Il Bivacco Borroz è una struttura stupenda posta “da qualche parte” in una valle davvero bellissima. Dopo due mesi in Valpelline, ci siamo decisi ad addentrarci in Val Clavalité spinti dai consigli di alcuni valdostani che evidentemente ci vogliono bene!

Silvia e Davide fuori dal Bivacco Borroz

Da Lovignanaz a Pian Clavalité

Proseguiamo in auto lungo la strada asfaltata di Lovignanaz, sopra Fénis, e raggiungiamo il divieto che in inverno ne segnala il termine. C’è un grande parcheggio (1070 mslm) dove possiamo lasciare la macchina e inforcare zaini e ciaspole.

Attenzione! In estate è possibile proseguire con l’auto quasi fino alla piana di Clavalité. In inverno la strada viene chiusa in questo punto, il che allunga il percorso di non pochi chilometri.

Nonostante sia un inverno particolarmente poco nevoso, preferiamo comunque avere le ciaspole legate allo zaino, qualora la neve in quota fosse troppo “sprofondevole”, e poi… anche loro hanno il diritto di farsi una gita ogni tanto! PS Anche i ramponcini hanno il loro posto nello zaino, come sempre d’altronde.

Imbocchiamo il sentiero di fronte a noi (sentiero 2), che ci permette di evitare i tornanti della strada asfaltata. Il primo tratto è uno strappo dalla pendenza impegnativa: altro che partire gradualmente! È un inizio in media res, ma il sentiero si fa via via più morbido. Il dislivello complessivo dell’escursione sfiora i 1000 metri, ma è soprattutto la lunghezza a renderla impegnativa: a parte questo piccolo tratto l’escursione non presenta pendenze significative.

Il sentiero segue il versante boscoso sospeso sopra al torrente Clavalité, salendo con regolarità. Niente da segnalare, finché almeno non si sbuca sull’improvvisa radura pianeggiante del Marqueron. Qui i cartelli sono un po’ confusi, comunque è sufficiente seguire il confine tra prato e bosco, sulla destra, per raggiungere di nuovo l’evidente traccia del sentiero. Ci immettiamo di nuovo su una forestale in corrispondenza del parcheggio estivo, proseguiamo per meno di 200 metri, e…

Ciaspolare verso il Borroz

… arriviamo così a Pian Cavalité (1520 mslm): una conca innevata dalla bellezza unica. Questo splendido pianoro, abitato solo nel periodo estivo, è costellato di fienili strepitosi: difficile non pensare di trasferirsi qui a vita, il panorama e la quiete sono un invito forte e chiaro.

Tutti ci hanno detto che dobbiamo tornare anche in estate, quando il lago artificiale che domina Pian Cavalité si mostra in tutto il suo splendore, il piccolo bar è aperto e offre bibite fresche e panini, e si può godere del relax di un luogo che sembra trovarsi fuori dal mondo. Noi ci torneremo di sicuro, questa estate, ma intanto te lo riferisco!

Piaan Clavalité

Da Pian Cavalité al Bivacco Borroz

Ci addentriamo nel Pian Clavalité tenendo la sinistra olografica, anche se il torrente è quasi completamente innevato. La direzione da seguire comunque è semplice: bisogna attraversare tutta la piana, dirigendosi verso le ultime case.

La camminata qui è in piano e risulta davvero piacevole. Il sole illumina ogni cosa (la piana, la camminata, noi) e ci rende felici (tutti i tre della parentesi precedente). Arrivati alla fine dei villaggi, il sentiero riprende a salire sulla sinistra in mezzo ad un boschetto non troppo fitto.

Qui il sentiero è particolarmente ghiacciato così decidiamo di indossare i ramponcini, e tenerli fino a quando usciamo dal bosco. Superato il tratto pendente, ci troviamo di nuovo su una carrareccia ampia e dalla pendenza moderata. Quando è il momento di oltrepassare il ponte sul torrente (località Bayet Superiore), ci rendiamo conto che di fronte a noi si apre la testata della Val Clavalité, ed è uno spettacolo. La nostra meta finale si trova lì, da qualche parte, ma il bivacco non si vede ancora. Il vallone, in compenso, è uno splendore.

Dal ponte di località Bayet

Qui indossiamo le ciaspole. Continuiamo in salita tenendo la stessa direzione, tralasciamo una deviazione sulla destra (un cartello di “sentiero chiuso” è peraltro molto convincente), abbiamo gli occhi a forma di cuore.

Arriviamo a un bivio: prendiamo la strada che scende di qualche metro sulla sinistra e cambiamo versante. Ci resta da superare una malga, percorrere alcuni tornanti, e in una ventina di minuti dal bivio siamo al Bivacco Borroz (2156 mslm)!

Il Bivacco Borroz

Il Bivacco Borroz, per dei bivaccatori seriali come noi, è un sogno ad occhi aperti. La struttura è bellissima: in legno e pietra, è situata in una posizione favolosa che regala, in inverno, uno scenario incredibile.

Ma se l’esterno è bello, l’interno è davvero strepitoso: posso dire tranquillamente che si tratta di uno dei più bei bivacchi mai visti, e sicuramente del più fornito!

Interno del Bivacco Rotary Borroz

All’interno veniamo accolti da un set completo di ciabatte (ce ne saranno almeno una dozzina), e una seconda porta ci conduce all’interno della cucina super attrezzata: tavoli con panche, pannelli solari per la luce, lavandino con acqua corrente, stufa, piatti, stoviglie, una dispensa da gran supermercato con i “doni” dei bivaccatori, e due casse di libri da leggere. Al piano terra sono presenti addirittura due stanze separate con tavoli e panche.

Al piano superiore invece ci sono ben VENTI letti con materassi, cuscini e coperte e due finestre strepitose che danno verso la valle innevata. Sono presenti anche due bagni (non scherzo): quello all’interno era fuori uso, mentre ce n’è un secondo subito fuori dalla struttura.

Cosa volere di più? Ah sì, in estate puoi salire le cime circostanti, che superano i 3000, o usare il Borroz come appoggio per splendide e lunghe traversate! Guardando in carta, molto invoglianti sono i rilievi che si vedono a est del bivacco: Col dell’Echellier e e Monte Rafray. Ma anche anche il Moutsaillon e la Tête de Cuneux, che chiudono la valle, non sembrano per nulla male!

PS Il nome completo è Bivacco Rotary Egidio Borroz, perché proprio dal Rotary è stato realizzato nel 2006.  

Diamo una sistemata al bivacco, puliamo per terra (scope presenti nella stanza piccola al piano terra), e ci prepariamo alla discesa per lo stesso itinerario.

Non dormiremo qui stanotte, ma questo è solo un’arrivederci…

Verso la testata della Val Clavalité

Bivacco Borroz in inverno: dati tecnici in breve

⛰️ Dove siamo In Val Clavalité, Valle d’Aosta
📍 Partenza da Parcheggio alla base di Loviganaz (1170 mslm)
🏅 Arrivo Bivacco Rotary Borroz (2156 mslm)
📐 Dislivello 1040 metri
📏 Lunghezza 19,3 km
⏱️ Tempo 7 ore salita e discesa
😅 Difficoltà Media, ma solamente per la lunghezza del percorso
💧 Acqua No
🗺️ Cartografia /
🛰️ Traccia GPS