Con la neve ancora insidiosa alla quota delle malghe lungo i pendii esposti a nord, ci è voluto poco a “esaurire” le gite più facili della Val Ridanna. Una mattina guardiamo la carta e individuiamo un nuovo bacino di escursioni tutte da esplorare: la Val Racines. L’escursione a Klammalm è stato solo il primo assaggio.

⛰️ Dove siamo Alla testata della Val Racines, Alpi Breonie o di Stubai (Alto Adge, BZ)
🗓️ Quando l’abbiamo fatta Ai primi di maggio, senza più neve al suolo
📍 Partenza da Vallettina/Flading (1544 mslm), parcheggio a fine strada
🏔️ Arrivo Klammalm (1925 mslm)
📐 Dislivello 450 metri
📏 Lunghezza 5,5 km tutto l’escursione
⏱️ Tempo 2 ore e mezza
😅 Difficoltà Facile. Consigliamo di seguire il verso in cui l’abbiamo fatta, per evitare la salita più impervia.
💧 Acqua Alla malga
🗺️ Cartografia Carta Tabacco 1:25000 n. 38 – Vipiteno, Alpi Breonie (se non ce l’hai puoi comprala su Amazon)
🛰️ Traccia GPS Sì, la trovi in fondo all’articolo.

Davide nell'escursione ad anello di Klammalm

Val Racines e gola Pfeifer Huisile: una nota prima di partire

Da Ponte Giovo, dove si trova l’ingresso delle cascate di Stanghe, a qui e più su, fino alla malga dove andremo oggi, numerosi pannelli raccontano la storia di Pfeifer Huisile, stregone dispettoso che ammorbava la vita della valle.

Ogni pannello racconta una marachella diversa di questo personaggio. Nonostante tutto, Huisile “in valle viene ricordato con affetto, perché, a parte incasinare i cicli di sole e pioggia ai contadini che gli stavano antipatici, era in realtà ironico e scherzoso”. 

A Huisile è amche dedicato un sentiero (il Pfeifer-Huisele-Weg) che da Racine di Dentro, e passando per Klammalm, dopo 13 chilometri e mezzo raggiunge il Lago But (Butsee) a poco meno di 2400 metri di quota, presso il quale si trova un pietra che mostra l’impronta dello stregone.

Da Vallettina a Malga Klammalm

Percorriamo tutta la Val Racines e parcheggiamo nell’ultimo parcheggio disponibile, di fronte alle case di Vallettina o Flading, dove nel 1625 è nato Huisile (cassetta per contributo volontario per la manutenzione). Siamo al cospetto della testata di una valle verdissima. Alcune capre brucano tranquille, in uno scampanellio musicale. Sopra di noi nuvoloni neri, ma dovremmo riuscire a fare il giro senza prendere acqua.

Oltrepassato il ponte del parcheggio, seguiamo il segnavia 12-30 che sale una forestale abbastanza erta. Il primo punto di interesse (chiuso per manutenzione quando siamo passati noi) è la piattaforma che dà sul salto del Rio Racines proprio nella gola intitolata allo stregone.

Proseguiamo. Raggiungiamo il bivio dove i sentieri 12 e 30 si biforcano, prendiamo il primo sulla sinistra e camminiamo adesso in un bosco rado che gradualmente si apre sui primi prati. Sulla destra, si apre anche anche il panorama sullo Schonauer Berg e sui versanti meridionali del Tallone Grande (Hohe Ferse). Con il meteo di nuvole dense che abbiamo trovato, la vista è drammatica.

Il sentiero inizia a salire un po’ più deciso a zigzag, piega sulla destra per aggirare uno sperone roccioso e salire il versantino che porta alla malga. Klammalm (1925 mslm) è annunciata da una minuscola casetta in riva ad una pozza d’alpeggio.

malga Klammalm in Val Racines

La malga Klammalm

Stupendo panorama, qui. La malga è chiusa, ma non possiamo non godere dei tavoli e delle panche che danno sulla valle e sul dosso dell’Hocheck (1970 mslm, ci si può salire comodamente). Tutt’attorno distese di splendidi crochi.

Un altro pannello racconta un dispetto (pesantino, in realtà) di Huisile. Proprio qui in malga, allo stregone, desideroso di un piatto di panna, viene servita ciotola di latte. Per ripicca, Huisile fa sì che il giorno successivo le mucche della malga diano latte insanguinato… e la malgara rischia la messa al rogo come strega: solo un pio padre, così la leggenda, la salva dal giudizio del tribunale.

Klammalm

Per tre lati siamo circondati dalle montagne, altre capre scampanellano lontane, di fronte a noi, oltre un ruscello che si è scavato un profondo letto, c’è una bella conca erbosa. Ci incamminiamo in quella direzione, indicato dal segnavia 12 lungo la forestale.

giro ad anello in Val Racines

Discesa per i sentieri 12A e 30: la fine del giro ad anello

Ripartiamo in direzione della conca di prati di fronte alla malga. Seguiamo in realtà la forestale che corre tra i tanti fienili, di fronte a noi le pareti delle montagne sono rigate dalle cascate.

Ad un certo punto incrociamo il segnavia del Sentiero 30: prendiamo direzione Flading e iniziamo a scendere lungo il versante settentrionale dell’Hocheck. Finita la ripida discesa fatta di tornantini e scalini di legno (non manca un brevissimo, super semplice tratto attrezzato di cordino) usciamo dal bosco e ci ritroviamo su un bellissimo prato.

Superato un ponte di legno, il sentiero ridiventa forestale e ci riporta al bivio con il sentiero 12, e poi all’auto.

La pendenza della discesa è tale che ci sentiamo di consigliare questo breve anello nel senso che abbiamo fatto noi. Ci ringrazierai!

Malghe in Val Racines

Il Sentiero delle Malghe della Val Racines

La Ratschinger Almenweg è un bellissimo trekking che percorre il versante meridionale della Val Racines. Il riferimento alle malghe non deve ingannare: l’escursione è davvero lunga. Parte nei dintorni Rifugio Passo di Giovo e, superati i 1800 metri di quota, corre sulla destra idrografica della valle fino a Klammalm. Qui si circumnaviga Hocheck e si scende a Vallettina, dopo il Sentiero delle Malghe diventa Ratschinger Talweg, il sentiero di fondovalle della Val Racines.

Una curiosità: a metà del sentiero di fondovalle, tutto da scoprire è il Sentiero a Piedi Scalzi.

Noi il Sentiero delle Malghe non l’abbiamo percorso nella sua interezza, ma abbiamo fatto il tratto tra Innere e Aussere Wumblsalm. Che dire: il sentiero è bello, piacevole nei suoi saliscendi, con il panorama sempre aperto e le creste delle montagne che delimitano la valle a sud che invogliano a ben altre imprese…

Malga Klammalm in Val Racines - pin