Già il fatto che di per sé un sentiero inizi accanto a dei dinosauri è piuttosto bizzarro. Se a questo ci aggiungi uno splendido giro ad anello con vista superlativa sui Colli Euganei e sulle pianure sottostanti, beh: ecco a te il sentiero del Monte Cinto!
Cosa troverai nella camminata al Monte Cinto:
Cava Bomba tra fossili e dinosauri
Prima di iniziare il trekking ti racconto (anzi, lo fa Davide) un paio di curiosità storico-geologiche su Cava Bomba e il Monte Cinto… se non altro per capire perché ti troverai a camminare tra fossili e dinosauri!
Ehi ehi si fa presto a dire dinosauri!
Un passo indietro. Cava Bomba in realtà era una fornace per la produzione della calce (all’incirca come le calchere i cui resti spesso vediamo in montagna), con annessa cava per l’estrazione del minerale grezzo.
Negli anni settanta, quando il sito è già dismesso da un pezzo, vengono rinvenuti nella cava alcuni pesci fossili. Scelta naturale, quindi, restaurare la vecchia fornace – a questo punto dismessa – e insediarvi il Museo Geopaleontologico, che consta di tre sezioni: geologica, mineralogica e collezione Da Rio.
Quindi, non proprio “dinosauri” come te li immagini… nonostante nel parco del Museo siano presenti le riproduzioni a grandezza naturali di alcuni dinosauri dalle dimensioni – diciamo – prêt-à-porter: tra questi alliosauro, apatosauro e androsauro.
Da Cava Bomba alla cava di Diorite Colonnare
Dal Museo di Cava Bomba prosegui un centinaio di metri lungo la strada per Cinto fino ad incrociare un altro grande parcheggio sulla destra dove lasciare l’auto.
Dall’altro lato della strada ha inizio il sentiero 11. Il percorso è ben segnalato e sale tranquillamente aggirando la grande cava, ora dismessa, dove si trovano i carrelli dell’attività estrattiva, binari, pontili e… enormi dinosauri.
Impossibile non fermarsi a curiosare, anche se tutti i cartelli sono purtroppo illeggibili (speriamo li ripristino presto).
Poco dopo troviamo le indicazioni per proseguire la salita verso il Monte Cinto. Ci troviamo così su una larga mulattiera con salita costante e mai ripida. Superiamo una casa in muratura e, dopo alcuni tornanti, la vista si apre su un bellissimo vigneto attraverso il quale ci addentriamo nel bosco.
Fai attenzione perché ad un certo punto è possibile, con una piccola deviazione di un minuto, accedere alla cava di diorite colonnare. Si tratta di una parete immersa nel verde, sulla quale spiccano colonne solidificate verticali di… lava. Se mai qualcuno avesse ancora dubbi sull’origine vulcanica dei Colli Euganei, questo è uno dei posti da visitare!
Il luogo comunque è davvero sorprendente e, essendo all’interno di un anfiteatro, la rocca sembra dare l’impressione di enormi colonne degli organi di una chiesa.
Verso la cima del Monte Cinto
Proseguiamo lungo il sentiero principale verso la cima del Monte Cinto che in realtà altro non è che un tondeggiante altopiano boscoso.
Ci dovrebbero essere delle tracce di un castello medioevale, ma uso il condizionale perché noi non le abbiamo viste… magari per via della rigogliosa vegetazione primaverile!
Si vedono però degli scavi più recenti: sono alcune trincee e caverne che vennero utilizzate durante la prima e la seconda guerra mondiale come postazione di osservazione.
Il Buso dei Briganti
Scendiamo di qualche metro fino al primo tornante che incontriamo dove imbocchiamo un sentiero più stretto che porta al Buso dei Briganti.
Questo è in effetti l’unico punto in cui occorre prestare un po’ di attenzione, perché il sentiero diventa roccioso. Tutto il percorso è comunque ben attrezzato con scalette e corrimano e non si corrono rischi.
Siamo sicuramente in uno dei luoghi più suggestivi e iconici dei Colli Euganei. Già il solo nome racconta storie di tempi remoti. Si narra infatti che qui dal seicento all’ottocento i briganti si radunassero per “controllare” la strada sottostante e le campagne di Lozzo. Sostanzialmente, grazie alla posizione privilegiata di questa articolata formazione rocciosa, riuscivano a guardare le carovane in arrivo e assaltarle senza essere visti.
Anche se non hai intenzione di darti al brigantaggio, la vista da qui è comunque strepitosa (forse una delle più belle, anche se il Monte Ricco e il Monte Ceva non scherzano in quanto a panorama). Lo sguardo spazia infatti verso Lozzo, il Monte Cero, il Monte Rusta e il Venda. É possibile osservare anche Montagnana, Noventa Vicentina e, nei giorni più tersi, si può vedere fino alle Piccole Dolomiti!
Escursione al Monte Cinto (sentiero 11 Colli Euganei): dati tecnici in breve
Dove siamo: sui Colli Euganei, zona Cinto Euganeo
Partenza: Parcheggio di Cava Bomba
Tipo: giro ad anello. Il punto più alto è la cima del Monte Cinto a 282 mslm.
Dislivello: circa 250 mt
Tempo: 1 ora e mezza
Difficoltà: facile. L’unico punto in cui serve prestare un minimo di attenzione è la deviazione per il Buso dei Briganti.
Cartografia: per un percorso di questo genere, la Carta Tabacco può non rivelarsi il supporto adatto. Fa comunque comodo averla: è la n. 60, Colli Euganei – Abano e Montegrotto (se non ce l’hai puoi comprala su Amazon).
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