ha qualcosa da lasciare. Soprattutto un senso di grande coerenza, di rispetto della montagna, di esperienza guadagnata esclusivamente sul campo. E i silenzi, e la capacità di capirsi e capire cosa ti serve per stare bene. Un libro sulla montagna che porta ad una lettura piacevole, che esce dalla montagna per toccare le altre cose della vita.
📍Da leggere camminando: sulle Orobie, le “montagne di casa” del Mario.
Freney 1961: La tempesta sul Monte Bianco, di Marco Albino Ferrari
Ponte alle Grazie, 304 pagine 👉 qui il link diretto per acquistarlo.
Mi è concessa un’eccezione? Ecco. Questa è L’eccezione. Freney è un libro di una grandissima impresa alpinistica, di una tragedia, ma anche di un caso scandalistico che ha visto come protagonisti sette tra i più forti alpinisti di quei tempi sono impegnati sul Pilone Centrale del Frêney al Monte Bianco, l’ultimo grande “problema” delle Alpi. Walter Bonatti dirige la cordata scontrandosi con la forza della natura e trattenendo il lettore sul filo della cresta. Il libro, scritto magistralmente da Marco Albino Ferrari, è coinvolgente dalla prima all’ultima pagina. Ecco perché questo entra di diritto tra i libri sulla montagna che più mi sono piaciuti.
📍Da leggere camminando: nel bivacco Pascal con vista sul Monte Bianco.
Il pastore di stambecchi, di Louis Oreiller e Irene Borgna
Ponte alle Grazie, 2018, 174 pagine;👉 qui il link diretto per acquistarlo.
«La montagna mi ha visto nascere, mi ha nutrito, insegnato, curato. Così sono diventato il signore delle cenge rocciose, la sentinella dei valichi secondari e l’esperto delle morene nascoste: ho regnato su quel reame di sassi non perché era mio – ma perché gli appartenevo. La montagna mi ha concesso di starle insieme e io sono diventato il suo custode rispettoso, un pastore di stambecchi in tutte le stagioni.» Dovrebbe bastarti questo come estratto per capire che è uno di quei libri, una di quelle storie, che vale la pena di leggere.
📍Da leggere camminando: nella selvaggia Valpelline.
Nelle foreste siberiane, di Sylvain Tesson
Sellerio, 2012, 253 pagine. 👉 qui il link diretto.
Letto tutto d’un fiato, riuscendo a sentire perfettamente tutta la solitudine, la testardaggine e l’emozione del protagonista. La storia è presto detta: Sylvain si ritira per 6 mesi in una capanna nel nulla delle foreste siberiane. E quando dico “nulla” fidati che è davvero nulla. Queste sono le pagine del suo diario, che seguono il ritmo duro e sincopato dell’inverno e dei suoi pensieri. Credo di aver sottolineato più del 30% delle riflessioni del libro per ragionarci su e farle mie. Un libro sulla montagna, ma soprattutto un libro sul rapporto tra uomo e natura.
📍Da leggere camminando: nello sperduto Cason di Brica delle Dolomiti Friulane.
Romanzi ambientati in montagna
La manutenzione dei sensi, di Franco Faggiani
Fazi, 2018, 250 pagine; 👉 qui il link diretto per acquistarlo.
Anche questo, Silvia lo ha divorato e me lo ha “imposto”. Una famiglia problematica, un padre orso (sembra una costante di chi si trasferisce in montagna) e un ragazzino con la sindrome di Asperger. Una vita fatta di poche parole, ma che assumono contorni precisi da quando decidono di andare a vivere tra le Alpi Piemontesi, cambiando drasticamente ogni abitudine. La montagna diventa presto rifugio, amicizia, fuga dalla monotonia moderna e, infine, salvezza.
Un libro dai toni leggeri, ma con una storia densa.
📍Da leggere camminando: ci ha ricordato il borgo di Chialvetta in Valle Maira.
Romanzi storici di montagna
Il vuoto alle spalle, di Marco Albino Ferrari
Corbaccio, 1999, 224 pagine; 👉 qui il link diretto per acquistarlo.
Davide ne è stato entusiasta. Il libro parte da lettere, diari e testimonianze per raccontare la storia tormentata di Ettore Castiglioni, alpinista eccellente e partigiano. Da qualche parte tra il saggio e il romanzo, il libro snocciola alcune sensazioni della montagna davvero bellissime – il freddo che corrobora, la roccia che invita a scalare, la quiete – ma la cosa affascinante è il racconto di alcune situazioni di confine: la vita dei partigiani in una malga isolata, la fuga degli ebrei attraverso il confine con la Svizzera, la città di Milano durante le ultime fasi della Seconda Guerra Mondiale, lo sbando, l’impossibilità per la gente “comune” di capire cosa stia succedendo.
📍Da leggere camminando: in Valle d’Aosta, salendo ovviamente alla Fenêtre Durand.
Fiore di roccia, di Ilaria Tuti
Longanesi, 2020, 320 pagine;👉 qui il link diretto per acquistarlo.
Gli animali si confondono agli uomini. I nemici si confondono con gli amici, mentre alle donne carniche basta uno sguardo per capire chi hanno davanti e aprire la porta della loro casa per un caffè e una sgnappa. Donne, ora come allora, che, pur temprate da generazioni di fatica, non hanno perso la loro dolcezza e la loro innata accoglienza di madri.
Fiore di roccia è storia di guerra, di donna e di donne. È un libro amatissimo, e una storia che mancava. Per chi ama la montagna friulana, è un must, per me è semplicemente uno dei miei libri sulla montagna preferiti.
📍Da leggere camminando: verso il Bivacco Battaglione Gemona, sotto lo Jof de Miezegnot.
Storia di Tönle, di Mario Rigoni Stern
Einaudi, 288 pagine;👉 qui il link diretto per acquistarlo.
Dire classico è dire poco o niente. C’è una vita così povera e semplice da essere perfetta, e c’è la guerra che ti entra in casa, ti sradica e distrugge tutto. C’è Tönle, burbero pastore che ha girato l’Europa vendendo stampe, che ha contrabbandato e bracconato, e che ora solo vuole la sua vita pacifica, pecore da guardare e pipa in bocca. E c’è ovviamente l’Altopiano di Asiago: prima bellissimo e quieto, poi ferito a morte.
📍Da leggere camminando: sul Monte Fior, tra la città di roccia e trincee come strappi
Stagioni, di Mario Rigoni Stern
Einaudi, 130 pagine. 👉 qui il link diretto.
Quando si parla di montagna Stern è una sicurezza. Se vi si intrecciano le storie della guerra, i ritmi della natura, i ricordi di bambini ecco che il camminare si fa lento, ma sicuro in compagnia di uno dei più grandi narratori. Il libro è infatti uscito due anni prima della morte dell’autore e racconta la vita di costui alternata dal ritmo delle stagioni e dallo scandire impeccabile di una storia capace di coinvolgere chiunque. La storia del teatro fatto in casa? Irresistibile.
📍Da leggere camminando: Altopiano di Asiago, obbligatoriamente.
Racconti sulla montagna
Cani, camosci, cuculi (e un corvo), di Mauro Corona
Mondadori, 2007, 275 pagine;👉 qui il link diretto per acquistarlo.
La formula alla quale ci ha abituati il buon Mauro qui c’è tutta: abbiamo le montagne del Friuli occidentale, il freddo dell’inverno, la spietatezza dell’uomo – alle volte peggiore di quella di animali che comunque non scherzano – storie tristi e con risvolti truculenti. Qualche leggenda, qualche tradizione, qualche bicchiere di troppo, e il gioco è fatto. Mauro piace o non piace, ma alcuni di questi racconti lasciano un inquieto segno nell’anima – specie se in quelle casere umide e silenziose ci hai passato più di qualche notte.
📍Da leggere camminando: lungo l’anello della Val Zemola, possibilmente in stagione da foliage.
Saggi storici sulla montagna
Il fuoco e il gelo, di Enrico Camanni
Laterza, 2016, 221 pagine; 👉qui il link diretto per acquistarlo.
Lettere che diventano storie, storie che diventano scene, scene che si fanno emozione e brivido. Era tanto che non leggevo un saggio così denso: un bellissimo lavoro, che dà voce e sensazioni ai luoghi della Grande Guerra che molto spesso attraversiamo – magari senza pensarci – durante le escursioni sulle Alpi. Scritto benissimo, peraltro.
📍Da leggere camminando: prima di percorrere uno dei sorprendenti sentieri di guerra in Friuli Venezia Giulia, come quello delle fortificazioni dei Plans. Oppure scoprendo il Sentiero del Silenzio sull’Altopiano dei Sette Comuni.
Libri sulla montagna per viaggiare
La leggenda dei monti naviganti, di Paolo Rumiz
Feltrinelli, 352 pagine; 👉 qui il link diretto per acquistarlo.
Itinerari nel senso di un lento, matto viaggio attraverso le montagne italiane, fatta su una Topolino d’epoca. Rumiz incontra paesaggi e personaggi, storie e vite. La prima metà del libro, la traversata delle Alpi, è un richiamo continuo i nostri luoghi, e a figure umane che sentiamo. La seconda metà, giù per gli Appennini, in qualche modo l’abbiamo sentita meno: ma ti lascia una voglia di luoghi dimenticati non da poco.
📍Da leggere camminando: non c’entra, è vero. Ma ne leggevamo pagine durante le sere in tenda sul GR20.
Attraverso. Come ho attraversato l’Islanda a piedi durante l’estate più piovosa degli ultimi 30 anni, di Davide Zambon
Autoprodotto, 2021, 184 pagine. 👉 qui il link diretto per acquistarlo
E niente, ogni volta che a Davide gli si chiede “ma hai attraversato l’Islanda a piedi”, lui ti rimanderà ad un paio di aneddoti… e poi a questo libro. Mezzo spoiler: chi l’ha letto, ha confessato di essersi affezionato a un personaggio secondario.
📍Da leggere camminando: ovviamente in Islanda, lungo l’Iceland Traverse.
Guide e libri sulla montagna
Gli uccelli delle Alpi. Come riconoscerli, dove e quando osservarli, di Bruno Caula, P. Luigi Beraudo e Massimo Pettavino
Il Castello, 2022, 319 pagine; 👉 qui il link diretto per acquistarlo.
I nostri primi passi da provetti ornitologi li abbiamo fatti con questo libro a portata di mano. Certo, la dedica di uno degli autori potrebbe farti pensare che siamo di parte… e un po’ è così, ma non come credi. L’ornitologia è difficile, se qualcuno non ti spiega le cose – specie quelle di base-base. Ma questo libro è pieno zeppo di informazioni, e soprattutto si lascia leggere, a differenza di altri manuali di questo tipo).
📍Da leggere camminando: con gli occhi all’insù!
Mi era sfuggito questo vostro articolo, ma da accanita lettrice non posso che apprezzare :-)
Personalmente negli ultimi tempi ho scoperto un filone che mi piace moltissimo ed è quello dei thriller ambientati ad alta quota: un genere che in realtà amo da sempre e che è andato ad affiancarsi alle mie consuete “letture di montagna”. Se vi interessa qualche titolo sono pronta a condividerlo volentieri :-)
Giorgia, segnalaci assolutamente qualche imperdibile thriller montuoso… Silvia apprezzerà!