Ci sono luoghi che aspetti per anni. E uno di questi è Campo Imperatore. Avevamo negli occhi l’immagine, vista tantissime volte, del bianco immacolato: una coperta stesa sui rilievi morbidi e poi tirata su su e infine rimboccata attorno alle cime di roccia chiara. Il cielo azzurro perfetto, e basta: solo questi colori. Ti raccontiamo come arrivare a Campo Imperatore in inverno e cosa vedere (anche se non scii). 

Come arrivare a Campo Imperatore in inverno?

In estate c’è una strada che sale fino all’Osservatorio Astronomico (attraverso Fonte Vetica), ma in inverno viene chiusa per le abbondanti nevicate (solitamente da novembre ad aprile – ma dipende dalla stagione).

In inverno l’unico modo per salire a Campo Imperatore è la Funivia  del Gran Sasso che parte da Fonte Cerreto (AQ) fino ai 2.130 m di Campo Imperatore. Fonte Cerreto in inverno è raggiungibile sia da L’Aquila che da Teramo (attraverso il traforo del Gran Sasso). Il costo della funivia è di 12€ andata e ritorno (nel momento in cui scrivo).

⚠️Il parcheggio della funivia si trova un po’ discosto da questo, in posizione più bassa ed è ben indicato da grandi cartelli. Non è proprio comodo – soprattutto se sali già con gli scarponi da sci o scialpinismo ai piedi, e l’attrezzatura in spalla! – ma è gratuito e ti evita multe che spesso vengono scoccate a chi parcheggia lungo la strada fuori dagli appositi spazi.

La funivia ha una capienza di 100 persone e il percorso una durata di circa 7 minuti, ma se vieni durante il weekend ti consigliamo di arrivare alla biglietteria presto: un sabato abbiamo trovato più di 200 persone in coda.

In realtà ci sarebbe anche un sentiero che segue pressoché la salita della seggiovia, ma personalmente la sconsiglio perché, oltre ad essere ripidissimo, a livello panoramico non regala molto. 

Cosa vedere a Campo Imperatore in inverno?

Conosci la “prigione più alta del mondo”? L’ostello più alto d’Europa? E l’Osservatorio astronomico più alto d’Italia? Ecco… sono tutti qui!

Ostello di Campo Imperatore

L’ostello più alto d’Europa si trova al posto della vecchia stazione a monte della funivia del Gran Sasso. È un posto particolare, un rifugio dal fascino un po’ hippie che ospita al suo interno anche un museo con i resti della vecchia funivia e delle interessanti mostre (quando siamo saliti noi la mostra era dedicata al Sentiero Italia CAI).

Hotel Campo Imperatore

A pochi passi si trova anche l’Hotel Campo Imperatore, realizzato negli anni 30 dal Regime su progetto dell’ingegnere Bottino e divenuto storico, guarda te l’ironia, per aver detenuto in prigionia nel 1943 Benito Mussolini nel 1943. Fu proprio lui a definirlo “la prigione più alta del mondo” prima di essere liberato dai tedeschi con l’Operazione Quercia guidata dal capitano delle SS Otto Skorzeny, durante la Seconda Guerra Mondiale.

La sua camera è ancora perfettamente conservata, ma l’albergo in questi anni è in ristrutturazione; il progetto è quello di realizzare un moderno hotel di lusso.

Osservatorio Astronomico

E poi, basta voltarsi per ammirare l’imponente struttura rivestita di ghiaccio dell’Osservatorio astronomico più alto d’Italia, dove la notte ci sono miliardi di stelle ad illuminare il cielo. 

A causa della quota altimetrica e della lontananza da sorgenti di inquinamento luminoso e dell’aria, Campo Imperatore è considerato il luogo ideale per l’osservazione astronomica.

Durante il periodo estivo organizzano anche delle visite guidate.

La piana di Campo Imperatore “il piccolo Tibet”

Campo Imperatore (anticamente Campo Imperiale, nome attribuitogli da Federico II di Svevia), è un vastissimo altopiano di circa 20 km, di origine glaciale e carsico-alluvionale, situato tra i 1500 e i 2100 m di quota.

Questo è il cuore pulsante del massiccio del Gran Sasso e del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, e la vista sulla piana lascia chiunque senza parole!

La zona è stata scenario di tantissimi film come Lo chiamavano Trinità e Continuavano a chiamarlo Trinità con Bud Spencer e Terence Hill, ma anche Il deserto dei Tartari con Vittorio Gassman e Così è la vita con Aldo Giovanni e Giacomo.

Sciare sul comprensorio di Campo Imperatore

Il Comprensorio di Campo Imperatore non è tra i più grandi dell’Appennino (i 3 impianti coprono circa 15 km di piste), ma è uno tra i più tranquilli ed è ben organizzato, tanto che nei weekend di inverno la zona si riempie di sciatori… d’altronde lo spettacolo è sicuramente unico!

D’altronde, vuoi mettere la bellezza di sciare su neve naturale?

Escursione con ciaspole o ramponi al Rifugio Duca degli Abruzzi

La salita al Rifugio Duca degli Abruzzi con ciaspole o ramponi e la vista pazzesca sui monti del Gran Sasso, sulla piana di Campo Imperatore – detto il Piccolo Tibet –  e su un 360° davvero da brividi… in tutti i sensi!

L’escursione al Rifugio Duca degli Abruzzi è quasi sempre possibile con ciaspole o ramponi, a seconda delle condizioni della neve, ed è spesso tracciata da altri escursionisti. In inverno il rifugio è chiuso, ma la calabrosa che ghiaccia le pareti dell’edificio rendono tutto estremamente magico! Questi i dati in breve:

📍 Il sentiero inizia nei pressi dell’Osservatorio Astronomico

🧭 Il percorso non è battuto, ma l’orientamento è semplice.

🥾 Lunghezza: 1,3 km la salita

↗️ Dislivello: 300 metri

🕝 Tempo: circa 40 minuti la salita

Lo spettacolo da quassù è assicurato! 🤩

⚠️ Non sottovalutare la zona del Gran Sasso che è spesso sferzata da venti forti e perturbazioni improvvise.
Controlla sempre il meteo prima di partire.

Altre ascensioni da Campo Imperatore

Da Campo Imperatore partono molte altre ascese che conducono in alta montagna e sono capaci di lasciare l’escursionista a bocca aperta, soprattutto nel periodo invernale e dopo periodi particolarmente freddi, quando il Gran Sasso svela la sua immagine più gelida e regala scenari davvero unici.

Si tratta però per lo più di percorsi alpinistici (come la salita al Corno Grande, al Pizzo di Intermesoli, al Pizzo Cefalone o al Monte Aquila) che richiedono attrezzatura (sci d’alpinismo o ramponi e picozza a seconda degli itinerari) e ottima conoscenza delle tecniche di progressione in montagna. Se è la tua prima volta in zona, ti consigliamo di intraprendere queste ascese con una guida alpina esperta, che saprà accompagnarti in assoluta sicurezza.

Ciao! Siamo Silvia e Davide, nomadi digitali in versione montanara. Entrambi liberi professionisti, da 4 anni abbiamo scelto di vivere tra le montagne, spostandoci di valle in valle. Sul blog e sui social raccontiamo le terre che ci ospitano.
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