Viaggiare in solitaria o partecipare ad un viaggio di gruppo organizzato? Questo è il dilemma! Ognuno ha la sua personale risposta, ma se sei qui, forse anche tu – come me – ti stai ponendo questa domanda e quindi eccoti le mie personalissime considerazioni, nate a partire dalle domande più frequenti che mi sono state fatte in questi anni.

Silvia a Piazza della città vecchia di Praga

“Perché viaggi da sola?”

Ecco, una volta che ho capito che MAI avrei voluto entrare a fare parte del mondo dell’avvocatura, prendere la laurea in giurisprudenza era diventata (oltre che una scommessa personale) il modo per togliermi un peso enorme e per partire per un viaggio. Ok, non sarà l’allettante prospettiva di carriera che mi immaginavo, ma direi che come nuovo inizio poteva andate bene anche così. Era marzo, io ero gasatissima, Davide aveva un lavoro a tempo pieno che non gli lasciava neanche i weekend liberi e io desideravo mordere il mondo…

Questo per raccontarti che ci sono mille motivi per i quali una persona può decidere/essere costretta a viaggiare da sola. C’è chi lo fa per il piacere di mettersi alla prova, per superare i propri limiti e sfidare sé stessa e chi non ha molte alternative plausibili

“Scusa, ma non hai amici?”

Eh, cosa? Sì certo che ne ho, ma non è sempre facile organizzarsi! Hai presente quando ti dici con la tua migliore amica “dobbiamo assolutamente trovarci per fare aperitivo” e poi passano mesi? Ecco, la verità è che già sono rare le occasioni in cui riusciamo a ritagliarci del tempo per fare ciò che vorremmo, ma se ci aggiungi:

  • gli orari di lavoro,
  • le incombenze di tutti i giorni,
  • le ferie obbligate dall’azienda,
  • gli impegni famigliari di ciascuno,

beh… è evidente come fare una vacanza di una, due o addirittura tre settimane con degli amici sembri un’utopia!

Un’ultima nota: non è detto che le tue amiche o i tuoi amici abbiano il tuo stesso modo di intendere le vacanze. Con i miei, sul punto, siamo diametralmente all’opposto, e mi è bastato un weekend lungo qualche anno fa per farmi dire “mai più”. È giusto che ognuno abbia i suoi ritmi, ma io voglio viaggiare con chi ha i miei… per tutto il resto rimangono cene, aperitivi, pranzi, gite, serate e risate!

“Ok, ma dove vai da sola? Non hai paura che ti succeda qualcosa?”

Sono sincera, ho viaggiato da sola abbastanza da sapere che non è tutto rose e fiori. Se da un lato il viaggio in solitaria è capace di farti sentire super potente e self-confident, dall’altro basta un soffio di vento per farti drizzare i capelli in testa e farti sentire minuscola.

La prima cosa da fare è sicuramente scegliere la meta giusta. Da questo punto di vista l’Europa può essere un ottimo orizzonte per viaggiare in sicurezza, ma ci sono tanti altri posti dove il turista è considerato sacro, come ad esempio il Vietnam, il Giappone o la Nuova Zelanda.

Il Global Peace Index ogni anno stila la lista dei Paesi più pacifici del mondo. Paesi dove il tasso di criminalità è tra i più bassi, prendendo in considerazione la stabilità politica e il numero dei crimini interni.

Non si può comunque generalizzare, perché tutte le città, anche quelle italiane, possono essere sicure e pericolose allo stesso tempo.

Se penso alla mia Padova, ad esempio, in un attimo puoi trovarti invischiata in un vicolo super malfamato vicino alla stazione o tra le vetrine delle firme in Via San Fermo: basta sbagliare una strada!

E quindi sì, certo che ho avuto paura e mi sono trovata in situazioni decisamente poco piacevoli (una specialmente: in un autobus notturno dal quale mi hanno fatta scendere per farmi salire su un taxi non si sa bene per quale assurdo motivo. Fortuna ha voluto che appena salita avessi fatto amicizia con un local che, capita la situazione, è sceso per aiutarmi).

Mi è andata bene? Sono stata solo fortunata? Ho avuto intuito? Chi può dirlo… il mondo per me rimane comunque un posto meraviglioso.

Silvia alla metro

“Perché non parti con un viaggio di gruppo organizzato?”

Su questo punto urge una premessa: ho viaggiato tanto da sola, ma fino a pochi anni fa non esistevano viaggi organizzati come li avrei voluti fare!

Quando sono andata in Vietnam, proprio per il viaggio di laurea di cui sopra, avevo provato a cercare online un viaggio di gruppo. Non mi sarebbe dispiaciuta l’idea di avere una guida, di conoscere persone e di affidarmi nella pianificazione del viaggio a qualcuno di più esperto MA nulla di quello che trovavo online rispondeva al mio modo di intendere il viaggio. Tour preconfezionati, pacchetti copia-incolla tra mille siti tutti uguali, nessuna assistenza e servizi dell’era giurassica: ti dico solo che per chiedere un preventivo per la partenza da Venezia ho dovuto mandare un FAX! Ed era il 2016 eh, mica parliamo di preistoria!

FUN FACT: dopo aver raccontato la scena del FAX a mia nonna, lei di tutta risposta mi ha detto “ma Silvia, vieni in pullman con la parrocchia! Partiamo tra un mese esatto”. Aiuto!

Ora la situazione è notevolmente diversa (e per fortuna)! WeRoad (se sei di Padova li conosci sicuramente perché sono un’istituzione) ad esempio organizza un viaggio più figo dell’altro! Non partenze in pullman e viaggi della speranza, ma viaggi veri e propri, anche avventurosi o particolari. Puoi scegliere tra diverse tipologie:

  • natura,
  • monumenti,
  • cultura,
  • relax,
  • nightlife.

Io sono sicuramente tipa da viaggio nella “natura”, ma la cosa bella è che ti dividono già in base alla tua fascia d’età (18-25 25-35 36-45), così eviti di trovarti con “bocioni” o con persone interessate solo a fare festa quando tu l’unica cosa che vorresti sarebbe prendere gli scarponi e partire per i sentieri del Nepal, per visitare le cascate dell’Islanda o per raggiungere le vette delle Ande peruviane!

Insomma… viaggio di gruppo si o no? Per me assolutamente sì, ma con il gruppo giusto. Già sapere di essere in viaggio con persone della mia stessa età e con il mio stesso modo di viaggiare sarebbe una garanzia di sicurezza per riuscire ad entrare in empatia.

“Non hai paura dei costi?”

Tasto dolente. Viaggiare in solitaria è costoso. Gli hotel richiedono un “supplemento singola” (lo so, è assurdo) e spesso i ristoranti non accettano di occupare un tavolo da 2-4 persone per un solo coperto. Noleggiare una macchina è impensabile, come prendere un appartamento, chiamare un taxi e così via.

La soluzione per abbattere i costi è quella di accontentarsi: dormire in ostelli con camerate condivise, usare i mezzi pubblici (anche quando sembrano fare i giri del globo per raggiungere la tua destinazione) e scegliere i posti giusti in cui mangiare (quest’ultimo punto forse è il più facile perché ci sono ormai mille possibilità).

Ovviamente se invece partecipi ad un viaggio di gruppo, il discorso cambia perché i costi vengono divisi. Proprio come viaggiassi tra amici.

Silvia in Turchia

“Quindi, cosa vince tra il viaggio da sola e il viaggio di gruppo organizzato?”

Secondo me non c’è un “vincitore” e un “perdente”, ma dipende da:

  • quanta esperienza di viaggio hai,
  • quanto sai stare sola con te stessa,
  • quanto tempo hai da dedicare all’organizzazione,
  • quanto desideri condividere le emozioni del viaggio con altre persone,
  • quale budget hai a disposizione,
  • qual è il tuo personalissimo sogno di viaggio.

Spero di esserti stata utile per far sì che anche tu ti faccia le domande giuste.

Un abbraccio e buon viaggio!