Prendi un weekend lungo in Valmalenco. Progettalo in un modo difficile da spiegare: un corso di micologia e foraging, una notte al Rifugio Carate, una lunga traversata tra le rocce, il ghiacciaio Fellaria e il sentiero glaciologico. Nel mezzo, una notte al bivacco Anghileri-Rusconi, sul passo del Confinale. Seguici, che ti mostriamo un luogo splendido.
Come salire bivacco Anghileri-Rusconi: tre possibilità e un anello
Anche se è possibile salire dal versante svizzero del Passo del Confinale, cioè dalla Val d’Ursé, segno qui soltanto i due percorsi che puoi fare per arrivare al bivacco “dall’Italia”. In entrambi i casi, si lascia l’auto ai parcheggi dei laghi Campo Moro (1991 mslm) e Campo Gera (2020 mslm).
- Si attraversa la diga del bacino idroelettrico di Campo Gera/Alpe Gera, si sale al rifugio Bignami, si raggiunge l’Alpe Gembrè (sentieri 301 e 305) e si sale infine verso il passo e il bivacco (sentiero 342).
- Saliti alla diga, si raggiunge direttamente l’Alpe Gembré (sentieri 301, 305 e 342) stando sulla destra del bacino di Campo Gera e senza entrare in val Poschiavina. All’Alpe si rimane sul 342 e si sale al bivacco.
- Non avevi detto due possibilità, Davide? All’incirca a metà del bacino idroelettrico, si entra in val Poschiavina (2160 mslm, sentieri 301, 305 in carta) e, con un lungo giro, si percorre l’intera valle fino al Passo di Ur (2513 mslm), quasi si ritorna sui propri passi per aggirare Le Ruzze e i Sassi Bianchi (traccia su carta), e si raggiunge il bivacco. È una gita per escursionisti allenati.
Per la discesa, è possibile congiungere i primi due itinerari per fare un bell’anello, magari mettendo una pausa tattica al rifugio Bignami al ritorno.
Noi abbiamo fatto il primo percorso, te lo raccontiamo!
Da Campo Gera al rifugio Bignami
Abbiamo scritto l’itinerario dettagliato per il rifugio Bignami nell’articolo sul ghiacciaio di Fellaria. Serve circa un’ora e mezza, per nulla difficile, per raggiungere il rifugio.
Qui NON conviene fare pausa con gli ottimi dolci, perché il rischio di non ripartire c’è (ma se prevedi di non tornare per questa strada, comprane alcuni per la sera)!
Dal rifugio Bignami al bivacco Anghileri-Rusconi e Passo del Confinale
Guardando il lato corto del rifugio sul quale c’è l’ingresso, il sentiero 305 scende sulla sinistra. Alcuni stretti zigzag ci fanno perdere quota e raggiungere la testata della valle occupata dal bacino di Campo Gera. L’ambiente è già qui splendido, dominato com’è dalle cascate fragorose che scendono dai ghiacciai e, man mano che camminiamo, dai ghiacciai stessi. Alcuni ponticelli ci permettono di superare i ruscelli. Sotto di noi, il meandrare del torrente glaciale.
Raggiunto quasi il fondovalle, un lungo sentiero risale la valle con pendenza super regolare fino all’Alpe Gembrè (2217 mslm). Una sorpresa: gli edifici in pietra con i tetti di piode ospitano sia i pastori per la stagione dell’alpeggio, che i proprietari che salgono qui per godere di un panorama che se non è il paradiso, ci si avvicina molto.
Il ghiacciaio Fellaria domina la vista, e il suono delle cascate arriva fino a qui. Un paio di fontane sono graditissime e gelide.
Il sentiero 342 risale il versante contro il quale è adagiata l’alpe, dapprima con una serie di tornanti dalla pendenza affrontabile. Sui 2400 metri di quota la pendenza si rompe e si apre davanti a noi un pianoro verde e bellissimo, solcato da un ruscello. Qui la salita è piacevole, il sentiero schiva alcuni grossi massi e raggiunge in breve il Passo del Confinale (2625 mslm).
Sicuramente, però, prima del passo avrai visto, sulla sinistra e poco più in alto, una “scatola” rossa e gialla: è il bivacco Anghileri-Rusconi (2665 mslm).
Il bivacco Anghileri-Rusconi
Rosso con una curiosa fascia gialla, accogliente e caldo nonostante la quota alla quale è posizionato. Quando ci siamo arrivati tirava un vento potentissimo, che qui sul passo sembra esserci spesso.
Il bivacco in breve? 8 posti letto con materassi, cuscini e coperte in abbondanza, tavolo e sgabelli, un fornitissimo angolo cucina con fornello a gas, pentole e diverse caffettiere (e una quantità di pacchi di caffè). Su una mensola sospesa sopra il tavolo, un servizio intero di piatti di ceramica, e altre pentole.
Quattro cose da fare quando sei qui:
- rilassarsi sull’erba che lo circonda
- salire a Cima Fontana (un’ora e mezza la salita, imperdibile)
- salire dalla parte opposta del passo del Confinale al laghetto senza nome a quota 2643, splendido e appartato
- fare a gara con gli altri bivaccanti a chi ha il liofilizzato migliore per cena (ci è capitato).
Il passo del Confinale
Solo una curiosità. Il passo del Confinale in realtà si chiamava del canfinàal, come l’ultima alpe al di là, in terra svizzera. Canfinale significa “campo finale”, “prato più in alto”. Poi, con la geopolitica, da confine a Confinale è stato un attimo.
Dal passo, così come dalla vicina cima Fontana, si ha una bella vista verso la Svizzera. Spicca il Sassalbo: roccia così bianca, rispetto alle montagne circostanti, che sembra innevato.
Escursione al bivacco Anghileri-Rusconi: l’escursione in breve
⛰️ Dove siamo | Tra Valmalenco e Val d’Ursé, tra Svizzera e Italia, sul passo del Confinale (Alpi Retiche). Noi saliamo dalla Valmalenco. |
📍 Partenza da | Parcheggio tra i bacini idroelettrici di Campo Moro e Campo Gera (2020 mslm circa) |
🏔️ Arrivo | Bivacco Anghileri-Rusconi (2665 mslm) |
📐 Dislivello | 640 metri fino al bivacco (passando per il Rifugio Bignami) |
📏 Lunghezza | 8 km passando per il Bignami – 7,5 km la via più diretta |
⏱️ Tempo | 3 ore e un quarto passando per il Bignami – 2 ore e mezza la via più diretta (destra del lago) |
😅 Difficoltà | Media. |
💧 Acqua | Sì, all’Alpe Gembrè. |
🗺️ Cartografia | Carta SeteMap 1:25000 Valmalenco, Sondrio e dintorni (se non ce l’hai puoi comprala su Amazon) |
🛰️ Traccia GPS | Si, del giro che abbiamo fatto noi (quello più lungo). |
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