La prima volta che ho visto una di queste facce scolpite nella roccia ne sono rimasta estasiata. Così primitiva e, al contempo, così evocativa. Non sapevo chi fosse l’autore, né perché fosse lì, eppure mi è stato da subito chiaro come quel volto rappresentasse proprio il volto del bosco stesso.

Ti racconto come percorrere un giro ad anello lungo il sentiero delle facce, ma occhi aperti lungo il tragitto: alcune sono difficili da vedere!

Fatica
Difficoltà tecnica
Panorama
Stupore

sentiero Rovolon R2

Da Via Bettone lungo il Sentiero Gruppo San Giorgio R2

Lasciamo l’auto in un piccolo parcheggio sulla destra, pochi metri prima di arrivare all’azienda vitivinicola “Le Querce”. Qui dei cartelli indicano il percorso della Transeuganea.

Ci incamminiamo lungo lo sterrato Strada Bepi del Monte che sale verso il monte Grande, ma al quarto tornante (221 mslm) imbocchiamo il sentiero che si stacca sulla destra, seguendo l’indicazione per il Sentiero del Gruppo San Giorgio.

Silvia lungo il sentiero delle facce dei Colli Euganei

La passeggiata da qui si addentra in un bellissimo bosco di castagni, invaso dall’aglio ursino e da deliziose orchidee primaverili.

Dopo poco vediamo già la prima faccia scolpita nella trachite. In realtà vederle non è così semplice (specie se stai chiacchierando con un’amica che non vedi da un po’), quindi tieni gli occhi ben aperti per scoprirle tutte! Potrebbe essere anche una bella idea per camminare con i bambini, dato che le facce si ben si prestano a una specie di “caccia al tesoro”.

Sentiero delle facce di Rovolon

 

 

La camminata non è impegnativa e si svolge quasi in quota tanto che, in alcuni punti, si cammina su un morbido falsopiano, ed è davvero piacevole: soprattutto in primavera, quando la natura appare ancora più rigogliosa.

In circa mezz’ora arriviamo nei pressi di una salita leggermente più ripida, con una bellissima fonte che scorre accanto. Circa a quota 180 mslm, un cartello indica delle Rovine di un Castello, raggiungibili in 5 minuti, che andiamo a curiosare. Le rovine non sono nulla di eccezionale, ma è sempre affascinante scoprire questi luoghi nel mezzo del nulla.

Continuando a camminare, arriviamo di fronte ad un bivio:

  • sulla destra si arriva alle Fiorine e alla Sommità del Monte Grande
  • sulla sinistra si può completare direttamente il giro ad anello seguendo le indicazioni R1.

Noi decidiamo di salire fino alle Fiorine e, da qui, di raggiungere la Chiesa di Sant’Antonio Abate, che è sempre uno spettacolo. Oltretutto, così facendo, è possibile vedere altre facce scolpite nella roccia. Sono infatti proprio queste le prime che avevo avvistato e dalle quali poi era scaturita la curiosità!

Antica Chiesa di San Antonio Abate

Il giro ad anello del sentiero delle facce

Torniamo alle Fiorine e scendiamo verso il bivio che ti ho segnalato prima. Da qui prendiamo la deviazione sulla destra. Il sentiero si svolge sempre in quota, ma fai attenzione alle formazioni rocciose che vedi: anche qui si nascondono delle facce.

Arriviamo così ad imboccare nuovamente la strada sterrata del Monte Grande, dove seguiamo il sentiero in discesa fino al punto di partenza.

sentiero gruppo San Giorgio

Lo scultore delle Facce: Alfredo Barbiero

Non potevo non raccontarti chi sia lo scultore di queste insolite facce scolpite nella trachite. L’artista è Alfredo Barbiero, che mi ha spiegato come gli sia nata questa idea: “ho cominciato a scolpire quelle rocce circa 20 anni fa, l’idea mi e venuta percorrendo quei sentieri in bici e vedendo tutti quei massi ho deciso di portare la mia arte sui Colli, così sono nati quei volti fantasiosi, che le rocce stesse mi hanno ispirato.

Sono nate anche delle novelle su quei volti, perché nessuno sapeva chi era l’autore, le persone pensavano che andassi di notte con la pila, i bambini credevano fossero state le fate, io mi divertivo a sentire tutto ciò. Arrivò il momento però che una signora portando a spasso il cane mi ha visto all’opera, così il mistero fu svelato.

Ho conosciuto anche una ragazza che vagava per i boschi e viveva nella grotta di Santa Felicita che si trova vicino alla chiesetta di S. Antonio Abate. Un giorno vedendomi scolpire mi ha chiesto se potevo farle un un volto di Cristo vicino alla grotta e io ho esaudito il suo desiderio“.

Ma queste sculture non sono solo opera di Alfredo, negli anni infatti è la stessa natura che continua a modellarle scolpirle, mutandone espressioni e connotati. Espressioni, gestualità, suggestioni che diventano parte integrante della natura circostante.

Pietre incise verso Eremo di San'Antonio Colli Eugnaei

Camminata lungo il sentiero delle facce: dati tecnici in breve

Dove siamo: sui Colli Euganei, sul Monte Grande, tra Teolo e Rovolon

Partenza: piccolo parcheggio sulla destra pochi metri prima di arrivare all’azienda vitivinicola “Le Querce”

Tipo: giro ad anello

Lunghezza: 8 km il giro completo (comprensivo della deviazione alla Chiesa di S. Antonio Abate)

Dislivello: meno di 300 mt

Tempo: circa 2 ore tutto l’anello (sempre compresa deviazione, altrimenti un’ora e mezza con tutta calma)

Difficoltà: facile. L’unica difficoltà è data, in alcuni tratti, dall’orientamento non sempre chiaro.

Segnaletica: in carta e sulla cartellonistica non è segnalato come “sentiero delle facce”, ma pressappoco ripercorre il sentiero R1 di cui è facile seguire le indicazioni.

Cartografia: per un percorso di questo genere, la Carta Tabacco può non rivelarsi il supporto adatto. Fa comunque comodo averla se vuoi allungare la tua escursione: è la n. 60, Colli Euganei – Abano e Montegrotto.

Sentiero delle facce sul Monte Grande dei Colli Euganei pin