L’anello ai piedi dell’Agner è uno di quei giri svuotatesta tra boschi rigogliosi, distese di mughi, malghe e rifugi. Lungo, ma facile da fare (l’orientamento non è mai difficile, e c’è abbondanza di segnaletica).

Il nostro percorso parte da Frassanè e attraversa il Col di Luna, Rifugio Scarpa e Malga Agner. La cosa veramente preziosa del giro: superati gli ultimi abeti, di fronte a te avrai una chiostra di monti meravigliosi, dominati dalla mole dell’Agner, un vero gigante pallido.

Cosa troverai nel giro ad anello ai piedi dell’Agner:
Fatica
Difficoltà tecnica
Panorama
giganti pallidi

Rifugio Scarpa Agordino

Da Frassenè al Col di Luna

Parcheggiamo lungo la via principale di Frassenè (1080 mslm), e individuiamo subito il cartello che indica in rifugio Scarpa (è via Vich). La strada asfaltata si lascia in breve alle spalle le ultime case, e… sparisce.

Hai capito bene: la strada scompare in una frana di terra e macigni, che ne ha portato via dei lembi. Superiamo un paio di scassi di questo tipo, e proseguiamo.

Saliamo ancora lungo una carrareccia, che poi scompare per lasciare il posto a un vero e proprio sentiero che si snoda attraverso un bel bosco. I cartelli ci sono, e sono piuttosto chiari: noi siamo diretti verso la sommità del Col di Luna. Il percorso segue il versante salendo gradualmente, fino a un bivio: Col di Luna, o Passo di Luna? Scegliamo il colle, anche è più pendente. Tempo di una decina di minuti, e finalmente si apre il panorama.

Alcuni tornantini erbosi, ed eccoci sulla sommità del colle… che sono due. Sulla prima, un monumento in pietra (1745 mslm). Sulla seconda, la croce di vetta del Col di Luna (1747 mslm).

Giochiamo qualche minuto a riconoscere le montagne che compongono il panorama: il versante nord delle Feltrine, il Pelmo lontano, la Moiazza… ma è la catena che da Cima d’Oltro, passando per la Croda Granda, arriva fino all’Agner a dominare il paesaggio. Maestosa. E ci piacciono, in fondo, i Pizzetti: due palettoni di roccia pallida, praticamente gemelli.

Col di Luna da Frassanè

Dal Col di Luna al Rifugio Scarpa (Gurekian) e Malga Losch

Il rifugio lo vediamo chiaramente alla nostra sinistra. Seguiamo una bella crestina erbosa e raggiungiamo il Passo del Col di Luna (1718 mslm). Il sentiero – che adesso ha preso un numero (773) e proviene da Forcella Aurine – ora piega verso nord, e corre alla base delle pareti rocciose, dentro gli ultimi boschi. Camminata piacevolissima, praticamente in quota, ed è impossibile perdersi (nonostante ci siano ancora accumuli di neve residua).

Saliamo l’ultimo, piccolo colle, ed eccoci al Rifugio Scarpa (1704 mslm).

In realtà, è un piccolo complesso: c’è il rifugio, bianco e alto sul suo prato. C’è Malga Losch, spartanissimo bivacco sempre aperto (credo sia usata effettivamente per l’alpeggio). C’è il lungo edificio delle stalle e, più in fondo, l’arrivo della cabinovia che parte da Frassenè.

Soprattutto, è il momento del panino.

Malga Losch

 

Dal Rifugio Scarpa a Malga Agner di Fuori

Ripartiamo lungo il sentiero 773 che inizia proprio accanto alla Malga Losch, e il paesaggio cambia ancora. Siamo nel cosiddetto “Sotto l’Agner”, ancora in quota, e basta un’esposizione leggermente diversa per dettare all’ambiente un carattere nuovo. Adesso sono mughi cresciuti tra grossi blocchi di frana, attraverso i quali si snoda un modesto sentierino. Anche qui le indicazioni sono buone, almeno fino a Col Colander (poco meno di 1800 mslm). Gli ultimi rimasugli di neve coprono alcuni dei segni, ma niente di sconvolgente: basta un po’ di attenzione.

Il Col Colander è un vero e proprio crocevia di sentieri:

  • il Naturalistico Miniussi, che sale fino a seguire gli ultimi prati,
  • il sentiero che porta al Bivacco Biasin, che si trova alla notevolissima quota di 2650 mslm,
  • c’è anche un sentiero che torna indietro verso il rifugio ma tenendosi più alto, per poi intercettare l’attacco della Ferrata Stella Alpina.

Noi scegliamo la via più facile: ancora il sentiero 769, che porta alle Malghe dell’Agner. Qui le indicazioni ci sono ma vanno seguite bene, per il sentiero appare e scompare.

Silvia nell'anello sotto al Monte Agner

 

Da Malga dell’Agner di Fuori a Frassanè: il giro ad anello

In un’ora siamo alle Malghe dell’Agner di Fuori (1618 mslm). Bellissima posizione, alle spalle l’Agner e tutta una serie di altre spigolose cime minori. I Pizzetti di prima hanno cambiato forma, li vediamo da un punto di vista diverso, bellissimi anche da qui.

La discesa è monotona, lungo la strada bianca che serve la malga e che ha, in certi punti, una pendenza folle. Ad un certo punto un cartello indica sulla destra un sentiero per località Bertoli (1042 mslm). Lo seguiamo e, al secondo bivio, la traccia diventa davvero bella, in mezzo al bosco, portandoci ad un piccolo gruppo di case.

Una graditissima fontana con panchina ci accoglie all’imbocco del paese, e si riparte. Un breve traverso nei prati, un tornante sull’asfalto e sbuchiamo nuovamente a Frassenè.

Malga Agner

Giro ad anello ai piedi dell’Agner: dati tecnici in breve

Dove siamo: a Frassenè, tra le Dolomiti dell’agordino. Cammineremo lungo i versanti orientali della catena dell’Agner.

Partenza: parcheggio lungo la strada principale di Frassenè (1080 mslm)

Punti del giro: Col di Luna (1747 mslm), Rifugio Scarpa-Gurekian (1748 mslm), Malga dell’Agner di Fuori (1618 mslm)

Dislivello: 960 metri

Lunghezza: 14 chilometri tutto l’anello

Tempo: 6 ore

Difficoltà: medio. Non ci sono difficoltà tecniche, e l’orientamento è sempre discreto. Si tratta però di un giro piuttosto lungo.

Acqua potabile lungo il percorso: no. Le uniche fontane sono attorno alla partenza/arrivo (Frassenè in via Domadore, Bertoli).

Cartografia: Carta Tabacco n. 22 – Pale di San Martino (se non ce l’hai puoi comprarla su Amazon)

Anello ai piedi dell'agner, col di luna e rifugio scarpa pin