Il Bivacco Messner in Val di Vizze sembra uno di quei posti al confine con il mondo. Emozionante è dire poco. Te lo raccontiamo.

Siamo in Alto Adige da due mesi e improvvisamente e scopriamo che… ci manca un pezzo di carta da esplorare: la Val di Vizze! In realtà della Pfitschertal abbiamo solo l’imbocco, così compriamo la topografica e (seconda sorpresa) scopriamo esserci un bivacco! Il richiamo è irresistibile e, nonostante la notte abbia nevicato (sì, a fine maggio), abbiamo tutte le intenzioni di andarlo a scoprire.bivacco Gunter Messner all'Hochferner

Dal 3° tornante della strada del Passo Vizze al Bivacco Gunther Messner

Percorriamo la valle, imbocchiamo la strada asfaltata che sale verso il Passo di Vizze e, seguendo le indicazioni, imbocchiamo la forestale. ATTENZIONE: all’inizio della forestale c’è un divieto di accesso, ma in realtà si può proseguire sulla strada, si trovano ben 3 parcheggi ufficiali dove lasciare le auto.

Lasciamo quindi la nostra nel parcheggio del Gran Pilastro (1737 mslm) e imbocchiamo il sentiero 1 in direzione est: ci addentriamo nel bosco e, poco dopo, scendiamo qualche gradino di legno seguendo ancora le indicazioni dello stesso sentiero che si addentra nella valle, diretto al Rifugio Gran Pilastro. Al bivio di quota 1806 mslm teniamo la sinistra imboccando il sentiero n. 7 che seguiremo fino alla nostra meta.

Scendiamo ancora qualche metro di dislivello, oltrepassiamo uno spettacolare ponte che attraversa il Rio di Sopramonte e sbuchiamo nei pressi di un bel prato fiorito con un piccolo rudere di legno.

Alpe Sopramonte in Val di Vizze

Seguiamo il sentiero in maniera molto intuitiva e improvvisamente il panorama si apre su uno scenario incantevole: bellissimi pratoni in fiore, piccoli fienili di pietra e legno, cascate, mucche al pascolo e, sullo sfondo, lo spettacolo del ghiacciaio Hochferner, la forcella di Gries a chiudere il tutto. Sogno o son desta? 

Ci troviamo immersi tra i pendii erbosi dell’Alpe di Sopramonte, un tripudio di profumi, suoni e colori. Incredibile la fioritura dei botton d’oro, una delle più belle ed estese mai viste.

Silvia tra i ranuncoli in Val di Vizze

Anche se le indicazioni del sentiero alle volte si perdono, la direzione da seguire è evidente, così camminiamo in morbida salita lasciandoci stupire dal panorama. Ecco… magari un po’ di attenzione in più ci avrebbe evitato di finire in qualche torbiera, dato che i prati erano carichi d’acqua.

Il sentiero si sposta quindi sul versante sinistro del solco formato dal Rio di Sopramonte e lo percorre in quota fino ad arrivare ad un piccolo cimitero spontaneo di montagna. Leggere le date e vedere i sorrisi dei tanti ragazzi che hanno perso la vita tra queste montagne – il nome è quasi sempre lo stesso: Nordwand Hochfeiler, parete nord del Gran Pilastro – è un tuffo al cuore, che ricambiamo con un pensiero rivolto a loro.

Silvia in Val di Vizze

Proseguiamo in salita fino ad attraversare il rio tra i massi portati dalle acque. Da qui il sentiero corre lungo la cresta di una grande e pendente morena glaciale. La salita si fa più sostenuta, ma la vista del bivacco giallo di fronte a noi ci rammenta che manca davvero poco.

Nel frattempo tutto attorno è cielo plumbeo, canaloni ghiacciati, i seracchi delle limgue del ghiacciaio e… neve.

Bivacco Messner

Il bivacco Gunther Messner (Hochferner Biwak, 2529 mslm)

Geograficamente: è posto a sud ovest della Forcella di Gries (2815 mslm) e ai piedi delle ripide pareti del Grießferner e dell’Hochferner.

Alpinisticamente: è utilizzato soprattutto come punto di appoggio per le difficili ed impegnative vie di ghiaccio sul Gran Pilastro (3509 m).

Emotivamente: è in una posizione splendida! Il bivacco spunta già dall’inizio valle con il suo colore giallo, ma vederlo addossato alle pareti settentrionali della Vedretta di Gries e della Gran Vedretta, parte del massiccio del Gran Pilastro, è davvero emozionante. Non stupisce che sia il luogo nel quale Reinhold Messner ha scelto di dedicare un bivacco al fratello Gunther.

Tecnicamente: il bivacco è in stile “Fondazione Berti”, ma con i letti in legno perché in Alto Adige non si scherza. Nove posti dotati di materassi e coperte, una panca, due sedie, una piccola dispensa con qualche scarsa provvista e il libro del bivacco (non molto frequentato, dato che le prime firme sono del 2011). Due finestrelle e nulla di più. Ma neanche nulla di meno, c’è già tutto.

Curiosamente: il bivacco Messner è uno dei pochissimi bivacchi che si trovano in Alto Adige. E data la nostra smisurata passione per queste strutture abbiamo provato a chiedere perché ce ne siano così pochi, ma nessuno ha saputo spiegarcelo. Se lo sai ti aspettiamo nei commenti!

Silvia e Davide al bivacco Gunter Messner

Il giacciaio dell’Hochferner

L’Hochferner (3470 m) è la cima più settentrionale del Gruppo del Gran Pilastro. Dal bivacco si vedono i due impressionanti canaloni ghiacciati: due lingue interrotte, spesse muraglie di neve in apparente distacco.

All’interno del bivacco ci sono quattro fotografie che testimoniano l’evoluzione del ghiacciaio. La prima risale al luglio del 19733. Le ultime non sono molto confortanti.

A proposito: la discesa avviene per la stessa via di salita.

Silvia al bivacco Messner

Bivacco Gunther Messner al Gran Pilastro: l’escursione in breve

⛰️ Dove siamo In Val di Vizze, sotto al versante nord del Gran Pilastro. Alpi Aurine (Alto Adige, BZ)
📍 Partenza da Parcheggio del Gran Pilastro (1718 mslm)
🏔️ Arrivo Bivacco Gunther Messner – Hochferner Biwak (2529 mslm)
📐 Dislivello 830 m
📏 Lunghezza 10 km salita e discesa
⏱️ Tempo 4 ore salita e discesa
😅 Difficoltà Media. Solo gli ultimi duecento metri di salita sono impegnativi.
💧 Acqua No.
🗺️ Cartografia Carta Tabacco 1:25000 n. 37 – Gran Pilastro, Monti di Fundres (se non ce l’hai puoi comprala su Amazon)
🛰️ Traccia GPS Sì.

Bivacco Gunther Messner al Gran Pilastro - pin