‘andar e tornar dal Doc è il nome della “classica” escursione lunga del territorio di Segusino: un lungo anello lungo i versanti meridionali del Monte Doc, vera “quinta” del paese – nonché limite tra Comuni, Province, territori, ambienti. In questo itinerario c’è tutto: boschi, pratoni, mandrie di mucche al pascolo, una “casetta di caccia” carinissima, fiori che oscillano al vento, il Piave che mormora (in basso), una vetta facile da raggiungere, malghe presso le quali mangiare… serve altro per convincerti a farlo?

(In realtà sì: una bella giornate di sole, perché con il bel tempo i panorami, lungo tutto il percorso ma soprattutto dalla cima del Doc, sono bellissimi).

Andare e tornare dal Doc: il giro “classico”

Nella sua forma classica, il giro chiamato ‘ndar e tornar dal Doc – andare e tornare dal Monte Doc – è leggermente diversa da come l’abbiamo fatta noi. Ti consigliamo però questo itinerario, che tocca giusto qualche curiosità in più pur non discostandosi troppo da lunghezza e dislivello della versione normale.

Trovi la traccia GPX in basso, a fine articolo, per aiutarti a seguire il nostro giro.

A proposito di Segusino: noi non finiremo mai di parlare bene di questo territorio, stretto tra due “ingombranti” patrimoni UNESCO (Colline del Prosecco e Dolomiti), ma capace di un’ospitalità eccezionale, bellissimi scorsi, e alcune gemme davvero splendide.

Se decidi di passare un weekend alla scoperta del territorio di Segusino, di certo non te ne penti: in questo articolo trovi tutte le informazioni che ti servono.
Cosa fare a Segusino, Provincia di Treviso

Da Valpiana (Milies, Segusino) al Monte Vallina

Raggiungiamo Milies in auto, proseguiamo su via dei Ciclamini e arriviamo in località Valpiana: lasciamo l’auto nei pressi del bivio (770 mslm). Il nostro itinerario a piedi inizia prendendo sulla sinistra, superando le ultime abitazioni isolate e infilandosi nel bosco. Seguiamo la forestale (è un ottimo riscaldamento, dato che la pendenza è morbida) che percorre il versante meridionale del complesso Monte Vallina-Monte Doc.

Mentre saliamo, si apre sulla sinistra una delle rare visuali su Segusino, anticipata dai pratoni di Milies e chiusa dal Piave; più lontano, oltre i Colli Asolani, la pianura padana.

Al primo bivio potremmo prendere sulla destra e salire più facilmente al Monte Doc, ma preferiamo proseguire fino a uno stretto tornante (località Poset, alcune abitazioni a quota 910 mslm). Da Poset è evidente un sentiero che sale “dritto come un ciòdo” e un po’ sgarrupato il fianco del Monte Vallina. Qui cresce abbondante la mentussa, l’erba aromatica che domina la cucina tipica di Segusino.

Raggiungiamo così la vetta del Monte Vallina (1067 mslm). Qui, senza entrare in proprietà privata, si può osservare un eccezionale panorama sulla Valle del Piave e verso il Monte Tomatico, e una bella visuale sul Doc, che ci apprestiamo a raggiungere.

Da Monte Vallina al Monte Doc

Da Casera Vallina proseguiamo verso nord est, seguendo la cresta di prati (con l’erba alta qui l’orientamento può essere difficile; controlla sulla traccia GPX). Raggiungiamo comunque una spalla sulla quale passa una strada bianca, che imbocchiamo in salita – tenendo la sinistra al primo bivio. Alcuni cartelli con segnavia 1005 ci confermano la giusta direzione.

Inizia per me la parte più bella dell’itinerario. La forestale procede all’inizio in mezzo ad un fitto bosco, salendo per mezzo di alcuni tornanti (che si possono tagliare seguendo le tracce di sentiero).

Il Cason de Bazin

Quando il bosco si apre, finiti i tornanti, compare una prima sorpresa: il Cason de Bazin in località Col de Fì (1200 mslm).

Il Cason de Bazin è un gioiellino. Si tratta di un “casotto di caccia” (alle pareti questa frase: Divisero una crosta di pane e assaporarono momenti indimenticabili di arte venatoria), proprietà del Comune di Quero-Vas, tenuto con cura e delicatezza. Circondato da una staccionata che anch’essa sembra in miniatura, custodisce una stufa economica, focolare, tavolo, immancabile griglia… ma non posti letto. Il Cason de Bazin, insomma, è un punto tappa delizioso, graditissimo, e nulla più (hai detto niente).

Verso il Monte Doc

Ci lasciamo il Cason alle spalle e proseguiamo sulla traccia di sentiero. Anche qui, l’orientamento è messo alla prova. L’obiettivo è quello di seguire il versante, salendo gradualmente di quota per arrivare, seguendo la cresta, alla vetta del Monte Doc. Il fatto è però che il piede è ingannato dalle mille tracce lasciate dai bovini al pascolo, l’occhio da alcuni scorci eccezionali – come una pozza d’alpeggio con albero solitario che è poesia; l’emozione, infine, si lascia cullare dalle distese d’erba mossa dal vento…

Insomma, in cima arriviamo: seguendo l’istinto e la pendenza, tra i pratoni e tante pozze d’alpeggio, arriviamo alla forestale più alta, da dove un sentiero – quasi un’autostrada, in realtà! – si stacca e raggiunge la cima del Monte Doc o Monte Zogo (1394 mslm). Il panorama non te lo so descrivere: quando ci siamo arrivati, una densa coltre di nebbia aveva coperto ogni cosa nei dintorni giusto prima che potessimo fare qualche foto. Ma questo è parte di quello che si vede da qui: Fiume Piave, Monte Cesen, Vette Feltrine, Dolomiti verso nord; pianura padana e – dicono i locali – Laguna Veneta, almeno quando la giornata è giusta.

Dal Monte Doc a Malga Molvine

Rispetto a dove siamo arrivati, scendiamo dalla parte opposta, seguendo il filo di cresta tagliato da un sentiero evidente (e chiudendoci alle spalle il cancelletto di una recinzione). La discesa ci porta ad un incrocio di strade bianche (1260 mslm). Prendiamo il tornante sulla destra, in discesa, e iniziamo la lunga discesa verso Malga Molvine. In breve:

  • primo bivio: ignoriamo (porta a Malga Doc), e continuiamo a scendere;
  • secondo bivio (dove si trova il curioso relitto di un “bivacco botte”) proseguiamo dritto – da qui però si potrebbe scendere direttamente all’auto;
  • seguiamo la strada bianca – spesso si trovano diverse auto parcheggiate lungo la carreggiata) fino a sbattere contro Malga Molvine Binot, e ordiniamo il pranzo!

Malga Molvine Binot

Situata in un luogo eccezionale a 1150 mslm, Malga Molvine Binot invita alla pausa. Il panorama sa di tovaglie a scacchi rossi e bianchi, di un formaggio al forno che vanta numerosi appassionati (super nutriente e tosto: ti consiglio di condividerne un piatto perché merita), di prodotti caseari freschissimi che puoi comprare nel negozietto della malga.

Il dettaglio più bello? Non perderti – anche se è difficile non notarlo – il frassino monumentale proprio davanti all’ingresso. 4 metri di circonferenza e 20 di altezza, e un tavolino sotto le sue fronde che invita al goto de vin.

Discesa da Malga Molvine

A questo punto, hai due opzioni:

  • tornare sui tuoi passi lungo la forestale e, al primo bivio che incontri, scendere a Valpiana, oppure
  • scegliere la via ardimentosa, che ti racconto qui sotto.

Se il tuo orientamento non è dei migliori, scegli la prima opzione!

ndar e tornar dal Doc

Oltre la malga, c’è un “imbocco” di carrareccia, spesso coperto di fango e letame. Percorrila – ti avevo detto che era una via ardimentosa! – e ti troverai a seguire un tornante in discesa, attraverso un ambiente che sembra abbandonato, con una bella vista su valli disabitate.

Alla fine della “traccia di carrareccia” (1100 mslm circa), questa continua sotto forma di largo sentiero in discesa, molto piacevole da percorrere tra prato, prima, e boschi poi. in località Cirulete (940 mslm) si incontra un sentiero evidente che piega a destra: è un tratto dell’Anello del Frontal, che seguiamo fino a sbucare sulla forestale Valpiana-Malga Molvine.

Come avrai capito, prendiamo la strada bianca verso sinistra, in discesa, e torniamo all’auto.

Ciao! Siamo Silvia e Davide, nomadi digitali in versione montanara. Entrambi liberi professionisti, da 4 anni abbiamo scelto di vivere tra le montagne, spostandoci di valle in valle. Sul blog e sui social raccontiamo le terre che ci ospitano.
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‘ndar e tornar dal Monte Doc, versione Bagaglio Leggero – Dati tecnici in breve

⛰️ Dove siamo Preapi Venete, giusto sopra Segusino
📍 Partenza da Valpiana (770 mslm)
🏅 Punti dell’anello Monte Valpiana (1067 mslm), Monte Doc (1394 mslm), Malga Malvine Binot (1150 mslm)
📐 Dislivello 870 metri
📏 Lunghezza 16,3 km
⏱️ Tempo 6 ore
😅 Difficoltà Difficile: per la lunghezza, e per qualche punto dall’orientamento non ovvio.
💧 Acqua No
🗺️ Cartografia Carta Tabacco (se non ce l’hai puoi comprarla qui)
🛰️ Traccia GPS