Ogni tanto viaggiamo, tutti noi, alla ricerca di cose incredibili. Andiamo dall’altra parte del mondo a vedere le case degli hobbit, cerchiamo chissà dove sistemi di gallerie sotterranee, case sull’albero e altre bizzarrie edilizie. Eppure, con occhio curioso, tutte queste cose – modi di vita diversi, prodotti dell’ingegno umano, tradizioni che lasciano una sottile emozione – le possiamo scoprire anche sotto casa. L’Anello dei Fojarol a Seren del Grappa fa proprio questo effetto; con in più, la magia di attraversare un ambiente selvaggio e sempre diverso.

Silvia con i fojarol

Ciao! Siamo Silvia e Davide, nomadi digitali in versione montanara. Entrambi liberi professionisti, da 4 anni abbiamo scelto di vivere tra le montagne, spostandoci di valle in valle. Sul blog e sui social raccontiamo le terre che ci ospitano.
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Da Pian della Chiesa sulla prima metà dell’Anello dei Fojaroi

Raggiungiamo Pian della Chiesa (581 mslm), un luogo che compare dal nulla, nel nulla della Val di Seren: ovunque lanci lo sguardo è bosco, fittissimo. Lasciamo qui l’auto, riempiamo le borracce alla fresca fontana, e ci mettiamo a camminare lungo la strada asfaltata – indicazioni per Col dei Bof, Pradazern eccetera.

Ti consiglio di raggiungere Pian delle Chiesa seguendo la strada principale della Valle di Seren, e non prendendo sulla sinistra lo stretto ponte al Cristo – questa seconda possibilità è sicuramente suggestiva, ma la strada è strettissima!

Lungo i versanti, centinaia di aquilege, scurissime. Superiamo la curva a gomito – quella con il ruscello; raggiungiamo un minuto dopo l’agglomerato di case strette lungo la strada – Val Grande – e individuiamo il cartello che indica l’anello tematico, sulla sinistra, in ripida salita. Da adesso, seguiremo piuttosto agevolmente i segnavia azzurro-bianchi.

Il sentiero sale nel bosco; potrebbero esserci dei tratti con erba alta, con una certa presenza di ortiche: conviene avere pantaloni lunghi, non ultimo anche per prevenire il problema delle zecche.

Superato un grande capitello con un occhio-nel-triangolo che ci guarda (non dimenticare di leggere il pannello informativo: sono raccontate delle forme di devozione davvero interessanti), proseguiamo fino all’abitato di Col dei Bof (872 mslm), un gioiello di architettura feltrina tradizionale che – come Pian della Chiesa che spunta giusto di fronte a noi – compare nel panorama altrimenti uniforme di boschi.

Qui seguiamo i segni azzurro-bianchi tra le case, alcune ristrutturate in modo delizioso. Una panchina per tirare il fiato. Sopra l’abitato il paesaggio si apre sui prati; superiamo la speloncia (un antico edificio deputato alla conservazione a breve termine del latte) e, seguendo i segnali, ci ritroviamo a prendere quota nel bosco.

PS l’intero anello è ben segnato da cartelli e segnavia azzurro-bianchi.

Raggiunto il punto più alto, il sentiero cala su una strada forestale praticamente in quota, e ci porta alla Casera sui Coi (840 mslm), un coloratissimo… rifugio? Casera? Laboratorio (stando a uno dei pannelli)? Un luogo privato? Non l’abbiamo capito :)

In ogni caso, proseguiamo lungo la strada bianca, di fronte a noi la Val Reselle verdissima e forse impercorribile, chi lo sa? Mentre ci godiamo silenzio e natura, comunque, arrivano loro: i fojaroi o sfojaroi (850 mslm).

I Fojaroi

Sono loro il pezzo forte di questa escursione. Li vediamo poco più alti della carrareccia, sulla destra, con i loro tetti scuri. Saliamo la breve deviazione, e curiosiamo i due “casoni” – tanto sono simili a certe strutture della Laguna di Venezia e della costa veneta.

Il fojarol era una abitazione temporanea, che ospitava i pastori e le loro famiglie durante la stagione dell’alpeggio. La loro caratteristica è il tetto, realizzato fascine di rami di faggio: raccolti con tempistiche, tecnica e attenzioni particolari, potevano garantire al tetto una vita anche di 50 anni.

Come sempre, i pannelli sono più bravi di noi a spiegare le cose; ma vedere questi due edifici spuntare dalla vegetazione verdissima – come è capitato a noi, dopo una settimana di pioggia – è magico. Completarli con l’occhio della mente – non bosco ma prati attorno, famiglie intere che vivevano qui (se la stagione si prolungava, ai fojaroi saliva anche il maestro di scuola) e uno spirito di comunità (a costruirli i tetti partecipava chiunque avesse tempo da dedicare) – ci riporta indietro nel tempo.

La seconda metà dell’Anello dei Fojaroi

Dopo aver curiosato i fojaroi, scendiamo di nuovo sulla forestale e proseguiamo. Una curva sulla sinistra e usciamo dalla strada per superare un greto in secca (lo riconosci per la distesa di roccia bianchissima e sgretolata). Da adesso, inizia la parte avventurosa dell’escursione!

Dobbiamo seguire infatti un sentierino che spesso e volentieri scende sul greto di un ruscello in secca (a seconda delle stagione, immagino). C’è da fare attenzione se ha piovuto da poco o se il sottobosco è umido, perché la roccia qui può essere piuttosto scivolosa. Mentre camminiamo, compaiono nel bosco i resti di altre speloncie. Il lungo sentiero del ruscello-non-ruscello, che si svolge nel fitto di un bosco che risuona dei trilli di decine di specie di uccelli, termina contro una staccionata, che ci protegge da un’improvviso salto e ci immette in un sentierino che, con pazienza e tornanti – ma sempre in discesa – torna a connettersi a una strada bianca; prendiamo sulla destra, facciamo due tornanti, c’è un ultimo tratto di sentiero lungo un bel ruscello gorgogliante, e siamo alla strada asfaltata dell’inizio.

Prendiamo a destra, e in cinque minuti siamo al parcheggio.

Tornati a Pian della Chiesa, prima di salire in auto, scopriamo che dietro l’edificio che fu delle scuole comunali c’è un interessante geolabio, con diversi cannocchiali che ci raccontano cime e selle che videro scatenarsi la Prima Guerra Mondiale. “Peccato” solo che gli alberi hanno preso il sopravvento, e guardare nei tubi di metallo ci mostra… delle bellissime chiome!

Anello didattico dei Fojaroi a Seren del Grappa: dati tecnici in breve e traccia GPX

⛰️ Dove siamo Nella Valle di Seren del Grappa (Valle dello Stizzon), versante settentrionale del Monte Grappa (BL)
📍 Partenza Pian della Chiesa (581 mslm)
🏅 Punti dell’anello Col dei Bof (672 mslm), Fojaroi (850 mslm)
📐 Dislivello 310 m
📏 Lunghezza 6,2 km
⏱️ Tempo 3 ore con calma
😅 Difficoltà Media (giusto per il tratto sul greto del ruscello)
💧 Acqua A Pian della Chiesa, a Col dei Bof
🗺️ Cartografia Carta 1:25.000 Tabacco n. 51 – Massiccio del Grappa, Bassano, Feltre. Nella nostra edizione è segnato come “Sentiero Naturalistico”
🛰️ Traccia GPS