Nei due mesi che abbiamo trascorso in Val Sarentino, due erano i posti deputati alla “gita sopra casa”: Passo Pennes – principalmente quando avevamo voglia di cime panoramiche, non per forza difficili – e Riobianco, con le due valli di Ebenberg e Obergerg a offrire malghe facilmente raggiungibili ed eventualmente itinerari più complessi. In questo articolo ti racconto la facile escursione a malga Ebenberger Alm, e la altrettanto facile (ma più intensa!) salita a Punta della Sciabola (Seeblspitz).
Facile escursione da Riobianco a malga Ebenberger Alm
Provenendo da Sarentino, e arrivati a Riobianco (Weissenbach), superiamo il ponte e prendiamo a sinistra: troviamo qui un larghissimo parcheggio (1340 mslm), nel quale dobbiamo per forza lasciare l’auto (il resto della salita è per residenti). Caricato lo zaino in spalla, ci avviamo sulla strada asfaltata – la nostra maledizione, quando abbiamo iniziato a frequentare più volte questa valle – seguendo i segnavia 9-27; percorriamo i 4 tornanti fino ad arrivare alla frazione di Wink Höfe (1442 mslm). Superata l’ultima abitazione, la strada si fa sterrata.
Saliamo nel bosco quasi senza pendenza, alti sul fondo dell’incisione fluviale, fino a quando il panorama si apre di nuovo: di fronte a noi una conca prativa punteggiata di malghe che, in questo sprazzo di autunno, fervono di lavori di manutenzione prima della neve. Ci lasciamo sulla destra la salita per malga Oberberg Alm (segnavia 8-9), e proseguiamo sul sentiero 27, salendo in po’ di quota e piegando verso ovest per infilarci nella Valle di Sottomonte (Unterberg Tal).
Qui la sterrata si fa di nuovo quasi pianeggiante. La valle è impreziosita dai larici – ora dorati – e da piccole baite di legno, alte sui versanti. Alla nostra sinistra gorgoglia quieto il torrente Weissen.
Di fronte a noi, un assaggio del panorama spigoloso che vedremo dalla Seeblspitz, seconda meta dell’escursione. Percorriamo così i 2,5 km che ci portano alla base del dosso sul quale si trova malga Ebenberger Alm. Lungo la strada crocifissi, fontanelle, l’immancabile “stazione metereologica” (Wetterstation) di legno e corda, che piace sempre.
Ebenberger Alm
Raggiungiamo la malga dopo una breve salita a tornanti (1781 mslm).
Ebenberger Alm è appollaiata, spartana, circondata da bellissime montagne. Quando è aperta (in estate e, stando a quello che abbiamo letto sul cartello, anche in inverno), vi si mangia molto bene, dicono. In ogni caso, anche solo rimanere qui a prendere il sole, con lo sguardo verso la testata della valle Oberberg Tal – che culmina con il Corno Bianco di Pennes e il fronteggiante Mudatsch (da qui appare ancora più massiccio e alto del Corno) – è un piacere.
A questo punto, fatta una pausa, proseguiamo verso la Seeblspitze (trovi la relazione più sotto nel paragrafo che segue).
Se invece vuoi tornare a Riobianco, non ti resta che seguire il sentiero della salita.
Escursione a Malga Ebenberger Alm: dati tecnici in breve
⛰️ Dove siamo | Val di Pennes, Val Sarentino |
📍 Partenza da | Riobianco, parcheggio (1340 mslm) |
🏅 Arrivo | Ebenberg Alm (1781 mslm) |
📐 Dislivello | 450 metri |
📏 Lunghezza | 5,5 km la salita |
⏱️ Tempo | 1 ora e 40 la salita |
😅 Difficoltà | Facile |
💧 Acqua | Sì, lungo la salita alla malga |
🗺️ Cartografia | Carta Tabacco n.40 – Sarntaler Alpen, Monti Sarentini (se non ce l’hai, puoi comprarla su Amazon) |
🛰️ Traccia GPS | Sì (vedi a fine articolo) |
Salita a Punta della Sciabola – Seeblspitze
A riprova del discorso di cui sopra, Silvia decide di fermarsi a rilassarsi alla malga; io invece procedo oltre sulla strada fianca, e raggiungo in un minuto una coppia di baitine gemelle davvero graziose; dopo di queste c’è l’indicazione, sulla sinistra, per la Punta della Sciabola, in corrispondenza di una grande Wetterkreuz in pieno stile sarentino. Un’altra croce del tempo è alta sopra di me, tanto che la scambio per la cima che voglio raggiungere. Il segnavia da seguire, anche qui, è il 27.
Fino alla vetta, il sentiero non lascia possibilità di errore, essendo sempre evidente e ben segnato sulle rocce; superiamo un primo pendio lungo un ruscello, una conca, un secondo pendio fino a un baito di legno (2027 mslm). Da qui, il sentiero perde un po’ della pendenza per attraversare prati di quota dove è bello, ogni tanto, voltarsi, per avere una visuale sempre più ampia sull’altro versante della piccola valle.
Superiamo un roccione aggirandolo, pieghiamo leggermente, superiamo un laghetto quasi invisibile (2235 mslm): è in parte inerbito, in questa stagione, ma lo si nota meglio salendo ancora un po’ di quota. E a proposito di salire: facciamo ora un po’ di stretti tornantini, con la pendenza di nuovo aumentata, fino a una sella (2299 mslm). La nostra meta, ben visibile per via della croce di vetta – non la Wetterkreutz che ho visto da giù – è sulla destra, e si raggiunge in pochi minuti percorrendo con attenzione la cresta erbosa – non difficile né esposta.
Sulla croce di vetta di Punta della Sciabola (Seeblspitze, 2347 mslm) c’è ancorata la cassetta metallica con il libro di vetta. Il panorama, da questa piccola cima, è spettacolare, in virtù del suo isolamento: un vero 360° sulla testata della valle Unterbergtal, sul Corno Bianco di Pennes, sulla cresta che separa Val di Pennes da Val Durna… sotto di me i versanti della Seeblspitze scendono a capofitto verso i boschi della Val di Pennes.
Cerco una traccia per scendere da qui – che su carta c’è – ma poi preferisco scendere più semplicemente per la via della salita. Torno così a Malga Ebenberger Alm, e poi a Riobianco.
Salita al Monte Sciabola (Seeblspitz): dati tecnici in breve e traccia GPX
⛰️ Dove siamo | Val di Pennes, Val Sarentino |
📍 Partenza da | Riobianco, parcheggio (1340 mslm) |
🏅 Arrivo | Punta della Sciabola/Seeblspitze (2347 mslm) |
📐 Dislivello | 1000 metri |
📏 Lunghezza | 16,4 km andata e ritorno |
⏱️ Tempo | 5 ore andata e ritorno |
😅 Difficoltà | Media |
💧 Acqua | Sì, lungo la salita a Malga Ebenberger Alm; poi ruscelli |
🗺️ Cartografia | Carta Tabacco n.40 – Sarntaler Alpen, Monti Sarentini (se non ce l’hai, puoi comprarla su Amazon) |
🛰️ Traccia GPS | Sì |
Ciao! Siamo Silvia e Davide, nomadi digitali in versione montanara. Entrambi liberi professionisti, da 4 anni abbiamo scelto di vivere tra le montagne, spostandoci di valle in valle. Sul blog e sui social raccontiamo le terre che ci ospitano.
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