Forcella Scodavacca, largo intaglio tra il gruppo del Cridola e i Monfalconi, è meta di una scialpinistica che ti dà un assaggio decisamente soddisfacente delle Dolomiti Friulane. Con il giusto innevamento, l’ultimo tratto di salita si trasforma in un gioco geometrico semplice ma d’effetto. Unica nota: questo assaggio ti lascerà la voglia di approfondire queste montagne!

Avvertenza: con le ciaspole, questo itinerario non è banale – è davvero lungo, bisogna saper valutare le condizioni di innevamento e il pericolo valanghe e ti obbliga a fare lunghi traversi su pendii inclinati. Noi l’abbiamo fatto così, ma Silvia avrebbe sicuramente preferito avere ai piedi gli sci!

Silvia a Forcella Scodavacca

Salita al Rifugio Giaf

Con un buon innevamento, è possibile partire con gli sci ai piedi già dal parcheggio (966 mslm), che si trova lungo la statale che da Passo della Mauria scende a Forni di Sopra. la prima parte della salita, l’abbiamo raccontata nell’articolo sulla ciaspolata al Rifugio Giaf.

Si tratta di seguire la strada che si infila in Val di Giaf e, dopo il ponte sul torrente omonimo, sale sotto forma di morbida forestale. In poco più di un’ora si arriva al Rifugio Giaf (1400 mslm).

Rifugio Giaf in inverno

Dal Rifugio Giaf a Forcella Scodavacca

Lasciato il Giaf alle nostre spalle, seguiamo il segnavia 346 in direzione Forcella Scodavacca. Dopo un centinaio di metri sull’evidente traccia del sentiero estivo, lasciamo però la via certa e prendiamo a salire a zigzag lungo il versante meridionale del Coston del Boschet.

Ti sconsigliamo di seguire il tracciato del rifugio 346 dal Rifugio Giaf: tantissimi tornantini incassati per salire un versante molto ripido. Molto meglio salire per il versante aperto del Coston del Boschet, anche con le ciaspole.

Ci muoviamo in libera: l’obiettivo è raggiungere una evidente rottura del pendio, 160 metri più in alto. Siamo in campo aperto, e ciaspoliamo con attenzione sopra ai mughi – l’innevamento non è ancora così spesso da evitarci ogni tanto qualche sprofondamento.

In corrispondenza della rottura del pendio ritroviamo un appiattimento abbastanza evidente: è la traccia estiva dell’Anello di Bianchi: lo seguiamo verso sinistra, entriamo nel bosco, e incontriamo subito un cartello (1650 mslm circa), che ci conferma sia l’Anello di Bianchi, che il sentiero 346 per il Giaf.

A questo punto, ci ricongiungiamo sul tracciato estivo del sentiero 346, salendo di quota in modo piuttosto lento. Usciamo dal bosco: sotto di noi, sulla sinistra, un vallone basso, gradualmente sempre più spoglio d’alberi. Sulla destra, il versante inclinato che precede la roccia del gruppo del Cridola.

Quello che colpisce, da qui in avanti, è il contrasto tra i pendii innevati, uniformi e candidi, e i torrioni e le guglie che si innalzano da entrambi i lati del campo visivo: Torre di Forni, Torre Claudia e Torre Berti, sulla sinistra, fanno da capisaldi di una teoria di guglie minori, dita che si spingono verso il cielo. Sulla destra, la roccia è più imponente.

Davide tra le Dolomiti di Forni

Fondamentalmente noi proseguiamo dritti, salendo il versante sul quale ci troviamo con lunghi traversi (aver controllato rischio valanghe e stato della neve è cruciale). La dinamica della salita è semplice: traverso dalla pendenza morbida, brevissimo tornante pendente, traverso morbido…

L’ultima mezz’ora è dominata dalla visuale estremamente geometrica sulla forcella, per descrivere la quale non mi viene altra parola se non “triangolare”…

Scialpinismo a Forcella Scodavacca

Un ultimo traverso, e raggiungiamo Forcella Scodavacca (2043 mslm). Da ammirare assolutamente il Cridola inciso dalla sua tacca, la nuova prospettiva della Torre Berti, ma soprattutto la cartolina dalle Dolomiti Friulane che vediamo di fronte a noi.

Forcella Scodavacca

Discesa da Forcella Scodavacca

Se sei venuto qui con le ciaspole, il consiglio è quello di scendere per la stessa via della salita, seguendo a ritroso il percorso che hai già fatto. In corrispondenza del bivio del bosco (sentiero 346 e Anello di Bianchi), puoi scegliere di scendere per il primo.

Se invece hai gli sci ai piedi, il sentiero estivo non è una buona idea: molto meglio scendere per il più ampio Coston del Boschet.

Silvia tra le Dolomiti Friulane

Ciaspolata al Rifugi Giaf: l’escursione in breve

⛰️ Dove siamo Sulle Dolomiti Friulane, versante di Forni di Sopra (Alta Valle del Tagliamento).
📍 Partenza da Parcheggio lungo la strada del Passo Mauria, località Chiandarens (966 mslm)
💍 Arrivo Forcella Scodavacca (2043 mslm)
📐 Dislivello 1077 metri
📏 Lunghezza 6,50 km la salita
⏱️ Tempo 3 ore e 30 la salita (con le ciaspole)
😅 Difficoltà MS per lo scialpinismo, difficile con le ciaspole
💧 Acqua No
🗺️ Cartografia Carta Tabacco n. 2 – Forni di Sopra, Ampezzo, Sauris, Alta Val Tagliamento (se non ce l’hai puoi comprala su Amazon)
🛰️ Traccia GPS Sì (salita)