“Le Alpi in un paninetto” è il libro scritto da Silvia e Davide di Bagaglio Leggero per raccontare, attraverso il gusto della semplicità, il loro vagare per monti.
“Le Alpi un paninetto” non è un libro di ricette, anche se ne contiene molte.
Non è un libro di trekking, anche se ci sono i nostri itinerari.
Non è un romanzo, anche se ci trovi tante storie.
Era il 2021 quando ci siamo guardati negli occhi e ci siamo sentiti finalmente liberi di dirigerci verso una gestione più vera del tempo, un rapporto simbiotico con la natura e dei ritmi più nostri. Ed è proprio guardandoci a fondo che ci è venuto naturale vedere la montagna. Meta indiscussa delle nostre passioni e casa dei sogni degli ultimi sette anni.
Certo, il concetto di “casa” non è dei più comuni, per due nomadi digitali. E così in questi anni ci siamo trovati a fare nuove conoscenze, a tessere rapporti di vicinato e ad entrare in equilibri sempre diversi. Dalle Dolomiti del Comelico alla Valle Maira, le Alpi si trovano dove punta l’ago della nostra bussola.
I punti cardinali sono tutto ciò che crediamo serva in questo viaggio: semplicità, condivisione e gratificazione. Come il paninetto mangiato in cima ad una montagna, su una cresta aguzza o su un morbido prato puntinato di crochi. Un rituale senza pretese che nasconde molto del nostro vagare per monti.
Il libro, nato per gioco con chi ci segue su Instagram, ha preso forma raccogliendo, tappa dopo tappa, ricette e racconti dei luoghi che ci hanno ospitati.
Un libro di 104 pagine, autoprodotto, con illustrazioni e tanta originalità. Lo trovi su Amazon.
Dentro c’è la nostra idea di montagna, ci sono gli otto luoghi che ci hanno ospitati in questo anno e mezzo, e ci sono i paninetti che abbiamo condiviso con le persone che abbiamo conosciuto.
Il fatto è che non puoi sempre parlare di imprese.
Sto parlando a te, Scrittore di Montagna. Sì, va bene il fascino dell’uomo teso verso una meta impossibile, le difficoltà, la catarsi di leggere del protagonista con le dita congelate, i ramponi messi male, lo sherpa che ha dato forfait e gli scommettitori che lo danno ormai per perdente – insomma, la catarsi di leggere che il protagonista alla fine ce la fa…
No dai, Scrittore di Montagna. La vita ad una certa quota è molto, molto più ricca di così. E non solo è ricca: è poetica, intensa, straziante, genuina, complicata, complessa, romantica, stancante, gioiosa, e tanti altri aggettivi, per la maggior parte lontanissimi dal gergo di battaglia, conquista e vittoria.
Così abbiamo preso un’idea bislacca – un libro dei paninetti, cioè un concetto che chi ci segue sono mesi, anni che ci ritorce contro – e l’abbiamo ponderata, elaborata, rigirata, messa su carta, impaginata e autoprodotta.
Qui sotto puoi scoprire l’indice e leggere l’introduzione.
Leggi gli estratti
Ode alle mille albe
Siamo Silvia e Davide, montanari digitali
I nostri punti cardinali
Prima di tutto, un disclaimer
Prima tappa: Sappada
I paninetti di Sappada
E dato che parliamo di FVG
Alla base, le emozioni
Seconda Tappa: Padola, Comelico Superiore
I paninetti di Padola
Cos’è il paninetto della montagna
Come si compone il paninetto della montagna
Perché il paninetto non andrebbe composto in montagna
Terza tappa: Falcade, Valle del Biois
Il paninetto di Falcade
Il paninetto dei Cacciatori
Gli ingredienti del paninetto della montagna
Third time is the charm
Quarta tappa: Gosaldo
I paninetti di Gosaldo
I sei problemi dei paninetti della montagna
Spontaneamente buono: il foraging
Quinta tappa: Val Ridanna
Il paninetto della Val Ridanna
Paninetti buoni, in tutti i sensi
Sesta tappa: Albaredo per San Marco, Valle del Bitto
Il paninetto di San Marco
Paninetti di racconti
Settima tappa: Gressoney
I paninetti di Gressoney
Voce ai professionisti, I: su quattro ruote
Voce ai professionisti, II: tra quattro mura
Voce ai professionisti, III: vegano
Ottava tappa: Valle Maira
Il paninetto della Dispensa
Il paninetto del Campo Base
Cosa fare quando sei lontano dalla montagna
Cosa resta del paninetto, sete
Cosa resta del paninetto, cuore
Finale
Paninetti dalla community
Autori e contributori
Gli scritti di questo libretto sono nati in modi e tempi diversi. C’è qualcosa che voleva essere soprattutto veloce, evocativo, come una pioggia improvvisa di mezza primavera, di quelle che ti inzuppano completamente prima ancora che tu te ne sia reso conto – non sembrava così intensa da doversi coprire di più e meglio – poi guardi il cielo perché forse ora è il momento di farlo, e c’è già il sole tra le ultime gocce. E ci sono parti che sono i noi di quest’ultimo anno e mezzo tra le montagne, con la scoperta di una vita nuova, e di paesaggi, sentieri, storie e persone che ci sono entrati nel cuore.