Dopo Ru de Mont e Ru d-z-aagne, un giro ad anello (almeno in parte) alla scoperta di un altro ru della Valpelline: il Ru de Menouve, sopra Allein. Facciamo questa escursione a inizio marzo, con una ventina di centimetri di neve al suolo: non abbastanza da giustificare le ciaspole, anche se l’itinerario ben si presta a quel tipo di escursione.
Da Daillon a Comba
Lasciamo l’auto nel parcheggio “coperto” che si trova nella piazzetta di Daillon (1434 mslm), frazione di Allein. Ci incamminiamo in salita, superando le ultime case del paese, dopo le quali prendiamo sulla sinistra, continuando a salire. In corrispondenza di uno stretto tornante, vediamo la scorciatoia che si stacca di fronte a noi. Seguendola, percorriamo il versante incolto della montagna. La seguiamo, tagliando più volte la strada che sale all’abitato in rovina di Genevrey (1589 mslm).
La forestale qui si trasforma in un sentiero nel bosco, che ci fa guadagnare ancora un’ottantina di metri fino alle case – ruderi anch’esse – di Maurier (1657 mslm). Poco sopra i resti degli edifici corre un’altra forestale, che raggiungiamo e prendiamo sulla sinistra. Seguendola, raggiungiamo Comba (1689 mslm), alcuni grossi edifici agricoli sparsi.
La vista finalmente si apre: sia verso sud, con la quinta di montagne che si trovano oltre Aosta, che sopra di noi, con i pratoni innevati.
Da Comba lungo il Ru de Menouve
Il Ru de Menouve è… un ru, cioè un sentiero in quota ricavato lungo il tracciato di una canalizzazione idrica, il cui scopo era quello di captare l’acqua dai versanti delle montagne, e portarla verso i campi. Dalla Comba quindi prendiamo verso ovest e, per quasi due chilometri, procediamo in piano, a quota circa 1700 metri.
La neve non ci rallenta, qui, mentre la vista sulla sinistra e di fronte a noi continua a stupirci. In particolare, verso ovest, godiamo di una vista sulle valli minori del Gran San Bernardo: ci prendiamo qualche minuto per riconoscere alcuni colli che giusto un mese prima abbiamo raggiunto con sci d’alpinismo e ciaspole, come il Col de Serena e il Col de Flassin.
Raggiungiamo Berruard (1700 mslm) e proseguiamo fino a incrociare sulla destra la deviazione per il sentiero 24A – direzioni Baravex Damon e Rifugio Champillon. Prendiamo proprio questa traccia, in salita.
Salita al Dortoir Baravex e anello in discesa
A questo punto, il carattere dell’escursione cambia decisamente. Siamo in un bel bosco ampio di grandi abeti, la salita si fa sentire, la traccia – pur essendo facile da seguire (nel caso di forte innevamento però, una app con la traccia può far comodo) – fa tornanti e tornantini, salendo sempre più.
Raggiungiamo infine un crocevia (quota 1855 mslm circa), dove possiamo seguire la giusta direzione sui segnavia gialli del sentiero 24A dipinti su lastre di roccia piantate a terra.
Seguendo per pochi metri le lastre, praticamente usciamo dal bosco. Di fronte a noi, due strade: una in salita, sulla sinistra, e una all’incirca in piano. Prendiamo quest’ultima (non segnata in carta), ma le strade conducono allo stesso punto: l’alpe Fontaines Désot (1900 mslm), un edificio caratterizzato da una bella e lunga stalla. Qui, per noi almeno, la situazione si fa più complessa: al suolo ci sono una quarantina di centimetri di neve, e si sprofonda ad ogni passo.
In ogni caso, proseguiamo verso est sulla strada forestale che segue il profilo del versante, supera gli alpeggi di Noviou e Orgières, e ci fa calare alle spalle del Rifugio Dortoir Baravex (o alpeggio Baravex Damon, 1925 mslm).
Il Bivacco Dortoir Baravex
Si tratta di un bivacco gestito dagli alpini locali (servono le chiavi). Piuttosto recente (è del 2005) e dalla forma curiosa, penso per effetto della ristrutturazione. Aperto dalla metà di giugno, la sua dotazione (stando alle pagine ufficiali) consta di 12 posti letto con coperte, cucina a gas con tutto l’occorrente, sala da pranzo, corrente elettrica e stufa a pellet. Non mancano acqua corrente e doccia.
Al di là di alcuni fastidiosi cavi dell’alta tensione che letteralmente “tagliano” la visuale sulla valle circostante, il Dortoir Baravex si trova in una posizione invidiabile, e trovarsi qui in una sera d’estate – con immaginiamo le mucche al pascolo e il profumo del fieno – deve essere davvero bello.
La discesa a Daillon
Come di vede dalla nostra traccia, la prima parte della discesa l’abbiamo affrontata piuttosto liberamente: siamo scesi seguendo le tracce di qualcuno sceso prima di noi e abbiamo raggiunto l’alpe di Baravex-di Meiten. Da qui ci siamo immessi sulla poderale di accesso a quest’ultima. Abbiamo poi preso a destra, siamo arrivati a Baravex Dèsot e da qui, seguendo la strada, siamo arrivati di nuovo a Comba.
A questo punto, siamo scesi per la stessa via della salita.
Anello del Ru de Menouve e Dortoir Baravex da Daillon/Allein: l’escursione in breve
⛰️ Dove siamo | Tra Valpelline e Valle del Gran San Bernardo, tra Doues e Allein, Valle d’Aosta |
📍 Partenza da | Daillon, parcheggio (1434 mslm) |
💍 Punti dell’anello | Comba (1689 mslm), Dortoir Baravex (1925 mslm) |
📐 Dislivello | 510 metri |
📏 Lunghezza | 10,7 km tutta l’escursione |
⏱️ Tempo | 5 ore e mezza tutta l’escursione |
😅 Difficoltà | Media con le ciaspole. Facile in estate. Nel caso di innevamento abbondante, si possono alternare tratti lungo le poderali a “tagli” più diretti lungo i versanti (previa valutazione delle condizioni) |
💧 Acqua | Sì, al parcheggio di Daillon |
🗺️ Cartografia | L’Escursionista 1:25.000 n. 5- Valle del Gran San Bernardo, Ollomont (se non ce l’hai puoi comprarla qui) |
🛰️ Traccia GPS | Sì |
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