Abbiamo scoperto la Ferrata Vandelli percorrendo l’Alta Via delle Dolomiti numero 4 in tenda, della quale rappresenta uno dei punti cruciali. Due ore e mezza imbragati e concentrati, con zaino carico e dopo due notti scomode di materassini e freddo?
So a cosa stai pensando.
Raggiungere la Ferrata Vandelli: l’attacco
La Ferrata Vandelli è in qualche modo “atipica”: non raggiunge una vetta, bensì mette in comunicazione il Rifugio Vandelli (1928 mslm) e il Bivacco Comici (2050 mslm), fondamentalmente nel panorama dell’Alta Via numero 4.
Per raggiungere l’attacco (e farla in salita) è necessario infatti raggiungere il Rifugio Vandelli al Sorapis (da Passo Tre Croci, oppure dall’Albergo Cristallo).
Dal rifugio, si percorre il sentiero che si stacca alle sue spalle e in mezz’ora – pendente, ma non difficile – in un ambiente carsico molto bello, sei all’attacco, che trovi sopra un breve ghiaione. Noi ci eravamo messi l’imbrago già al Rifugio Vandelli, ma se preferisci puoi indossarlo anche qui, c’è un piccolo spazio.
L’attacco è indicato da una targa apposita e dalla prima scaletta inclinata.
Tanto è imponente la parete rocciosa che ti trovi davanti, che man mano che ti avvicini una domanda si fa strada: ma dove pensano di farmi salire?
Ferrata Vandelli: pro e contro
Questa ferrata è in ottime condizioni. I cavi sono stati sostituiti da pochissimo (sono evidenti i vecchi chiodi tagliati), tanto che sono ancora ben visibili i numerini di vernice che indicano gli i tratti di cavo.
Ecco, i numerini. Sono 34, e come un conto alla rovescia ti accompagneranno per tutta la durata della ferrata.
In più – meglio dirlo subito – la Vandelli è una ferrata di media difficoltà: serve sicuramente un po’ di esperienza, ma per il resto è molto, molto piacevole da percorrere. Alcune cenge permettono di spezzare il ritmo e rilassare le braccia. Di punti ostici, personalmente, ne ho trovati soltanto due: tieni però conto che l’ho fatta con uno zaino ingombrante e pesante 14-15 kg (stavo percorrendo l’Alta Via numero 4 in tenda).
Climaticamente la maggior parte della ferrata è in ombra per tutta la mattina. Il che significa che ai primi sentori di pioggia autunnale o neve, rischi di trovare del ghiaccio sul percorso, specie dove il tracciato si infila in alcuni profondi solchi esposti a nord/nord est.
Ci sono inoltre un paio di punti piuttosto esposti che possono intimorire, per il resto la roccia è ottimamente arrampicabile.
Il panorama? Davvero notevole: le Zimes a nord del Sorapiss, il Cristallo, i Cadini di Misurina, le Marmarole e il bellissimo Lago di Sorapis al di sotto.
I contro, li trovi tutti nel prossimo paragrafo. In ogni caso, se non hai ancora molta esperienza, ti consiglio di ripassare le basi della ferrata.
La Ferrata Vandelli in giornata?
Primo elemento: il bivacco Comici è, ohimé, pressoché inutilizzabile perché abbandonato/vandalizzato.
Abbiamo scritto al CAI di riferimento che ci ha detto che sperano di fare i lavori per rimetterlo in auge nel 2023… speriamo!
Secondo elemento: una volta fatta la ferrata, scendere a valle è difficile. Il sentiero 277 Brovegani, segnato in carta, è DISMESSO DAL 2011, e pericolosissimo. Le alternative sono:
- scendere al bivacco Comici, proseguire sul sentiero attrezzato Minazio (vedi guida dell’Alta Via numero 4) e pernottare al San Marco, oppure
- scendere per la ferrata e tornare al Rifugio Vandelli.
Terzo elemento: le tempistiche.
È evidente che queste remano contro un eventuale giro in giornata:
- Salita al Lago del Sorapis, 1,30-2 ore
- Ferrata Vandelli, 2,30 ore
- Discesa al Comici, salita all’attacco del Minazio, 2 ore
- Sentiero Minazio, 3 ore
… e via dicendo. L’alternativa è fare l’anello del Sorapis
Breve descrizione della Ferrata Vandelli
A percorrere la ferrata, le due ore e mezza indicate dalle relazioni servono tutte. I 34 tratti attrezzati richiedono la giusta attenzione, e si sviluppano sia in orizzontale – lungo cengette e passaggi esposti – che in verticale. I passaggi da arrampicare sono esclusivamente di I e II grado.
Di difficili, come accennato, ci sono solo un paio di passaggi, che richiedono di capire da che parte del cavo affrontare la scalata. In particolare, uno stretto canalino ti mette in una scomoda posizione “a schiena indietro” non troppo piacevole – si trova attorno al tratto numerato 20.
Il tracciato delle ferrata sale gradualmente seguendo l’alternanza di tratti da scalare e cenge in quota o poco inclinate. Le variazioni arrivano quando ci sono alcuni brevi incisioni verticali che richiedono di trovare gli appoggi giusti per i piedi. La roccia è comunque in genere bene appigliata.
All’incirca a metà ferrata, il percorso piega verso est, e segue una serie di profonde rientranze quasi sempre in ombra (occhio a neve o ghiaccio, se è stagione). Qui aumentano i passaggi non attrezzati, mentre altri richiedono di superare vuoti e improvvisi restringimenti della traccia.
L’alternanza di cengia e salita riprende, e in breve tempo siamo sul dosso/propaggine del Sora El Fo, a quota 2370 mslm.
Noi abbiamo percorso la Ferrata Vandelli a metà settembre. C’era stata la prima nevicata della stagione qualche giorno prima e, dato che la ferrata si svolge prevalentemente in ombra, abbiamo trovato neve dopo il tratto di cavo n. 20.
Fortunatamente non era ghiacciato quindi ben calpestabile, ma ovviamente la difficoltà aumenta in maniera esponenziale con queste condizioni.
Con ghiaccio la parte più difficile è dato dai tratti non attrezzati con il cavo dove una scivolata può essere imperdonabile.
Ferrata Vandelli: dati tecnici in breve
⛰️ Dove siamo | Sul settore nord orientale del Sorapiss, uno dei principali gruppi delle Dolomiti. Provincia di Belluno. |
📍 Partenza da | Rifugio Vandelli al Sorapis (1928 mslm) |
🏔️ Arrivo | Fine della ferrata sul dosso del Sora El Fo (2370 mslm) |
📐 Dislivello | 440 metri compreso l’avvicinamento dal rifugio |
⏱️ Tempo | Noi abbiamo camminato 40 ore, suddivise in 5 giorni |
😅 Difficoltà | Mediamente difficile. Solo un paio di passaggi complessi, e diverse cenge esposte (alcune non attrezzate). |
🗺️ Cartografia | Carta Tabacco 1:25.000 n. 03 – Cortina d’Ampezzo e Dolomiti Ampezzane |
🛰️ Traccia GPS | La trovi all’interno del tracciato dell’Alta Via delle Dolomiti numero 4. Noi siamo poi scesi per il Bivacco Comici. |
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