Scesi a Roccaraso dal trenino della Ferrovia dei Parchi – la famosa Transiberiana d’Italia – ci siamo trovati con alcune ore da ingannare. E non essendo noi di quelli che il tempo lo passano con le gambe sotto la tavola, abbiamo scovato questa escursione ad anello attorno al Monte Maiuri. E vale la pena che ti dica subito perché ci è piaciuta: in pochi minuti sei fuori dal paese – iperfrequentato da chi è sceso con te dal trenino – in un ambiente naturale molto bello, e lontano dagli impianti sciistici. Win win, insomma!

Sulla Transiberiana d'Italia

PS Quando fai il Treno dei Parchi – la Transiberiana d’Italia – puoi acquistare un’escursione guidata che, da Roccaraso, ti conduce a Pescocostanzo. L’escursione è sicuramente bella, perché attraversa gli ampi altopiani tra i due paesi; si tratta però di una gita molto semplice. Noi abbiamo preferito optare per una soluzione in autonomia, e più appartata, ma comunque fattibile con agio nel tempo della pausa.

Avvertenza. Abbiamo fatto questa escursione in un inizio marzo con pochissima neve al suolo: non sono stati necessari né ciaspole né ramponcini. Ovviamente, le condizioni possono cambiare in base al momento della stagione, e alla singola stagione. Valuta di conseguenza se fare o meno questo anello.

Da Roccaraso al Piano di Aremogna

Usciti dalla stazione, raggiungiamo Via Roma – la strada principale dell’abitato abruzzese – e la percorriamo verso sud fino alla rotanda, dove proseguiamo dritti, in salita, in Via Patini – poi Strada Comunale delle Croci. Siamo già sul sentiero 105. Seguiamo la strada asfaltata, già lontana dai suoni del paese – seguendo la via crucis fino a una serie di segnavia (1340 mslm circa). Qui prendiamo la sterrata sulla destra. Il periplo del Monte Maiuri – che NON saliremo – inizia da qui.

Superiamo una prima abitazione e, in corrispondenza di una seconda (più un recinto di baracche), un cartello di dice di proseguire dritti, sempre sul sentiero 105. Siamo ora nel bosco, seguendo il sentiero piuttosto rettilineo che si snoda, leggermente incassato, tra i faggi (nota bene che una prima deviazione sulla destra, per Quadrone, va ignorata). Man mano che prendiamo quota – molto gradualmente – ci troviamo a guardare dei bei panorami, mentre la vegetazione si fa più “mediterranea”. Proseguendo, raggiungiamo una conca/radura da dove, seguendo la sterrata, saliamo alla forcella (Passo di Monte Arazecca, 1470 mslm) che prelude all’ampissima conca di Piano Aremogna. 

Sul piano, alcune basse collinette tradiscono l’origine glaciale di questa distesa altrimenti uniforme. Ma è la visuale ad allargarsi e a farsi spettacolare: oltre ai prati erbosi e perfettamente pianeggianti della conca ci sono i Monti di Roccaraso, con cime e circhi glaciali, e più lontano… gli impianti sciistici, sufficientemente distanti da non turbare la nostra naturalità (anche se qualche distante tunz-tunz di musica da discoteca arriva comunque fino a qui). Un pannello ci spiega che all’alba e al tramonto qui passa la fauna selvatica. Sulla nostra destra, infine, una dorsale erbosa e pietrosa allo stesso tempo, come san fare questi ambienti, sale al Monte Maiuri.

Noi, invece, pieghiamo a destra, in quota e sempre sul sentiero 105, e iniziamo la seconda metà dell’anello.

Silvia lungo il Piano di Aremogna

Ritorno dal Piano di Aremogna a Roccaraso

Il sentiero, ora stretto, scende brevemente a un edificio a due piani abbandonato – vetri e porte sembrano sfondati di recente – ma circondato da bei tavoli e panche. Siamo al limite del Piano, che però abbandoniamo subito: i segnavia, in forma di paletti, salgono sulla destra il versante a gobbe erbose. Guadagniamo così 120 metri di dislivello, attraversando l’ambiente più bello dell’escursione: ginepri e pini mughi decorano un mondo sconnesso di gobbe e incisioni, spuntoni di roccia e improvvisi ghiaioni.

Il sentiero si segue facilmente fino a una breve ma profonda incisione terrosa – noi l’abbiamo trovata ancora innevata – che scende ad una strada forestale in corrispondenza di un pilone dell’alta tensione e di un edificio seminascosto tra gli alberi.

Qui inizia la nostra discesa: prendiamo a destra (direzione Campetto degli Alpini e Valle di San Rocco) e percorriamo la sterrata fino alla località Campetto degli Alpini (1440 mslm), dove si trova un rifugio-ristorante piuttosto gettonato. Qui la strada si fa asfaltata: seguendola, scendiamo a Roccaraso.

Nota. L’ultimo tratto discesa, su fondo asfaltato, può essere un po’ noiosa, ed è in più percorsa dalle auto; è però anche l’unico modo per fare un vero anello. Una possibilità (che però non abbiamo percorso): prima di raggiungere il Campetto, si incontra una forestale che stacca sulla destra, in direzione Quadrone, e che credo raggiunga la deviazione che abbiamo ignorato a inizio escursione.

Escursione invernale a Monte Maiuri

Anello del Monte Maiuri: escursione ad anello a Roccaraso: dati tecnici in breve e traccia GPX

⛰️ Dove siamo A Roccaraso (AQ)
📍 Partenza da Roccaraso, centro paese (1236 mslm)
🏅 Punti dell’anello Passo di Monte Arazecca (1470 mslm)
📐 Dislivello 400 m complessivi
📏 Lunghezza 10,2 km
⏱️ Tempo 2 ore e mezza
😅 Difficoltà Media
💧 Acqua /
🗺️ Cartografia /
🛰️ Traccia GPS

Ciao! Siamo Silvia e Davide, nomadi digitali in versione montanara. Entrambi liberi professionisti, da 4 anni abbiamo scelto di vivere tra le montagne, spostandoci di valle in valle. Sul blog e sui social raccontiamo le terre che ci ospitano.
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