Queste sono 4+1 escursioni che puoi fare da Passo Pennes, Penser Joch, sul confine tra la Val Sarentino e la Valle Isarco e sono una più bella dell’altra! E se ancora ti stai domandando se vale la pena fermarsi qui… beh, c’è anche il Rifugio Alpenrose per accoglierti a fine gita, meglio di così?
Il Passo di Pennes – Penser Joch
Quando ci sali dalla Val di Pennes, l’idea è quella di uscire dal mondo perfetto dei masi e dei pascoli bordati dai boschi, per entrare in un qualcosa di diverso. Gli ultimi tratti di strada si arrampicano rettilinei, si lasciano il Torrente Talvera in basso, svoltano nel cielo. Poi arrivi al passo, il Corno Bianco di Pennes a guardarti alpino (spoiler: la visuale migliore del Weisshorn si ha da poco più in basso del passo, a Malga Penser Joch Alm, dove non c’è il Ganskragen a occludere mezza visuale).
Se ci sali dalla Valle Isarco il feeling invece è ancora diverso: un susseguirsi di tornanti che si addentrano nel bosco e lasciano andare, curva dopo curva, la morbidezza dei prati e delle mucche al pascolo.
Il Passo di Pennes (2211 mslm) infatti mette in comunicazione la Val di Pennes (una delle due biforcazioni finali della Val Sarentino) con la Valle Isarco, Sarentino con Vipiteno. Si percorre la Statale 508, che superato il passo e lasciatosi alle spalle il Rifugio Alpenrose, si tufa nello scosceso versante settentrionale, più freddo e ombroso – anche se a onor di cronaca, il passo in sé è sempre ultra ventoso e (spesso) freddissimo. Non a caso nei pressi si trova anche un’enorme pala eolica, visibile quasi da ovunque.
Dall’autunno alla primavera, il Passo di Pennes è soggetto a chiusure temporanee piuttosto improvvise quando ci sono le prime nevicate, e a chiusura completa quando la neve non viene più rimossa dagli spazzaneve. Si tratta di un fattore del quale tener conto se organizzi escursioni da Passo di Pennes verso l’inizio o la fine dell’inverno. In ogni caso, se sei in zona, nei paesi alla base del passo ci sono i cartelli che segnalano apertura e chiusura.
Se però hai la fortuna di vederlo innevato, lo spettacolo è assicurato!
Una curiosità. La strada che sale dal paese di Pennes/Pens, in Val di Pennes, esiste da tempo immemore; quella che sale da Vipiteno è invece stata realizzata, a fini di strategia militare, tra 1936 e 1938.
E ora, il motivo per cui sei qui: le quattro +2 gite dal Penser Joch (in ordine di intensità)!
Salita al Ganskragen/Gänsekragen
Escursione breve e divertente, ma i panorami non mancano.
Questa escursione è perfetta se sei arrivato a Passo Pennes a metà mattina, hai prenotato all’Alpenrose per il pranzo, ma hai un’ora da ingannare. E cosa c’è mi meglio da fare, per ingannare il tempo prima di una mangiata, se non fare una camminatina conciliante l’appetito?
Dal passo, guarda in direzione ovest: un cartello indica la direzione per il Corno Bianco di Pennes, segnavia 12A. Invece di seguirlo, prendi subito a destra il sentiero 12B, in salita per vari tornantini lungo il versante del nostro monte; in questo modo ci liberiamo subito del dislivello.
La salita è presto descritta: si sale, e dopo 111 metri di dislivello si arriva alla croce di vetta dello Ganskragen (2322 mslm), piuttosto panoramica. Qui troviamo una cima erbosa e ampia, alcuni ometti di pietra, una bellissima visuale – soprattutto verso nord – e il libro di vetta nella sua cassetta.
Per la discesa, ti consiglio di proseguire sul sentiero 12B che scende dalla parte opposta del monte, piega a sinistra per circumnavigarlo, raggiunge il laghetto Joch See (2200 mslm) e torna al passo con un piccolo giro ad anello.
Una nota curiosa. Su alcune carte, si trova il Ganskragen tradotto come “Collo d’Oca“. Si tratta di un esempio da manuale di come, durante il Ventennio fascista, venivano tradotti deliberatamente, e senza fondamenti linguistici, i toponimi in lingua tedesca e in dialetto locale.
Un’altra curiosità: appena iniziata la salita, nel verso che ti abbiamo descritto, si trova una struttura seminterrata in cemento. Alcuni gradini scendono fino ad una camera sotterranea. Non siamo riusciti a capire cosa fosse: un mini bunker? Una postazione della guerra? Qualcosa di servizio a rifugio o malghe?
⛰️ Dove siamo | A Passo Pennes, sulla testata della Val di Pennes, Val Sarentino |
📍 Partenza da | Passo Pennes (2211 mslm) |
🏅 Arrivo | Gänsekragen (2322 mslm) |
📐 Dislivello | 111 metri |
📏 Lunghezza | 2,1 km |
⏱️ Tempo | 50 minuti |
😅 Difficoltà | Facile |
💧 Acqua | No |
🗺️ Cartografia | Carta Tabacco n.40 – Sarntaler Alpen, Monti Sarentini |
🛰️ Traccia GPS | Sì |
Salita allo Zinseler e a Cima Specola
Zinseler e Cima Specola sono i due monti che, visti dal passo verso nord, compongono quello che sembra un isolato lingotto a due punte. La camminata per raggiungere le due vette è abbastanza semplice, un po’ più lunga della precedente, panoramica.
Esatto, Cima Specola (Hühnerspiel) è il “più uno” di questa lista di escursioni.
Per fare questa gita, devi parcheggiare l’auto – se possibile, perché i posti nelle due piazzole lungo la strada sono pochi – circa 500 metri più in basso del Passo di Pennes in direzione Vipiteno; se non trovi posto qui, parcheggia al passo… e aggiungi 1 km all’escursione completa.
Abbiamo quindi parcheggiato lungo la strada: dalla parte opposta della corsia, verso ovest, troviamo alcuni cartelli su quello che viene cartografato come Seiterbergjochl (2159 mslm): qui ci sono le indicazioni per lo Zinseler (anche Cima di Stilves), segnavia 14.
Subito prendiamo sulla destra (ignorando il sentiero 15B che scende verso la Valle di Giovo) e iniziamo in breve a salire una dorsale frastagliata, superata la quale il sentiero sale più morbido lungo il versante di Cima Specola. Arriviamo così al Giogo di Caspineto (Gospeneider Jochl, 2303 mslm), un’ampia sella erbosa. Lo Zinseler è di fronte a noi. Proseguiamo nella sua direzione e, giusto il tempo di vedere a sinistra, sotto di noi, un laghetto (2303 mslm), iniziamo l’ultima salita verso la cima a 2422 mslm.
Sulla cima, oltre a una visuale verso nord eccezionale, ci sono croce, libro di vetta e tantissimi ometti di pietra “puntati” in direzione Vipiteno.
Iniziamo ora la discesa, tornando sui nostri passi fino alla sella tra Zinseler e Specola: poco dopo averla superata, notiamo sulla destra una traccia di sentiero (evidente) che sale verso Cima Specola: all’andata quasi non si nota, così come non si vede la cima. La seguiamo e, in pochi minuti, raggiungiamo la croce di vetta a 2376 mslm. Quando ci siamo stati, nella cassetta sulla croce non abbiamo trovato il quaderno.
Dalla cima torniamo verso la sella, riprendiamo il sentiero 14 in discesa e raggiungiamo il Seiterbergjochl e l’auto (oppure la statale e, a piedi, Passo di Pennes).
⛰️ Dove siamo | A Passo di Pennes, sulla testata della Val di Pennes, Val Sarentino |
📍 Partenza da | Passo di Pennes (2211 mslm) |
🏅 Arrivo | Zinseler/Cima di Stilves (2422 mslm), Cima Specola/Hühnerspiel (2357 mslm) |
📐 Dislivello | 330 metri complessivi: 260 metri per lo Zinseler, circa 70 in più per la Specola |
📏 Lunghezza | 3,2 km l’intera gita |
⏱️ Tempo | 2 ore e 10 minuti |
😅 Difficoltà | Media |
💧 Acqua | No |
🗺️ Cartografia | Carta Tabacco 1:25.000 n. 38 – Vipiteno, Alpi Breonie |
🛰️ Traccia GPS | Sì: la trovi nell’articolo dedicato a questa escursione |
Escursione ad anello al Montaccio/Tatsch
Escursione di media intensità, imperdibile per la morbidezza del panorama.
Quella al Montaccio è una escursione più strutturata, semplice e senza troppo dislivello (facendo il giro come lo consigliamo, si sta poco sopra i 500 metri), ma che offre un ambiente appartato e dei bellissimi, super morbidi panorami.
L’escursione occupa una mezza giornata: puoi organizzarti per mangiare un panino in vetta, e chiudere con una birra al Passo.
Qui puoi leggere la descrizione completa dell’escursione al Montaccio di Pennes.
⛰️ Dove siamo | A Passo Pennes, sulla testata della Val di Pennes, Val Sarentino |
📍 Partenza da | Passo Pennes (2211 mslm) |
🏅 Arrivo | Montaccio/Tatsch (2526 mslm) |
📐 Dislivello | 530 metri salendo anche il Monte Laste secondo il nostro giro |
📏 Lunghezza | 10,2 km facendo l’anello |
⏱️ Tempo | 4 ore e mezza |
😅 Difficoltà | Media |
💧 Acqua | No |
🗺️ Cartografia | Carta Tabacco n.40 – Sarntaler Alpen, Monti Sarentini |
🛰️ Traccia GPS | Sì: la trovi nell’articolo dedicato a questa escursione |
Salita al Corno Bianco di Pennes, Sarner Weisshorn
Escursione per esperti, con un panorama a 360° decisamente notevole.
Il Cervino della Val Sarentino – così lo chiamano per la forma e l’apparente irraggiungibilità – è la meta di una bella escursione dai tanti paesaggi: passo di montagna, prateria di quota, laghetti alpini, sentiero attrezzato (non difficile, ma vertiginoso).
Destinata agli escursionisti esperti, la via normale al Corno Bianco di Pennes merita davvero, anche per l’iconicità locale della cima.
Da notare che sulla via del ritorno si può salire sull’erbosa Rotenspitze, che a tutti gli effetti diventa il +2 di questo articolo.
Abbiamo raccontato la via normale a Sarner Weisshorn in questo articolo.
⛰️ Dove siamo | A Passo Pennes, sulla testata della Val di Pennes, Val Sarentino |
📍 Partenza da | Passo Pennes (2211 mslm) |
🏅 Arrivo | Montaccio/Tatsch (2526 mslm) |
📐 Dislivello | 530 metri salendo anche il Monte Laste secondo il nostro giro |
📏 Lunghezza | 10,2 km facendo l’anello |
⏱️ Tempo | 4 ore e mezza |
😅 Difficoltà | Media |
💧 Acqua | No |
🗺️ Cartografia | Carta Tabacco n.40 – Sarntaler Alpen, Monti Sarentini |
🛰️ Traccia GPS | Sì: la trovi nell’articolo dedicato a questa escursione |
Scrivi un commento