Se per la nostra prima puntata in Valgrisenche avevamo scelto un itinerario isolato – la salita alle Becca dei Quattro Denti – oggi ci troviamo su percorsi battuti verso uno dei rifugi più particolari della Valle d’Aosta. Ma in ogni caso, un twist diverso alla nostra escursione lo diamo: ecco come abbiamo fatto il giro ad anello del Rifugio degli Angeli al Morion.

Silvia al Rifugio degli Angeli

La salita al Rifugio degli Angeli da Bonne

La nostra escursione inizia a quota 1810 mslm a Bonne, frazione di Valgrisenche. Sulle prime proseguiamo lungo l’asfalto della strada che conduce verso la fine della valle, oltre il Lago di Beauregard. Dopo pochi minuti, incontriamo una forestale sulla sinistra (sentiero 16, 1845 mslm), con le chiare indicazioni per il Rifugio degli Angeli, e la inforchiamo.

I primi 3 km di escursione – meno di un’ora – sono uniformi: seguiamo la sterrata, ogni tanto prendiamo le scorciatoie che superano i tornanti. Quando sulla nostra destra, insieme ad una bellissima conca prativa, compare l’alpeggio Arp Vielle (2207 mslm), sappiamo che inizia la salita. Raggiungiamo gli edifici, e siamo premiati da una freschissima e abbondante fonte.

valgrisanche

Il cartello indica il proseguimento del sentiero 16: in salita decisa, ora, a superare prima la conca tra lo scampanellare delle mucche al pascolo, poi inerpicandosi sulla destra. Inizia ora la parte più impegnativa della salita, che dai 2500 metri di quota ci porta ai 2900 praticamente senza momenti di respiro! I mille tornantini, comunque, ci permettono di ammirare la vista che si fa sempre più ampia sull’altro versante della Valgrisenche, e sulle cime più meridionali della stessa.

salita verso il Rifugio degli Angeli

Un ultimo passaggio tra grosse rocce, scavalliamo un dosso e li vediamo: il Rifugio degli Angeli (2916 mslm), in verità un po’ timido sulla destra, e gli splendidi Laghi di Morion, più in basso. Scendiamo i pochi metri che ci separano dal rifugio, e…

Rifugio degli Angeli

Il Rifugio degli Angeli

Ok, siamo alle pendici del Rutor, e più o meno tutti chiedono informazioni sull’accesso al ghiacciaio. Ok, di fronte c’è una schiera di montagne notevoli, che sulla destra – rifugio alle spalle – si fa glaciale, con le cime che segnano il confine con la Francia, comprese le “nostre” Becca di Traversière e Grand Sassiere. Ok anche i laghetti di Morion, azzurro-splendidi in basso… ma è l’invito che ci viene fatto appena arrivati, mentre ancora ci togliamo gli zaini sulla terrazza, a farci innamorare del Rifugio degli Angeli:

Possiamo offrirvi un tè caldo?

Certo che sì!

Il Rifugio degli Angeli è ospitalità e generosità, e non solo nel tè caldo. Il rifugio è stato ristrutturato ed è gestito dai volontari dell’associazione Operazione Mato Grosso, che tra le altre cose devolve i proventi della gestione ad attività in America Latina. Dentro al rifugio, cartelloni raccontano questa mission, ma anche l’eroismo della ristrutturazione: i materiali portati a spalla perché “meno giri in elicottero facciamo, più soldi ci restano per fare del bene”, le foto di volti latini sorridenti, e un feeling di fratellanza tra genti di montagna che ci ha ricordato l’omonima mostra a Pozzale di Cadore.

Per il resto, che dire: si mangia bene, si bevono dei liquori fatti in casa etichettati come “amaro tanto” e “amaro un po’ meno”, e – secondo le mie osservazioni è l’unico rifugio ad avere ben due chitarre appese in sala.

Dal Rifugio di può scendere a valle per la via della salita – non prima di aver visitato i laghi di Morion – oppure facendo la scorciatoia che ti spieghiamo più sotto.

panorama dal Rifugio degli Angeli

I Laghi di Morion

Cinque minuti di discesa seguendo il sentiero 18, e siamo ai laghetti di Morion: perfettamente glaciali, uno piccolo (da qui il rifugio pompa l’acqua) e uno grande, dallo splendido colore. Dal rifugio è una gitina davvero minima, ma che vale la pena di fare. I Laghi di Morion si trovano a 2900 metri di quota.

Laghi di Morion

La discesa per la “scorciatoia”

Poco prima di arrivare ai laghi dal rifugio, puoi notare una deviazione sulla destra (si passa di fianco ad un grosso masso spaccato). Qui parte una “scorciatoia” che alcuni consigliano “se non soffri di vertigine”.

In realtà, si tratta di un sentiero che con mille curve e curvette scende lungo un canalone verso l’Arp Vielle. Niente di difficile – c’è soltanto un punto critico, diciamo così, in corrispondenza di una lastra rocciosa e liscia, ma c’è anche un tratto di corda con la quale scendere in sicurezza.

tratto attrezzato del Rifugio degli Angeli

La discesa è pendente fin quasi alla fine.

A questo punto, puoi proseguire fino all’Arp Vielle e scendere per la via della salita, oppure fare il giro ad anello che ti spieghiamo nel prossimo paragrafo.

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L’anello per la strada militare della Valgrisenche

Poco prima dell’Arp Vielle, incontriamo un bivio (2290 mslm). Prendiamo il sentiero sulla sinistra, segnavia 17, ed è una scoperta fantastica.

Sulle prime non ci si fa caso: camminiamo su un sentiero largo, ricoperto d’erba, ma che evidentemente era qualcos’altro. C’è poi un passaggio lastricato, una specie di “ponte” costruito con grosse pietre, e poi dei tornantini protetti da massicciate di roccia: siamo sulla strada militare della Valgrisenche! Questa via, risalente alla Prima Guerra Mondiale, collegava la caserma che si trovava a Valgrisanche (e in corrispondenza della quale sbucheremo a fine escursione) con gli acquartieramenti distribuiti nella conca dell’Arp Vielle.

Strada militare in Valgrisanche

Percorriamo così un pezzo di storia, che poi diventa passaggio “lastricato” sopra una imponente e bellissima pietraia, per poi infine farsi sentiero nel bosco, sospeso alto sopra i versanti della valle.

Il sentiero si fa sempre più stretto, supera su un ponticello apparentemente fragile una fragorosa cascata, ci fa incrociare il percorso della ferrata Bethaz-Bovard alla Becca dell’Aouille e ci porta a passare sotto alla complicatissima falesia di arrampicata di Valgrisenche (“grado obbligatorio 5c”, abbiamo letto la sera prima su una relazione… tosta!).

palestra di roccia in Valgrisanche

Ultimi stretti tornantini e sbuchiamo sopra Valgrisenche, giusto in corrispondenza di un ristorante che ci ripromettiamo di conoscere… e della caserma di cui sopra.

Pausa al bar di Valgrisenche, e non ci resta che chiudere l’anello percorrendo la strada asfaltata verso Bonne (poco meno di 30 minuti – non è segnata nella traccia GPS della discesa).

Escursione al Rifugio degli Angeli e discesa con anello: dati tecnici in breve

⛰️ Dove siamo In Valgrisenche, Valle d’Aosta
📍 Partenza Bonne, frazione di Valgrisenche (1810 mslm)
🏅 Arrivo Rifugio degli Angeli al Morion (2916 mslm)
📐 Dislivello 1106 metri
📏 Lunghezza 6,5 km la salita al rifugio, tutto l’anello sono 14,5 km
⏱️ Tempo 3 ore scarse la salita, 3 ore e 10 la discesa e la chiusura dell’anello
😅 Difficoltà Media la salita al rifugio. L’itinerario diventa difficile solo perché l’anello è piuttosto lungo.
💧 Acqua Sì: all’Arp Vielle, e poi a Valgrisenche
🗺️ Cartografia Carta dell’IGC 1:25.000 n. 102 – Valsavarenche, Val di Rhêmes, Valgrisenche (se non ce l’hai puoi comprarla qui)
🛰️ Traccia GPS Sì: trovi due tracce separate, una per la salita, una per la discesa ad anello