Uno dei “borghi più belli d’Italia”, tra ricchi palazzi dipinti e antiche tradizioni, ma soprattutto – almeno per noi – uno degli avamposti per l’esplorazione delle valli circostanti! Abbiamo vissuto due mesi nei suoi dintorni, e oggi ti raccontiamo cosa vedere a Vipiteno!
Cosa vedere a Vipiteno
Vipiteno, o Sterzing in tedesco, è una cittadina di 7000 abitanti adagiata nell’Alta Valle Isarco – e attraversata proprio da quel fiume.
Una premessa: Vipiteno è piccolina, quindi per visitare il centro storico una mezza giornata è sufficiente, ma se vuoi aggiungere la visita alla latteria, alle miniere (super consigliata!) e ai castelli vicini, calcola di avere a disposizione almeno 2-3 giorni. E poi certo, se prevedi di fare qualche escursione, una vita non ti basterebbe per esplorare tutta la meraviglia che c’è nei dintorni!
Noi non abbiamo mai avuto problemi nel trovare parcheggio: davanti a porta Bressanone è presente un ampio parcheggio a pagamento, ma puoi parcheggiare anche alla stazione dei treni di Vipiteno o di fianco alla Despar (entrambi gratuiti).
La Torre delle Dodici
Il vero simbolo di Vipiteno è proprio la Torre delle Dodici: 46 metri di altezza che svettano nel cuore della città alpina. Il nome deriva da un’antica e sacra tradizione: la pausa pranzo di mezzogiorno, quando la torre, suonando i 12 rintocchi, richiamava tutti a fermarsi.
La torre è stata eretta sopra la porta della città tra il 1468 e il 1472 su disegno del vipitenese Hans Feur, e aveva la funzione di sorvegliare la città da attacchi nemici e e incendi, ed è stata realizzata con blocchi di granito grigio provenienti dalle zone limitrofe.
La Torre delle Dodici oggi divide la città in due: la Città Vecchia (a nord) e la Città Nuova (a sud). È visitabile solo nel periodo dei mercati natalizi.
La città nuova e la città vecchia
La città nuova di Vipiteno è un vero e proprio gioiello: palazzi colorati e riccamente affrescati si alternano a bovindi panoramici, insegne storiche e porticati pregevoli. A seguito dell’incendio del 1443, numerosi edifici affacciati sulla strada principale vennero ristrutturati o addirittura ricostruiti, rendendo la via una delle più belle strade di tutto il Tirolo.
Una curiosità: le facciate degli edifici sono tutte abbastanza strette perché nel medioevo le imposte venivano calcolate proprio sulla larghezza della facciata!
La città vecchia invece mostra l’origine architettonica di Vipiteno, seguendo un piano urbanistico di origine medievale.
Piazza Città
Nella città vecchia, subito sotto a Torre delle Dodici, si trova Piazza Città, che anticamente veniva utilizzata come punto di ritrovo dei cittadini in caso di pericolo. Oggi è rimasto il suo antico significato di ritrovo, non più per affrontare incendi o attacchi, ma per chiacchierare e bere all’ombra degli ombrelloni dei tanti locali che si affacciano su questa piazza.
Una curiosità: aguzzando la vista vedrai in un angolo una strana colonna in legno. Venne costruita per ricordare un miracolo accaduto nel 1636, quando un fulmine colpì questa casa, lasciandola miracolosamente indenne.
Il museo civico di Vipiteno
Per una visita completa di Vipiteno non può mancare il museo civico, situato all’interno della casa della Commenda dell’Ordine Teutonico. Al suo interno ci sono per lo più opere targo-gotiche dello scultore e pittore Hans Multscher di Ulm, ma ci sono anche interessanti insegne di corporazioni medievali e privilegi feudali.
Anche la struttura è interessante, perché racconta la storia dell’Ordine Teutonico.
Le chiese di Vipiteno, la “Norimberga del Tirolo”
La città di Vipiteno è caratterizzata da una fortissima densità di chiese, tanto da essere stata soprannominata la “Norimberga del Tirolo”. Se non sei un’appassionato di arte o architettura religiosa ti consiglio di visitare queste due che, secondo me, sono le più interessanti.
La Chiesa di Santo Spirito
Se ti piacciono le chiese in stile gotico, la Chiesa di Santo Spirito, risalente al 1399, fa per te! Si tratta infatti di una delle chiese gotiche meglio conservate di tutto l’Alto Adige. Nel medioevo era parte della struttura ospitale che dava vitto e alloggio a forestieri e pellegrini. Al suo interno si può ammirare un bel ciclo di affreschi del Maestro Hand di Brunico, che ricorda lo stile della Cappella degli Scrovegni di Padova.
La Chiesa parrocchiale Nostra Signora della Palude
Una Chiesa Parrocchiale costruita fuori dal centro storico? Ebbene sì, perché questa chiesa sorge proprio sopra ad un antico cimitero romano, come testimonia la lapide funeraria di Postumia Victorina esposta all’interno della chiesa.
Si tratta di una chiesa a sala, nella quale la navata centrale e quelle laterali hanno la stessa grandezza: si rispondeva così alla sensibilità degli ordini mendicanti, che volevano che ogni angolo fosse raggiunto dalla luce e dalla parola di Cristo.
Castel Tasso e Castel Pietra
Il Castel Tasso e il Castel Pietra si trovano arroccati uno di fronte all’altro. Il primo è sicuramente uno dei meglio conservati dell’Alto Adige. All’epoca vi risiedevano i ministeriali episcopali, fino a quando nel XIII secolo la proprietà non passò al conte Alberto di Tirolo che non lo abitò ma lo diede in uso ai Trautson, suoi vassalli.
Il Castel Pietra è invece costruito su di uno sperone di roccia. Dall’esterno si nota chiaramente la sua torre rotonda, coperta da un buffo tetto a punta.
Visita alla latteria di Vipiteno
Vieni a Vipiteno e non mangi il famosissimo yogurt di Vipiteno? Impossibile! E allora perché non fare una visita guidata allo stabilimento? La latteria sociale è un vero e proprio esempio di cooperativa che funziona. La latteria fu fondata nel 1884 con il nome di Latteria a Vapore, e i suoi prodotti venivano consumati anche a Vienna dall’imperatore.
Un numero su tutti: la Latteria Vipiteno produce 1,5 milioni di bicchierini di yogurt al giorno!
Spa e relax
In Alto Adige esiste la secolare tradizione del bagno nel fieno, tra i suoi inebrianti profumi, ma vuoi mettere le bolle dell’idromassaggio? Noi siamo stati all’area benessere Balneum: è una struttura incentrata sulle piscine, ma le saune con aufgussmeister – il maestro di sauna – sono ottime, specie dopo una giornata di trekking o, meglio ancora, di scialpinismo (e si svolgono ogni ora)
Pausa strudel
Immancabile in Alto Adige, vero? E allora ti consiglio di fermarti in… ogni pasticceria della cittadina e dei dintorni. Dato che è pressoché una religione, è difficile rimanerne delusi!
Se invece stai esplorando le malghe dei dintorni, sappi che il nostro dolce altoatesino preferito è la kaiserschmarrn.
Cosa vedere nei dintorni di Vipiteno
Museo delle miniere della Val Ridanna e di Monteneve
Mantellina gialla con il simbolo dei minatori, caschetto giallo e… si entra nelle miniere. Non un museo, ma un’immersione totalizzante in un mondo passato, dove è possibile comprendere in prima persona cosa significasse essere minatori.
Le miniere sono solitamente aperte da Pasqua ad inizio novembre (prenotazione consigliata). Il costo del biglietto d’ingresso comprende la guida turistica e la visita dura circa un’ora. È possibile partecipare anche ad altri tipi di tour che durano l’intera giornata e comprendono, oltre a quello descritto, anche la visita alle gallerie di Monteneve a 2700 mslm (in estate, trovi tutto nelle varie pubblicazioni turistiche).
Ti consigliamo di leggere questo articolo se vuoi sapere cosa fare nella splendida Val Ridanna!
Castel Wolfsthurn e Museo provinciale della caccia e della pesca
Salendo la splendida Val Ridanna, non puoi non notarlo: il Castel Wolfsthurn o Castel Mareta svetta imponente quasi al centro della valle su una collina sopra Mareta e, con le sue 365 finestre è sicuramente come uno dei più bei castelli del Tirolo.
All’interno del castello si trova anche il Museo provinciale della caccia e della pesca. Nonostante non sia un’amante degli animali impagliati (anzi), alcune installazioni multimediali sono interessanti, mentre Davide si è perso a osservare le collezioni di fucili… non per la fascinazione delle armi, ma per la finezza di intarsi e decorazioni.
Le cascate di Stanghe – Gilfenklamm
Hai presente l’espressione “a bocca aperta”? Ecco, preparati, perché a pochi chilometri dal centro storico di Vipiteno, si snoda un percorso suggestivo fatto di passerelle in legno e metallo che percorrono la stretta e spigolosa gola che, nei millenni, è stata scavata dal Rio di Racines.
Puoi accederci da Ponte Giovo, dove scalini e ponti di legno ti condurranno in una profonda gola di marmo bianco, alla scoperta delle cascate.
Un po’ più in là?
Qualche spunto? Bressanone si trova a soli a 30 chilometri in direzione sud (ti super consiglio il Water Light Festival, se capiti nel periodo giusto), ed è comodamente raggiungibile in autostrada. Il passo Passo del Brennero è ugualmente comodo, a 15 chilometri in direzione nord, ed è famoso per il grande outlet. Con 50 chilometri sei a Innsbruck, e sono 70 per Bolzano.
E per le escursioni intorno a Vipiteno?
Non hai che l’imbarazzo della scelta. Come hai letto (e come puoi vedere curiosando nel blog), noi abbiamo percorso in lungo e in largo la Val Ridanna. È una valle speciale, con un fondovalle di pascoli verde intenso, una quota malghe ottima per escursioni poco impegnative, e belle montagne se sali di quota. Spoiler: in tutte le malghe si mangia da dio. Le nostre preferite? Freundalm e Martalm.
Non finisce qui, comunque. Siamo riusciti a fare dei piccoli assaggi delle altre tre valli a ovest di Vipiteno (Valle del GIovo, Valle di Racines e, più a nord, Val di Fleres), e della splendida e super tranquilla Val di Vizze, a est. Tutto consigliatissimo.
Se vuoi fare escursionismo nei dintorni di Vipiteno, ti consiglio di procurarti la Carta Tabacco n. 38 (Vipiteno-Alpi Breonie, puoi comprarla su Amazon) e per la Val di Vizze la n. 37 (Gran Pilastro, Monte di Fundres, puoi comprarla su Amazon).
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