Con Puerto Varas, si entra a pieno diritto nella zona del Cinturon de fuego, la cintura del fuoco vulcanica che interessa tanta parte del Cile. Per rendersene conto, basta passeggiare lungo la costanera, il litorale del Lago Llanquihue, e voltarsi quando si arriva in centro: il vulcano Osorno incappucciato di neve è uno spettacolo indiscusso (il che spiega quanto la sua immagine sia usata in ogni dove dall’ufficio del turismo).
Puerto Varas val bene una tappa del tuo viaggio in Patagonia: in questo articolo, ti spiego perché.
Come arrivare a Puerto Varas
Ovviamente dipende da come hai organizzato il tuo viaggio in Patagonia, ma in genere il tramite per Puerto Varas è Puerto Montt, capoluogo della Regione cilena dei Lagos e fulcro economico della zona.
Sembra essere obbligatorio considerare una scappata a Puerto Montt. Tuttavia, te lo sconsigliamo: si tratta di una città portuale che ha piuttosto poco da offrire. Non lo diciamo solo noi: anche i cileni che abbiamo conosciuto, in genere, concordano.
Ti consigliamo invece di valutare di includere almeno un paio di giorni all’isola di Chiloè a 3-4 ore di distanza.
Perché visitare Puerto Varas (e quanto stare)
Anche qui, dipende! La cosa bella di questa cittadina, adagiata sulla sponda meridionale del Lago Llanquihue, è che offre un buon mix di opportunità turistiche ed escursionistiche; in particolar modo, se sei un amante della natura ed è la stagione giusta, hai molte possibilità.
Trovi alcuni spunti di trekking nella seconda metà dell’articolo. Tutti i percorsi che nomino (e qualcuno in più) saranno descritti, con tanto di traccia GPS, nella guida alle escursioni patagoniche che stiamo scrivendo. Iscriviti alla newsletter di Bagaglio Leggero se vuoi rimanere aggiornato sulla sua uscita (e ricevere un piccolo regalo quando sarà pronta).
Cosa vedere a Puerto Varas
Oltre che nella cintura del fuoco, a Puerto Varas si entra anche in una specie di ritmo rilassato… così rilassato che qui ci siamo stati tre settimane! Merito soprattutto dei dintorni, certo, ma c’è da dire che l’atmosfera che si respira in città è molto bella: il lago offre, soprattutto al tramonto, una vista notevole; lungo la costanera si può passeggiare (o correre!); l’offerta food&drink c’è, è varia, ma non è insistente come in altri centri a vocazione turistica.
La sensazione che abbiamo avuto, è che pur essendo molto apprezzata dai turisti, Puerto Varas abbia mantenuto un suo stile.
A Puerto Varas non puoi perderti:
- la già citata costanera sul Lago LLanquihue, un paio di chilometri di percorso pedonale davvero piacevole (anche per una corsetta);
- Cerro Philippi e il suo parco, una collina boscosa “inglobata” nella città, dove andare a passeggiare;
- il centro: sviluppato attorno alla Plaza de Armas, offre negozi, pasticcerie e gelaterie, ristoranti.
- la terrazza panoramica La Puntilla per la migliore vista sui vulcani e sul lago.
Da viaggiatori “lenti”, ci è piaciuto il fatto che a Puerto Varas ci fosse un piccolo cinema con proiezioni selezionate, una bella libreria in centro, un’offerta di mostre d’arte.
Il Museo Pablo Fierro
Un curioso edificio – hai mai visto una nave “parcheggiata” nella facciata di una casa in legno? – che ospita una “cosa” a metà tra un museo sulla vita della città e un’opera d’arte; lavoro di un sognatore instancabile, il Museo Fierro va visto assolutamente (attenzione perché tra stanze, stanzette e infiniti dettagli, c’è da perdersi!)
Gite fuori porta da Puerto Varas
Alla fine, l’angolo di Puerto Varas che abbiamo imparato ad amare è… “Del Salvador – San Pedro”, cioè l’incrocio dove passano tutti i micros diretti ai dintorni!
Un trucco del mestiere: a Puerto Varas, i taxi colectivos (taxi condivisi) funzionano benissimo. Piazzati lungo la strada e aspetta: tempo di qualche minuto ne passerà uno, e ti porterà dove desideri. Il prezzo di una corsa diurna è di 800 pesos, meno di un euro.
Per ingannare una mezza giornata, puoi fare un agita agli altri paesi del lungo lago.
Frutillar
Parliamo di Frutillar bassa, cioè della parte adagiata contro il lungo lago LLanquihue.
Questo luogo è famoso per il Teatro del Lago, una bellissima struttura moderna, proiettata sulle acque, che non solo ospita regolarmente concerti, ma è sede di una celebre Settimana della Musica (si svolge tra febbraio e marzo). Il teatro può essere visitato, con guida. Le forme super contemporanee – ma realizzate in legno – fanno da contrasto con la vista dell’immancabile Vulcano Osorno.
Il lungo lago di Frutillar ha un feeling decisamente europeo, e infatti la storia conferma il fortissimo ruolo dei coloni tedeschi nel plasmare il territorio circostante; molto interessante ed economico il Museo Colonial Alemàn: alcune strutture incastonate in un giardino curatissimo, all’europea, raccontano la vita dei pionieri di Frutillar. Merita.
Infine, un segreto: proseguendo a piedi verso nord, si può salire alla Stazione sperimentale di Frutillar. Si tratta di un percorso inaspettato – improvvisamente, ti ritrovi nella più densa foresta valdiviana – che ti porta al cospetto di alcuni alberi centenari. La passeggiata è facile e piacevole (dura una mezz’ora, più i dieci minuti per arrivare dal lungolago); il costo di ingresso è economico.
Puerto Octay
Parola di local: Puerto Octay è come Frutillar, ma più carina e genuina. Si trova su uno sperone naturale, e tutto si risolve nel passeggiare in un luogo fuori dal tempo, rilassato, tranquillo. Ci sono un museo, diversi punti panoramici – vulcano? Presente! – e alcuni ristorantini. Il feeling è quello di un ameno villaggio svizzero sul lago, ottimo per una mezza giornata di turismo leggero.
Ensenada
Dalla parte opposta rispetto ai due luoghi precedenti, Ensenada non offre molto se non… spiagge spettacolari all’ombra del vulcano (e libere!), e una lunghissima infilata di posti nei quali mangiare e bere qualcosa – hai detto niente!
Il piano suggerito per una giornata a Ensenada, è questo:
- arrivi con un micro (circa quaranta minuti di strada);
- spiaggia (eventualmente con bagno nel lago, la cui acqua lascia intravvedere la sabbia vulcanica);
- merenda;
- due passi, seguendo il lungo lago, verso Laguna Verde, un piccolo parco naturale che offre un paio di facili percorsi – entrambi si concludono sul lago; l’ingresso è gratuito.
- altra spiaggia, e ritorno.
Escursionismo a Puerto Varas e dintorni
Parco Vicente Pérez Rosales
Veniamo al nostro forte! A Puerto Varas, il centro di tutto quello che è trekking è il Parco Vicente Pérez Rosales, il più antico del Cile. Adagiato contro il lago Todos Los Santos, offre diversi percorsi a tema vulcanico, tra sabbie scure, mirador eccezionali sui laghi e densi boschi. L’ingresso al parco è libero, come sempre in Cile ci si registra al guardiaparco, e si possono percorrere almeno due bei sentieri:
- la salita al Paso Desolacion,
- un lungo anello tra lago Todos Los Santos e mirador La Picada.
Il parco Vicente Pérez Rosales è però molto più articolato di così:
- dove arrivano i bus, l’imbarcadero permette di partecipare a diverse navigazioni sul lago,
- un lungo trekking di più giorni permette di raggiungere la frontiera con l’Argentina, e di scavallare dall’altra parte,
- le terme di Callao sono delle pozze geotermiche nel cuore della foresta (difficili però da raggiungere).
Nella guida sulle escursioni in Patagonia che stiamo scrivendo, saranno contenute le descrizioni di diversi trekking in zona Puerto Varas/Cochamo. Iscriviti alla newsletter per rimanere aggiornato sull’uscita e ricevere un piccolo regalo quando uscirà.
Saltos de Petrohué
Si tratta di un settore del parco Rosales che si trova lungo la stessa strada d’accesso. L’ingresso è a pagamento, e al suo interno si possono percorrere tre semplici sentieri volti a scoprire le cascate del Petrohué, che danno il nome al settore (e sono splendide), la foresta valdiviana, l’impetuoso fiume e una piccola, nascosta laguna.
Essendo la parte più turistica del parco, qui ci sono anche diverse opzioni per rifocillarsi; ci si può inoltre iscrivere alle uscite di rafting.
Cochamo, La Junta e gli altri
Discorso a parte merita la grande zona che, a sud di Puerto Varas, oltre il vulcano Calbuco, si insinua verso il mare. Un ambiente eccezionale, sospeso tra mare e foreste, tra montagna e cascate, che meriterebbe di essere esplorato metro per metro. Qui si trovano ben due parchi (l’Alerce Andino, pubblico, e il Tagua Tagua, privato), minuscoli pueblos, strade a picco sul mare e la Valle di Cochamo.
Noi abbiamo dedicato a questa zona ben due “spedizioni” (e ne avremmo fatte volentieri altre).
Le Termas del Sol
Ti consiglio di prendere uno dei pacchetti turistici che partono la mattina presto da Puerto Varas e, ad un prezzo decisamente conveniente, ti tengono fuori casa tutto il giorno! Farai queste cose:
- un viaggio lungo la Carretera Austral fino all’estremo meridionale di questa zona,
- quaranta minuti di navigazione in ferry per attraversare il fiordo di Reloncavì,
- un tratto – spettacolare – della strada in uso prima della costruzione della Carretera Austral,
- 4 ore nelle INCREDIBILI Termas del Sol,
- un passaggio turistico nella graziosa Cochamo, un pueblo con vista mare e vista vulcano… serve altro?
La Valle di Cochamo
In fondo a questa stretta valle completamente coperta di un lussureggiante bosco, si trova la mitica La Junta, isolatissima località che si è meritata l’appellativo di “Yosemite del Sudamerica”. Si raggiunge soltanto a piedi o a cavallo dopo 12 ore di trekking, e i diversi campeggi sono il punto di partenza per diverse escursioni, per due lunghi trekking di più giorni e per infinite pareti di roccia, sogno dei climber di tutto il mondo.
Ancora: troverai le gite a La Junta nella nostra guida alle escursioni della Patagonia.
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Ciao! Siamo Silvia e Davide, nomadi digitali in versione montanara. Entrambi liberi professionisti, da 4 anni abbiamo scelto di vivere tra le montagne, spostandoci di valle in valle. Sul blog e sui social raccontiamo le terre che ci ospitano.
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