Lo shop per la montagna di Bagaglio Leggero

Il necessario per le tue avventure… tutto da leggere

Ci sono alcune domande che ci vengono rivolte così spesso da sembrare una specie di ritornello. “Come vi vestite quando andate in alta quota?” “Che scarponi usate?” “Come fate con la tenda?” Potremmo continuare per ore.

Così abbiamo pensato di raccogliere in questa pagina tutte le attrezzature che ci accompagnano nei nostri trekking.

Nota bene: siamo minimalisti, pensiamo alla sostenibilità delle nostre scelte, e non siamo degli spendaccioni. Il che significa che l’acquisto di ognuno di questi oggetti è stato ponderato, e che molti di essi ci accompagnano già da un po’ di anni.

Camminare bene

Scarpone ramponabile 4 stagioni

Solidi, avvolgenti, ramponabili. I Salewa Raven sono la nostra scelta più recente, e con questi ci andiamo (davvero) dappertutto. Non sono dei campioni di leggerezza e morbidezza, ma una volta che il piede li ha “presi”, praticamente spariscono.

Aggiornamento dopo un anno e mezzo: Davide li ha ricomprati, da quanto si trova bene.

Scarponcino da trekking 4 stagioni

Se non è inverno, e se non devi fare cose “estreme”, magari è meglio usare uno scarponcino resistente ma più leggero. Questi Aku sono ottimi: buon grip, caviglia protetta, comodissimi, e l’esterno in pelle è impagabile.

Ramponi da ghiaccio

Forse non ci farai il Fitz Roy, né il tuo primo ottomila. Però questi ramponi sono un ottimo punto di partenza (specie sul rapporto qualità prezzo). Allaccio classico, buoni materiali, perfetti con i Salewa di cui sopra.

Ramponcini in silicone

Non fare l’errore di dire “non mi servono, c’è giusto un po’ di ghiaccetto. Questi ramponcini ci hanno reso la vita più facile in un sacco di situazioni: la ghiacciata imprevista, la neve impaccata, qualche pendenza invernale troppo accentuata. Comodissimi da mettere e togliere. in inverno, conviene averli in zaino, punto (scegli bene la taglia).

Calzini tecnici

Noi da anni utilizziamo i prodotti di Calze GM Sport Società Benefit, che sono impareggiabili come qualità e durabilità, sono Made in Italy, hanno a cuore l’ambiente e la sostenibilità e… hanno disegni carinissimi, il che decisamente non guasta! (Al link le trovi con il 15% di sconto Bagaglio Leggero).

Cerotti top per vesciche ai piedi

Il 99% delle persone ha il piedino delicato (il restante 1% è Davide). Se prevedi di fare camminate impegnative, è indispensabile avere dei Compeed nello zaino. Sono un toccasana per alleviare il fastidio di una vescica appena formata. PS Anche se sei abituato agli scarponi che usi, non lasciarli a casa. Qui il link diretto per acquistarli.

Gambe

Calzamaglia termica da uomo

Se devi dormire in tenda – e alle volte, anche in bivacco – una calzamaglia diventa un best friend da non dimenticare. Questa, da uomo, è un po’ pesante, ma i grammi in più se li merita tutti.

Calzamaglia termica da donna

Anche qui: perfetta per bivacco e tenda quando le quote si alzano e le temperature si abbassano. PS Li definiscono “leggings”, ma camminare tenendoli sotto ai pantaloni significa bollirci dentro! Silvia usa questa.

Pantaloni da trekking donna

Silvia è rimasta entusiasta del brand Karpos. Ottimo tessuto, resistentissimi (anche agli strattoni in ferrata), caldi il giusto. Comprati in rete senza provarli: vestibilità perfetta.

Pantaloncini trekking da uomo

Se vedi Davide in montagna con i pantaloni lunghi, probabilmente ha sbagliato a vestirsi. Lui è del team “pantaloni corti tutta la vita”. Questi sono al momento “in prova”: i Millet che sta distruggendo non sono più in produzione, ma un elemento fondamentale sono I TASCONI LATERALI per metterci telefono e carta Tabacco.

Stare al caldo

Maglia termica da donna

Lo strato basale della famosa “cipolla”, l’abbigliamento a strati da adottare in montagna: la trovi qui. Una buona termica a mani lunghe tiene caldo finché ti riscaldi, ma anche ti conforta quando il freddo fuori dal sacco a pelo preme per entrare.

Pile da uomo

Se c’è una cosa che Salewa non sbaglia mai, è il taglio delle giacche in pile. Davide ne usa una da tre anni, e giura che è il capo di abbigliamento che gli sta meglio. Tanto che è durissima convincerlo a non metterlo alle occasioni formali! Qui lo puoi acquistare direttamente.

Guscio impermeabile da donna

Il guscio impermeabile è un must da tenere sempre nello zaino. Meglio se è poco ingombrante, leggero, e capace di offrire anche una buona protezione dal vento. Aggiungici che è sfiancata al punto giusto: molto carina! In Revolution Race Silvia ha trovato un buon marchio.

Guanti da escursionismo

Il guanto leggero da escursionismo non ti protegge dal gelo di una ferrata in parete nord a metà autunno, né se ti fiondi giù da una pista nera con gli sci, e neanche se decidi di fare a palle di neve tra una ciaspolata e l’altra. Ma sono una comodità con i primi freddi: prova tu altrimenti a tenere in mano i bastoncini! Qui il link diretto.

Zaini e accessori

Zaino trekking donna

Questo zaino è davvero un evergreen: gita, trekking, tenda, bivacco, lui se li fa tutti. È solido, capace il giusto, sagomato alla perfezione per le donne (sì, anche le cinghie).

Silvia dice “quando sarà troppo vissuto, lo ricomprerò uguale”. Chiaro, no? Qui il link diretto.

Zaino da trekking e alte vie

Quando progetti grandi avventure, hai sacco a pelo e tenda al seguito, hai bisogno di ricambi e attrezzatura… e hai la capacità di carico di Davide, ti serve uno zaino capiente abbastanza. 50 litri per noi è un po’ il limite: e questo Salewa è un bel gioiello.

Zainetto super leggero

Non siamo fissati dei grandi carichi (Davide forse sì), e ogni tanto ce la prendiamo leggera. Questo piccolo zainetto è l’ideale per la gita easy in stagioni che non richiedono grandi cambi d’abito. Lo trovi qui.

Coprizaino

Fondamentale, e non c’è altro da dire… se non che un modello vale l’altro, finché non ti prendi quattro ore di pioggia in alta quota. A quel punto, ti rendo conto che un prodotto di bassa qualità ti regala una zuppa d’abiti, e una notte nel sacco a pelo bagnato. Qui il link.

I “mai più senza” da tenere sempre in zaino

Lampada frontale

Può sempre succedere qualcosa per cui la frontale ti serve: tipo, che cala il sole. E sei ancora in bosco. E mancano due ore alla macchina. E non hai la vista notturna del barbagianni.

Anche qui: un modello vale l’altro, ma le frontali professionali (come questa) ti permettono di intercambiare batterie al litio e normali AAA.

Spray antizecche

I metodi per debellare il nemico numero uno dell’escursionista – le zecche – sono al limite della magia nera: spray chimici, spray naturali, ultrasuoni, e c’è chi ti dirà di mettere sui vestiti i prodotti per il cane.

Ma dato che è comunque meglio non prenderle, una spruzzata tattica su vestiti e pelle esposta non fa certo male. Qui il link diretto.

Pinzetta per zecche

E niente: sono sempre più diffuse, e apparentemente più affamate. La pinzetta per estrarre le zecche è un must, dato che è possibile individuarle anche durante la gita, e prima le toglie, meglio è. PS Noi ci troviamo bene con l’estremità a pinzetta – ma bisogna saperla usare.

Dispositivo d’emergenza satellitare

Siamo andati sul sicuro, con questo Garmin InReach Mini 2. Un dispositivo d’emergenza ma che permette una comunicazione bidirezionale con chi è casa e preferisce ricevere anche un “siamo arrivati in bivacco” o “ritardiamo di un’ora”.

Fondamentale: qui il link diretto.

Kit di pronto soccorso trekking

No: non basta un cerotto e un blister di tachipirina. No: non lo fai prendendo una manciata di roba dall’armadietto in bagno. No: non puoi disinfettarti con le erbe che trovi lungo il sentiero.

Comprane uno già fatto, e sei al top (PS devi farci manutenzione regolare). Qui un ottimo link.

Cannuccia potabilizzatrice per l’acqua

Quando stiamo facendo un trekking, ci piace che la nostra acqua sia come quella di casa: senza dissenteria.

C’erano una volta le pasticche al cloro (= acqua della piscina) e grossi e costosi filtri (altro peso nello zaino). Oggi, non avere una leggera e funzionale cannuccia potabilizzante è davvero un errore. Questa è quella che usiamo noi.

“Casa”: la tenda

Ferrino Svalbard

Per noi, questa tenda da trekking 4 stagioni è un’ossessione, e il suo colore caldo è sinonimo di “casa tra i monti”. Davide ci ha pure attraversato l’Islanda (trovi il suo libro in fondo).

Qui il link diretto.

Tenda leggera tre stagioni Salewa

New entry in casa Bagaglio Leggero. Poco meno di due chili e mezzo di peso, velocissima da montare, perfetta per le stagioni più calde. L’abbiamo testata quest’estate e ci ha colpito per combinazione di affidabilità e semplicità. Superconsigliata: questo è i link diretto.

Materassino gonfiabile superleggero

Soluzione dall’ottimo rapporto costo-qualità: questo materassino gonfiabile è poco ingombrante, poco pesante… ovviamente non isolante come quelli di fascia alta. Ideale per escursionismo su tre stagioni, noi lo stiamo usando con grande soddisfazione. Questo è il link diretto.

Materassino autogonfiante

Materassino autogonfiante con una buona R-value, leggero e soprattutto poco ingombrante. Ha finalmente esaudito il nostro desiderio di un materassino affidabile al 100% (e di un sonno riposante in tenda). Questo è il link diretto.

Sacco a pelo Ferrino

Dopo anni di notti al freddo, questo sacco a pelo ha rappresentato per Silvia la svolta! Sacco a pelo tre stagioni (ma usato anche nella quarta), caldo, poco ingombrante ma ad un ottimo prezzo. Questo il link diretto.

Fornelletto ad alcool

Benvenuto nel mondo degli oggetti strani che tutti ti guardano. La scelta dell’alcool come combustibile per il fornelletto ha una lunga storia (per Davide). In ogni caso, non riusciamo a separarcene, e lo troviamo ancora assolutamente vantaggioso.

Questo è il link diretto.

Attrezzatura da trekking e alpinismo (anche in inverno)

Bastoncini da trekking

Davide diceva “ma a cosa servono i bastoncini? Ho già due gambe!” Poi: grandi scivoloni, ginocchia in lacrime durante le discese, e quel senso di “qualcosa che manca”. Così ha ceduto, e li ha comprati.

Sii come Davide: i bastoncini sono necessari. Questi sono ottimi.

Set da ferrata

Ah, le ferrate! Chi cammina solo ti guarderà come un eroe del K2, chi arrampica ti dirà che potresti pure startene a casa. A noi, piacciono: ci permettono di arrivare in luoghi altrimenti proibitivi (per noi), e di godere di un po’ di adrenalina.

Il set da ferrata lo puoi “comporre” con vari brand, ma è difficile non fidarsi di Salewa.

Ciaspole di qualità

Ci sono tre tipi di ciaspolatori: quelli che le noleggiano il giorno prima, quelli che vanno al risparmio… e quelli che dopo quindici anni ancora usano le stesse.

Per le ciaspole, TSL è imbattibile. E se hai dei buoni strumenti, ti viene più voglia di andarci. (Fai fatica lo stesso, però). Queste sono la scelta di Davide da sempre.

Caschetto

Anche se non fai alpinismo durissimo. Anche se non scali. Anche se non fai ferrata. L’occasionale parete che scarica, sulla tua strada, prima o poi arriva, specie se frequenti ambienti dolomitici o friulani un po’ defilati.

Il caschetto non pesa niente, e ti da quella sicurezza in più alla quale noi difficilmente rinunciamo. Qui il link diretto a uno dei Salewa che usiamo.

Ghette

Hai mai provato a ciaspolare (oh, beh: a fare qualunque altra cosa, se è per quello) con degli gnocchi di ghiaccio attaccati all’orlo dei pantaloni, la caviglia gelida, e il piede zuppo?

Risparmiatelo, e procurati un paio di ghette (sempre che i tuoi pantaloni invernali non le abbiano già incorporate).

Kit per il soccorso di valanga

Qui si torna per un attimo seri. Sarà peso in più, sarà roba da farci manutenzione, sarà che l’Artva legato al petto è quello che è. Ma la combo di Artva, pala e sonda serve a te, e ai tuoi compagni di gita.

PS. se sei un ciaspolatore, so cosa stai per chiedermi. E la risposta è sì. Qui il link del kit Barryvox che usiamo noi.

Piastrina Recco

Un “extra” alla tua sicurezza in montagna. Qui il link diretto.

Gingilli elettronici per trekking ed escursioni

GPS

Resistente, preciso, sicuro. Se in montagna fai cose impegnative – lunghe alte vie, ferrate, sentieri dismessi e fuori pista – ti serve un dispositivo GPS che non ti molli mai.

Garmin it’s the name. Ed è una garanzia, da sempre. Ah: sono anche eterni (noi usiamo ancora quello con il quale Davide ha fatto la tesi in Africa, 20 anni fa: qui trovi è il modello aggiornato).

Powerbank

Non passa anno che non si abbia in zaino un aggeggio in più da caricare. Modelli di powerbank ce ne sono a migliaia: scegli il tuo preferito (questa marca per noi è ottima).

L’importante è che lo scegli. E che lo porti con te. Carico. Ricordati di verificare i cavetti dei quali hai bisogno per la tua attrezzatura outdoor.

Binocolo

Lo sappiamo: sembra un’attività demodé, cose da vecchio ranger o da fissato ornitologo.

Ma ti possiamo assicurare che se a fine escursione ti prendi un po’ di tempo per scrutare il panorama con un buon binocolo, resterai stupito. Qui il link diretto.

Go Pro

Quando si tratta di catturare i ricordi, qual è il tuo stile? Reflex con quattro obiettivi diversi, fotocamera dello smartphone, quaderno per gli schizzi, nessuna foto?

Le action cam hanno tutta una serie di punti forti, capaci di cambiarti la concezione del “fare foto (e video)” in outdoor. Qui il link diretto alla classica Hero Black.

Attrezzatura da nomade digitale

Smartphone

Ormai quasi la base di un lavoro intero. Stiamo sperimentando il Google Pixel 6a, che promette moltissimo in termini di esperienza (oltre che di prestazioni).

Nota a distanza di un anno: è un telefono fighissimo. Qui il link diretto.

Notebook

C’è un lato dell’essere umano che ci fa dire che “tanto sono tutti uguali” Eppure, questo notebook Huawei sta dando molte soddisfazioni a Davide (che nno solo scrive, ma fa anche un po’ di grafica). Qui il link diretto.

Cibo per la mente

Kindle

Francamente? Ha cambiato la nostra vita di lettori. Leggero, facile da proteggere (basta una busta impermeabile), batteria che dura una vita, possibilità di caricarci dentro una biblioteca, e avanzare spazio. Che poi appena montata la tenda crolliamo dal sonno, è un altro discorso… ma ci siamo capiti!

Qui il link diretto.

Attraverso

L’apprezzatissimo libro di Davide sulla Traversata a piedi dell’Islanda non è adatto ai rifugi, perché gli sghignazzamenti rischiano di svegliare la camerata. Per coerenza con il punto precedente, c’è anche in versione ebook.

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