Trekking in Piemonte
Per adesso, le montagne della provincia di Cuneo e di Torino. Ma di scuse per tornare, ne abbiamo tantissime… e non abbiamo paura di usarle!
I dati di base sono decisamente invitanti: una infilata di rilievi alpini che da condividere con la Francia, alte cime intagliate da valloni infiniti, valli ognuna con un carattere peculiare. Noi, per adesso, abbiamo imparato a conoscere soprattutto l’Alta Valle Maira: durante un inverno strano, di neve assente, che ci ha privato di quella che è la punta di diamante della valle, lo scialpinismo.
Spoiler: le gite non sono mancate. le avventure, nemmeno!
Seguono poi alcune escursioni sulle Alpi Marittime che, neanche a dirlo, ci hanno già convinti a ritornare.
Ed è poi stato il momento di una tappa nelle Valli di Lanzo dove abbiamo consumato gli scarponi tra ambienti selvaggi, panorami ampi, laghi alpini di una bellezza commovente, pareti che hanno fatto la storia dell’alpinismo, e un generale senso di isolamento e “indietro nel tempo”.
Consigli per l’uso di queste pagine: alla fine di ogni relazione trovi i dati tecnici in breve con le indicazioni di dislivello e tempistiche.
– “Facili” sono camminate che non presentano alcuna difficoltà e possono essere percorse da tutta la famiglia,
– “Medie” sono trekking con 800-1000 di dislivello, ma non presentano difficoltà tecniche,
– “Difficili” sono percorsi più impegnativi riservati a chi ha buona (o a volte ottima) dimestichezza in ambiente montano.Non può mancare una carta topografica e uno zaino fatto a regola d’arte.
Bene, ora siamo pronti per partire: allaccia… gli scarponi!
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Valle Maira
Dire quanto abbiamo amato l’Alta Valle Maira, è difficile. Ci siamo capitati in un inverno strano, senza neve (la valle è terra di scialpinismo), buio e spopolato (la valle, “in stagione”, è un modello di turismo virtuoso). Poi abbiamo scoperto le aperture sconfinate che ti si aprono quando raggiungi le alte quote, i sentieri infiniti, gli scorsi selvaggi. Splendida.
Qui trovi una prima introduzione alla Valle Maira. Due mesi da nomadi digitali, scarponi consumati, ciaspole e ramponi sempre nello zaino, carta topografica sbrindellata.
Il nostro punto di partenza, Acceglio, si è rivelato strategico, e non c’è stato angolo dell’alta valle che non abbiamo frequentato. Gli highlights? Per noi i bivacchi: uno più bello dell’altro, e ottime mete per una gita – anche in giornata.
Bivacco Barenghi, Lago del Vallonasso e Tête de la Frema
> Dislivello: 1200 m
> Lunghezza: 17 km
> Durata: 8 ore
> Difficoltà: Difficile
Rocca la Meja, la Via Normale da Demonte verso il paradiso!
Eravamo rimasti tremendamente affascinati dalla Rocca La Meja già questo inverno, ammirandola vestita di bianco durante la nostra tappa di qualche mese in
Tour dello Chambeyron: due giorni a cavallo tra Valle Maira e Francia
Era il nostro "conto in sospeso" con l'Alta Valle Maira, dove eravamo stati per due mesi, ma in una stagione che rendeva molto
Valle Varaita
Al cospetto del Re di Pietra, il Monviso. Più ampia di altre valli del cuneese, la Varaita offre molto di più oltre alle ascese al Monviso.
Via normale al Monviso al cospetto del Re di Pietra
Il Re di Pietra è lì, che ti guarda maestoso quando sali sulle cime del Piemonte. Il Re di Pietra è lì da
Salita al Bivacco Boarelli sulla via del Monviso
Punto d'appoggio d'eccezione per la salita al Monviso, il Bivacco Boarelli vanta almeno tre cose belle: sistemato in una posizione splendida, bellissimo, e
Valle Gesso e Alpi Marittime
Carattere diverso, le Alpi Marittime. Il nostro battesimo con queste montagne, in realtà l’abbiamo avuto “dall’altra parte”, durante una splendida vacanza nel Parco del Mercantour. Il versante italiano non ha tradito le nostre aspettative, comunque.
Escursione al Monte Argentera (cima sud) per la via Normale
"Dopo il Monviso, vi manca solo l'Argentera": è quello che ci hanno detto tutti, e così ci siamo fidati e siamo saliti sul
Semplice escursione al Rifugio Valasco: la Palazzina di caccia del Re
A prima vista il Rifugio Valasco sembra un pugno in un occhio! Nel bel mezzo di una piana verdeggiante di torbiere ricche di
Alpi Liguri
A loro spetta l’onore di iniziare – o finire – l’arco alpino, di cui sono porta. Sono dominate dalle forme calcaree del Marguareis, traforato di grotte e pertugi delizia degli speleologi. A proposito: te ne consigliamo il giro in tenda o per rifugi.
Giro del Marguareis in 2 o 3 giorni: fascino carsico
Siamo appassionati di alte vie, di notti in tenda e delle emozioni che solo la montagna sa trasmetterti. Con queste premesse, appena siamo
Valli di Lanzo
Se cerchi ambienti selvaggi, panorami ampi, laghi alpini di una bellezza commovente, pareti che hanno fatto la storia dell’alpinismo, e un generale senso di isolamento e “indietro nel tempo”, le Valli di Lanzo fanno per te.
Qui ci abbiamo trascorso sei settimane, e abbiamo soltanto scalfito il mondo escursionistico e alpinistico che queste “tre valli al prezzo di una” celano. Certo, non è tutto rose e fiori (alle Valli di Lanzo abbiamo dedicato un numero della newsletter, che puoi leggere qui – approfittane per iscriverti), ma è il prezzo da pagare per montagne quasi intatte, faticose ma capaci di darti molto.
Anello del Traciolin e Lago di Malciaussia: sui binari della storia (idroelettrica)
> Dislivello: 600 m
> Lunghezza: 12 km
> Durata: 5 ore
> Difficoltà: Media. Difficile
Facile escursione al Lago Nero dal Lago di Malciaussia in Val di Viù
> Dislivello: 212 m
> Lunghezza: 5 km
> Durata: 2 ore scarse
> Difficoltà: Facile-Media
Lago della Rossa in Val di Viù: come arrivarci (e un anello per esperti)
Il Lago della Rossa è il più grande dei laghi alpini delle Valli di Lanzo, lo vedi anche dalla carta topografica. Ma al
Tutte le escursioni e i trekking in Piemonte
Anello del Traciolin e Lago di Malciaussia: sui binari della storia (idroelettrica)
> Dislivello: 600 m
> Lunghezza: 12 km
> Durata: 5 ore
> Difficoltà: Media. Difficile
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> Dislivello: 212 m
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Lago della Rossa in Val di Viù: come arrivarci (e un anello per esperti)
Il Lago della Rossa è il più grande dei laghi alpini delle Valli di Lanzo, lo vedi anche dalla carta topografica. Ma al
Bivacco Gias Nuovo: un tetto a punta nel Vallone di Sea
> Dislivello: 660 m
> Lunghezza: 12,6 km
> Durata: 5 ore scarse
> Difficoltà: Facile
Bivacco Molino in Val d’Ala: all’ombra dell’Uja di Mondrone
> Dislivello: 1000 m (solo bivacco)
> Lunghezza: 8 km
> Durata: 4 ore e mezza
> Difficoltà: Media
Rifugio Gastaldi: escursione da Pian della Mussa
> Dislivello: 870 m
> Lunghezza: 8 km
> Durata: 4 ore e mezza
> Difficoltà: Media
Laghi di Sagnasse da Rivotti: facile escursione nelle Valli di Lanzo
> Dislivello: 570 m
> Lunghezza: 8,3 km
> Durata: 3 ore
> Difficoltà: Media
Bivacco Barenghi, Lago del Vallonasso e Tête de la Frema
> Dislivello: 1200 m
> Lunghezza: 17 km
> Durata: 8 ore
> Difficoltà: Difficile
Laghi Verdi e Bivacco Galdolfo da Balme in Val d’Ala
> Dislivello: 800 m
> Lunghezza: 10,6 km
> Durata: 5 ore
> Difficoltà: Media
Lago di Viana da Tornetti in Val di Viù
> Dislivello: 800 m
> Lunghezza: 12 km
> Durata: 4 ore e mezza
> Difficoltà: Media