Una piccola scoperta: questo è stato per noi il territorio di Segusino. Tre giorni intensissimi, con nel mezzo la gita al delizioso borgo di Stramare, un gioiellino a misura di innamorati. Da qui poi non siamo riusciti a fermare i piedi, e… beh, ora ti raccontiamo un’escursione bellissima per una gita tra le colline trevigiane!
Certo, sia a Stramare che a Miliés puoi arrivarci in auto. Ma a piedi, prendendosi il tempo per attraversare queste colline calme, lontane da una certa foga delle Colline del Prosecco, la giornata di gita prende una piega molto più piena. Una sola avvertenza: piano col prosecco, se poi dovete chiudere l’anello a piedi!
Da Segusino a Stramare sul Trodo delle Acque
Punto di partenza della nostra escursione è Riva Grassa, frazione di Segusino: trovi l’attacco sulla traccia GPS a fine articolo, ma puoi inserire Via Cal del Ponte su Google Maps e lasciare l’auto nei pressi di dove la strada fa una evidente curva (250 mslm circa). Qui troviamo l’indicazione evidente del Trodo delle Acque, il sentiero che seguiremo fino a Stramare.
Camminiamo dapprima lungo una bella strada di campagna, bordata di prati e rigogliosi alberi. Sulla sinistra, scorre il ruscello Riù, che giustifica il tema del percorso – l’acqua, appunto. Ad un certo punto, sulla sinistra, è evidente il punto in cui il sentiero si fa tale.
Un altro segnavia stimola la curiosità. È quello del Sentiero Europeo E7, un tracciato che taglia l’Europa intera all’incirca in orizzontale, partendo dalle Canarie ed arrivando in Romania, a Nădlac. Inutile dire che ci prudono i piedi – anche se forse è un tracciato troppo pianeggiante per i nostri gusti!
Proseguiamo quindi nel bosco, ora, superando i famosi ponticelli, con l’acqua che gorgoglia tra le pietre. A proposito di ponticelli: sono pittoreschi e, quando c’è acqua a sufficienza, possono essere oggetto di belle foto.
Il sentiero intanto prende un po’ di quota – con moderazione e senza strappi – e dopo una ventina di minuti ci mostra le prime case di Stramare, il borgo degli innamorati (400 mslm).
Stramare, il borgo degli innamorati
Sì, ok: l’espressione “è un gioiello” è abusata. Ma descrivere Stramare è piuttosto difficile, senza ricorrervi. Ci sono le case di pietra strette tra loro, attraversate da ancora più stretti vicoli. Scalette, gradini. Ogni micro giardinetto è verde di siepi, alberi, rampicanti, viti che si arrampicano su muri e pali. In primavera e in estate, è un tripudio di fioriture. Sullo sfondo, ci sono sempre le colline. Ogni cosa vive sulla linea d’equilibrio tra spontaneo e perfettamente curato.
Panchine e pergole invitano a sedersi e rilassarsi, qualcuno coltiva un piccolo orto. Attenzione: uno dei residenti, custode della storia di Stramare ricostruita tramite interviste agli ultimi anziani e documenti polverosi, “ha il prosecco facile”… e sempre pronto in frigo!
Una scalinata curatissima porta al cuore di Stramare, la chiesetta di San Valentino. Bellissima e curiosa – è formata da una unica piccola navata circolare e da un secondo corpo rettangolare, è semplice e pulita, molto intima – la chiesetta guarda la piazzetta nella quale si trovano
- la fonte, la cui acqua ha poteri benefici per gli innamorati; si chiama el fontanel de San Valentino ed è ricavata da un unico blocco di pietra;
- la cassetta delle lettere, rossa e lucida, nella quale imbucare lettere d’amore.
Storicamente, invece, a San valentino si chiedeva la guarigione dall’epilessia, come raffigurato nella tela all’interno.
Il borgo di Stamare
Stramare ha conosciuto il completo abbandono, da 140 abitanti a 0 nel giro di un secolo… e ora ne vanta tre. Eppure qui, in estate, si tengono meravigliose iniziative, tra reading serali all’aperto, concerti atmosferici e spettacoli teatrali. E quando si celebra San Valentino, alcune case vengono aperte, mentre la banda e il coro riempiono le strade di musica prima e dopo della Messa. A Natale qui si fa il presepe (a proposito, non perderti quello di Segusino – e fatti raccontare la storia quando vai a visitarlo).
Infine, tornando al “prosecco facile” di cui sopra. Se trovi il padrone in zona, fatti mostrare Casa Stramare, un B&B ma soprattutto un esempio di recupero di un edificio storico eccezionale, tra oggetti d’epoca e fotografie, angoli della tradizione e scelte modernissime.
Se vuoi puoi fermare qui la tua escursione, ma se invece vuoi camminare ancora un po’ puoi decidere di raggiungere anche Miliès e quindi leggi oltre.
Da Stramare a Miliés per la strada vecchia
Il prosecco scorre, vorremmo fermarci, ma i piedi scalpitano. Allora, raggiungiamo la strada asfaltata, la scendiamo in direzione Segusino e, appena usciti dall’abitato, troviamo una stretta strada sulla destra, in salita. Ci han detto che è la strada vecchia, e di prendere quella per salite a Meliés.
Lo spazio di un tornante e la strada vecchia diventa un sentiero panoramico su Stramare, del quale possiamo apprezzare la posizione appartata e immersa nei boschi, e poi un percorso in un buio bosco. L’orientamento non è problematico, e servono 45 minuti per arrivare sbucare a Miliés (680 mslm), alle spalle della Chiesetta degli Alpini.
Miliés
Miliés è la borgata storica più alta di Segusino. Più estesa di Stramare, e più ariosa – è circondata da ampissimi prati – Miliés conserva anch’essa moltissime corti dalla struttura tipica, racchiuse tra gli edifici di pietra. Due osterie, Romolet e il Tiglio, rendono la borgata meta di flussi copiosi di golosi (tra le altre cose, si mangiano ottime carni), ma da qui soprattutto partono diverse escursioni ai sovrastanti monti Doc e Vallina e alle malghe dei dintorni. Le cose da curiosare:
- l’interno della chiesetta degli Alpini o Santa Maria Ausiliatrice, dalla navata azzurra, posta sulla sua piccola altura;
- il pozzo di Nanìn, profondo 10 metri: fino al 1939, quando è arrivato l’acquedotto, serviva l’intera borgata.
Ritorno a Segusino
Si può tornare a Segusino in due modi:
- per la via dell’andata
- oppure, per fare l’anello, seguendo la strada asfaltata (via 24 maggio) fino a Stramare, e poi ripercorrendo il Trodo delle Acque.
Giro ad anello da Segusino a Stramare e Miliés: dati tecnici in breve
[/fusion_text]⛰️ Dove siamo | Nel territorio di Segusino, ultimo Comune della Provincia di Treviso, tra le sue borgate storiche |
📍 Partenza da | Via Cal del Ponte, contrada Riva Grassa (250 mslm) |
🏅 Arrivo | Stramare (400 mslm) oppure Miliés (680 mslm) |
📐 Dislivello | 150 metri fino a Stramare, 430 metri tutto l’anello |
📏 Lunghezza | 2 km fino a Stramare, 10 km tutto l’anello |
⏱️ Tempo | 1 ora scarsa la salita |
😅 Difficoltà | Facile |
💧 Acqua | Sì, a Stramare e a Miliés |
🗺️ Cartografia | Carta Tabacco n. 70 – Il Montello, Colli Asolani, Montebelluna, Valdobbiadene (se non ce l’hai, puoi comprarla qui) |
🛰️ Traccia GPS | Sì |
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