Ma a brevissima distanza – tanto da farci sorgere dei dubbi – ci sarebbero sicuramente i mirtilli. Ti spieghiamo come riconoscere i veri mirtilli dai famigerati mirtilli falsi.
Cosa sono i mirtilli e dove si trovano
Non fossero già bellissime, tra luglio e agosto le camminate in quota hanno una ulteriore attrattiva: nel verde intenso di versanti e sottobosco infatti spuntano i frutti blu-viola della pianta di mirtillo.
Conseguenze: puoi fare uno spuntino “in corso d’opera”, ma nello stesso tempo le tempistiche della tua gita si dilateranno!
Il mirtillo del quale parliamo è il mirtillo nero, Vaccinium myrtillus, diffuso in tutto l’arco alpino, e cresce nelle zone montane sub-montane, tra i 500 e i 2500 metri di quota. Siccome preferisce terreni ricchi di humus lo trovi spesso nel sottobosco di peccete e faggete.
Come riconoscere i mirtilli?
- la pianta è un piccolo arbusto
- le foglie sono di un verde vivace (che spesso si “macchiano” di rossiccio e marroncino)
- le foglie hanno un bordo “seghettato”,
- tende a crescere in orizzontale più che in altezza
- i suoi frutti sono pseudobacche con un tipico “bottone” sul fondo.
Nota bene: il mirtillo nero non è il mirtillo gigante americano (Vaccinium corymbosum), che viene coltivato.
Infine, oltre ad essere buonissimi, i mirtilli fanno anche bene. Secondo la Fondazione Veronesi, il mirtillo contiene vitamine (A, D, E), acido folico, minerali, acidi organici, e soprattutto polifenoli e ben cinque antocianine diverse, dalle forti importanti proprietà antiossidanti. Senza scendere nel tecnico, ti basti sapere che questi frutti hanno notevoli proprietà protettive per sistema vascolare, cerebrale, memoria, vista, e sono formidabili antiossidanti.
E i mirtilli falsi?
Il fatto è che spesso, in associazione al mirtillo nero, si trova il mirtillo falso (Vaccinium uliginosum). Se non hai l’occhio, le due piante le puoi confondere – ma la differenza c’è, nel mirtillo falso:
- le foglie più scure e non seghettate, con una patina biancastra nella pagina inferiore,
- le bacche, oltre a non avere il tipico “bottone” sul fondo, non sanno da niente, e sono ricoperte da un strato ceroso biancastro.
Molto spesso le due specie crescono sugli stessi areali, sovrapponendosi e confondendosi.
Distinguere mirtilli veri e mirtilli falsi: la checklist!
Abbiamo pubblicato questo carosello sul nostro Instagram, e potrebbe aiutarti a imparare a distinguere con sicurezza mirtillo nero e falso mirtillo.
⚠️Il falso mirtillo non è velenoso… ma se consumati crudi e in grandi quantità possono avere un effetto intossicante!
Raccogliere i mirtilli (e approfondire la botanica in montagna)
È emozionante conoscere le specie vegetali che incontri camminando, anche perché ti permette di scoprire e raccogliere quelle delle quali puoi nutrirti. La disciplina che ti spiega cosa raccogliere e come farlo è il foraging, la quale offre non solo conoscenze, ma anche regole. Ad esempio, buona norma è non raccogliere più del 5% di fiore, foglia o frutti (a seconda di cosa si consuma) che la singola pianta ha da offrire: in questo modo, la pianta non soffrirà.
È questo uno dei motivi per cui, parlando di mirtilli
- diversi comprensori (parchi naturali, ma non solo), regolamentano la raccolta di mirtilli: in alcune zone è vietata in periodi precisi;
- la raccolta è limitata a un determinato quantitativo per persona – anche questa dipende dalla zona;
- il pettine, cioè lo strumento con i quali si velocizza e semplifica la raccolta, è vietato, in quanto danneggia la pianta.
Infine, se vuoi approfondire un po’ di botanica montana, ti consigliamo di leggere l’articolo su come riconoscere i fiori in montagna.
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