Tempo di stabilirci in Valpelline, e scopriamo la formidabile area di Crévacol. Impianti sciistici, certo, ma rivalutati con una logica che ci è piaciuta davvero molto. Questo è il resoconto della splendida ciaspolata/gita di scialpinismo alla Tête de Crévacol che ci ha permesso di familiarizzare con i dintorni. Il progetto di rivalutazione di Crévacol te lo raccontiamo in questo articolo.

Avvertenza: La concezione di quest’area è tale per cui, raggiunta la vetta del Crévacol, è possibile scendere a valle lungo i versanti degli impianti con le ciaspole, ma in modo “legale”. Gli skialper invece possono scendere per le piste. Il bivacco skialp non è sempre raggiungibile (vedi più in basso): ti ricordo che in Valle d’Aosta, camminare/ciaspolare/salire per le piste è passibile di multe salate (oltre ad essere pericoloso, punto).

Nota bene: tutto l’itinerario è esposto a sud.

Silvia e Davide nella Valle del Gran San Bernardo

Da Crevacol all’Alpe Merdeux

Raggiungiamo gli impianti di Crévacol, “incassati” nella Valle del Gran San Bernardo e dominati dalla galleria traforata della strada che, via tunnel, porta in Svizzera. Lasciamo l’auto nel parcheggio più occidentale (1663 mslm). Siamo in ombra, e il freddo gela mani e orecchie. Inforchiamo gli sci – Silvia – e le ciaspole – io – e partiamo.

Si sale dapprima il basso versante a nord, per passare subito sotto al cavalcavia del traforo. Qui abbiamo due possibilità:

  • fare il giro ad anello, la cui prima metà si tiene lontana dalle piste.
  • per salire e scendere dalla stessa via, si può inforcare la pista per lo skialp (cartello “plastificato” e paline verdi da seguire – leggi oltre).

Paline di Crevacol per ciaspole e scialpinismo

Noi facciamo il giro ad anello.

Superato il traforo, pieghiamo sulla sinistra, tagliamo una forestale e e saliamo tagliando il versante, camminando sul bordo di piste preparate per la discesa (ma in stato di abbandono per la stagione non ottimale). Puntiamo ai piccoli agglomerati di malghe dell’Alpe Merdeux – a quello “di sopra”, in particolare. Raggiungiamo Alpe Merdeux Damon (1980 mslm) che abbiamo già bruciato 300 metri buoni di dislivello.

Ale Merdeux

Alle nostre spalle si è aperta la visuale sulle montagne che a sud e ovest chiudono la valle. Alcune lunghe valli laterali attirano il nostro sguardo: una termina sul largo colle innevato de Serena, dove saliremo qualche giorno dopo. Più sulla sinistra, il vallone di Flassin.

Silvia skialp nella Valle del Gran San Bernardo

Dall’Alpe Merdeux alla Tête de Crévacol

Saliamo di qualche metro sopra l’Alpe Merdeux e intercettiamo la forestale, che prendiamo sulla destra. Meno di trecento metri, e le tracce evidenti iniziano a salire sulla nostra sinistra il lungo e pendente dosso che punta direttamente alla cima… che per ora non si vede ancora.

Qui la salita si fa uniforme, piuttosto pendente ma, con la neve ben ghiacciata, ciaspolabile. Stiamo percorrendo quel grosso panettone che è il Crévacol. A quota 2360 metri intercettiamo secondo la carta una seconda forestale. Ci spostiamo leggermente sulla sinistra e percorriamo un secondo dosso: quello che ci farà raggiungere la cima della Tête de Crévacol. Per dare un’idea della pendenza: con le ciaspole è possibile salire dritto-per-dritto, mentre gli skialp sono più comodi a zigzagare un po’.

Silvia in salita skialp

Mentre saliamo, vediamo sotto di noi, sulla destra, in basso, il Col de Crévacol, sul quale sorgono i ruderi di un grande edificio. Ultima mezz’ora di ciaspolata, e ci siamo.

Sulla Tête de Crévacol (2610 mslm) troviamo queste cose:

  • un vento impossibile, di quelli che ghiacciano le mani
  • la croce di vetta
  • uno splendido panorama sulla Coumba Freida, su Grand Creton e Grand Golliat
  • il minuscolo Bivacco Leopoldo Deffeyes (chiuso)

Tete de Crevacol

Il bivacco, in pietra e da poco ristrutturato,  sembra davvero inerme, erto com’è su questo promontorio che dà su cime imbiancate bellissime.

Tempo però di una foto, e dobbiamo ripartire – il vento è davvero troppo forte!

Tete de Crevacol ciaspole skialp

Dalla Tête de Crévacol al bivacco Skialp

Dalla cima scendiamo verso il Col de Crèvacol, e lo raggiungiamo (2489 mslm), senza scendere ai ruderi. Dal colle, le opzioni sono due:

  • quella “corretta”, ma fattibile soltanto in condizioni di innevamento sufficiente: si percorre l’ampia cresta del Mont Bortsalet (2519 mslm) e si “cala” sul bivacco skialp, oppure
  • dal colle, passando per i ruderi, si scende nel vallone a sud est e si intercettano la pista che scende da testa Bassa.

Discesa Tete de Crevacol

Seconda opzione, quindi, e sbuchiamo sulla pista (2380 mslm) nei pressi di una curva. Di fronte a noi, verso il versante, una palina verde: si tratta del segnale che indica la “pista da scialpinismo”, la ex pista baby che permette di salire e scendere alla Tête de Crévacol senza intralciare le piste. Seguendola – è pendente ma ben praticabile – si raggiunge direttamente il rifugio L’Arp du Jeu (2000 mslm).

Il bivacco skialp

Il bivacco si trova invece su una punta rocciosa giusto sopra gli impianti d’arrivo di Crévacol, a quota 2470 metri circa. Una piccola struttura in legno e metallo, una grande parete di vetro panoramica, il tepore inaspettato e la gradita protezione dal vento. Si tratta di uno degli interventi volti a rivalutare in chiave scialpinistica il piccolo comprensorio di Crévacol, e le montagne circostanti.

Bivacco Skialp Crevacol

È perfetto per mangiare un panino in santa pace, per cambiarsi prima della discesa… e per guardare la statua un po’ sfigata dello stambecco con un corno solo.

Silvia e Davide al Bivacco Skialp

La discesa per L’Arp du Jeu

Che tu stia scendendo dal bivacco skialp con gli sci, quindi seguendo le piste, oppure con le ciaspole seguendo la pista skialp delle paline verdi, sbucherai al rifugio L’Arp du Jeu (2000 mslm). I tavolini fuori invogliano a bere una birra, il menu a buffet self service è ottimo e rinvigorente, il traffico di sciatori tiene movimentato lo stretto piazzale di fronte all’edificio. Si sta da dio… l’unico problema è che mancano dieci minuti di discesa!

Dal rifugio, e con la pancia piena, semplicemente:

  • con gli sci, segui le piste e raggiungi la partenza della seggiovia di Crévacol
  • con le ciaspole, contini a seguire le paline verdi fino a valle.

Monti del Gran San Bernardo

Tête de Crévacol e bivacco skialp: la ciaspolata/gita di scialpinismo in breve

⛰️ Dove siamo Alpi Pennine, Valle del Gran San Bernardo, presso il comprensorio sciistico di Crevacol
📍 Partenza da Parcheggio degli impianti di Crevacol, tutto a ovest (1663 mslm)
🏅 Arrivo Tête de Crévacol (2610 mslm), Bivacco Skialp (2470 mslm)
📐 Dislivello 1000 metri complessivi
📏 Lunghezza 10,3 km l’anello (leggi la relazione!)
⏱️ Tempo 5 ore e mezza tutta la gita
😅 Difficoltà Difficile
💧 Acqua No, ma si passa al ritorno per il rifugio L’Arp du Jeu
🗺️ Cartografia L’Escursionista 1:25.000 n. 5- Valle del Gran San Bernardo, Ollomont (se non ce l’hai puoi comprarla qui)
🛰️ Traccia GPS Sì, fino alla cima e poi fino all’imbocco della “pista skialp” di discesa (per ciaspole). Con gli sci, si scende invece per le piste.