La leggenda è di quelle che conoscono tutti: se sfili la spada incastrata nella roccia diventi re (o regina). Quello che pochi sanno, invece, è che Excalibur – la spada, appunto – si trova poco sopra Tonezza del Cimone, tra i prati e gli splendidi boschi dell’altopiano con lo stesso nome. La si raggiunge percorrendo il Sentiero Excalibur o percorso 21 di Tonezza: una facile passeggiata che, oltre ai panorami, ti offre la possibilità… di diventare un regnante (o almeno di provarci)!
Nel caso che la spada Excalibur si sfili dalla roccia, c’è poi da capire se il sindaco di Tonezza sia d’accordo che tu diventi re… ma per adesso, concentrati sul fare forza!
L’anello del Sentiero Excalibur: da dove partire e quando farlo
I punti di partenza sono due, ed entrambi si raggiungo in auto:
- contrada Vallà, piccolo gioiello: si tratta di una contrada fondata attorno al 1860 dai pastori che, trovando qui una terra fertile e ricchi boschi, hanno costruito le tipiche case di pietra locale e calce. La contrada si trova tra belle faggete e i pratoni della Valle dei Ciliegi. All’imbocco di contrada Vallà – che raggiungi impostando il “campeggio Amabile” sul navigatore – trovi un comodo parcheggio;
- baita Pontara, ampissimo parcheggio e ottimo cibo tradizionale a km0: di Baita Pontara parliamo tra un attimo!
Per quanto riguarda la stagione ideale per percorrere il Sentiero Excalibur, diciamo che non ci sono limiti: in estate, i boschi danno un bel sollievo alla calura; in primavera ci sono le prime fioriture dei prati… ma è in autunno, con il foliage, che questo sentiero dà il suo meglio, grazie alla commistione di faggi che si infiammano, larici che diventano d’oro, e abeti che mantengono le loro pennellate di verde intenso.
Come percorrere il Sentiero Excalibur
Non c’è un senso definito, per percorrere il Sentiero Excalibur: orario o antiorario, entrambi vanno bene.
Il sentiero è sempre in ottime condizioni, facilissimo da seguire e privo di difficoltà – non mancano le indicazioni a ogni bivio – e in molti tratti protetto dalle chiome degli alberi. A guidarci, molto spesso, ci sono i muretti a secco e le laste, lastroni di roccia confitti nel terreno: entrambi servivano per delimitare i prati, e per definire i percorsi del bestiame (non per niente, queste vie si chiamavano anche sentieri delle vacche).
In fondo all’articolo trovi anche la traccia GPS se ti serve, ma ti assicuro che è impossibile perdersi.
Unica avvertenza: nel caso di pioggia o terreno umido, fai attenzione alle rocce sul percorso e alle tante radici esposte, che possono diventare scivolosissime!
Per il resto, cammina, goditi il paesaggio e la quiete, e leggi i piccoli pannelli informativi, che non mancheranno di spiegarti ogni cosa.
Ah, giusto per chiudere: a racchiudere il sentiero, un anfiteatro di cime – Monte Toraro e Monti Campomolon, Melegnone e Spitz di Tonezza.
Sentiero Excalibur: i punti più belli
Contrada Vallà ce la siamo lasciata alle spalle, dato che abbiamo fatto il sentiero in senso antiorario. Superiamo un bosco di faggio, prima, e siamo tra dei larici stupendi.
Se i bimbi scalpitano e non sentono altre ragioni che non la spada, parcheggia a Contrada Vallà e percorri il sentiero in senso orario: sarai alla spada in dieci minuti!
Raggiungiamo così uno dei punti più belli del percorso, indicato nella mappetta dal numero 2. Qui c’è un microscopico casale di pietra rosata che si riflette sulla superficie di un piccolo laghetto sul quale volano le libellule e nel quale si agitano i girini, all’ombra di un imponente faggio centenario (il pannello racconta che dovrebbe aver raggiunto i 200 anni d’età). Quello che ne risulta è un angolo dolcissimo, per il quale l’aggettivo bucolico non è assolutamente sprecato. La casupola si chiama Baito delle Coste ed è realizzato secondo la tipica forma rurale: stalla al piano terra, fienile a quello superiore.
Tocca poi alla Valle dei Ciliegi, altro highlight del Sentiero Excalibur: grandi prati in leggera pendenza, solcati dal nostro sentiero perfettamente delimitato dalle file di laste. Una casetta per il birdwatching (ma potrebbe essere stato un roccolo da caccia) domina le distese d’erba.
Baita Pontara a Tonezza
E arriviamo così a Baita Pontara. Qui con la bella stagione si mangia all’aperto, ma se è un weekend di pioggia ci si rifugia dentro, al caldo della stufa. La cucina di Carlo è carica e gustosissima, gli ingredienti a km0 e le ricette… anche, dato che tra piatti locali – come la patona, piatto tipico di Tonezza del Cimone – e ricette cimbre, poco viene lasciato ai gusti dei foresti.
La baita è aperta tutti i weekend dell’anno, mentre in estate è sempre aperta.
La spada Excalibur di Tonezza
Riprendiamo il percorso e, dopo un bel tratto all’ombra del bosco, arriviamo alla sagoma di un cavaliere armato di lancia e scudo.
La spada è qui, conficcata in un masso di roccia calcarea – o meglio, biancone – che sorge naturalmente tra gli alberi. Il cavaliere le fa la guardia.
Rimboccati le maniche, e provaci: un posto vacante da re è lì che ti aspetta!
Dalla spada, il giro si chiude seguendo i muretti a secco che ci riportano al parcheggio di Contrada Vallà.
Altre cose da curiosare attorno al Sentiero Excalibur
Per i curiosi, c’è da fare una deviazione all’altezza della spada Excalibur, seguendo l’indicazione per la “palestra di roccia 4 gatti”. Pochi passi, e compare il fortino austroungarico risalente alla Grande Guerra. Realizzato nel contesto della Strafexpedition, è poco più di una cavità ricavata tra le rocce, ma vale comunque la pena di scendere i pochi gradini: la finestrella d’osservazione è ora dominata da un grande faggio, e l’effetto è molto bello.
Se prosegui oltre il fortino, sappi che sei fuori dal Sentiero Excalibur, e ti trovi nel bosco: serve, con i bambini, qualche attenzione in più.
Altra curiosità: proseguendo oltre il fortino (sentiero che piega a sinistra) si raggiunge in breve la Palestra di Roccia 4 Gatti, una lunghissima falesia che è stata ripulita e attrezzata dal Gruppo 4 Gatti di Arsiero, mentre lo strapiombo è stato protetto da una bella staccionata. Questa falesia attrae climbers da tutta Europa, in quanto offre decine di vie suddivise in almeno sei settori (alla prima falesia ne è stata aggiunta una seconda, più in basso). Sul pannello informativo, la piccola cassetta di legno contiene il “libro di falesia”.
Dato un occhio alla palestra di roccia, si può tornare al fortino e poi al Sentiero Excalibur.
Passeggiata sul Sentiero Excalibur a Tonezza del Cimone: dati tecnici in breve
[/fusion_text]⛰️ Dove siamo | Tonezza del Cimone, contrada Vallà |
📍 Partenza da | Contrada Vallà (1075 mslm circa) oppure Baita Pontara (1080 mslm) |
💍 Punti dell’anello | Baita Pontara, Spada Excalibur, antico faggio |
📐 Dislivello | 130 metri |
📏 Lunghezza | 3 km |
⏱️ Tempo | 1 ora (pause escluse) |
😅 Difficoltà | Facile |
💧 Acqua | No |
🗺️ Cartografia | / |
🛰️ Traccia GPS | Sì |
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