Per quanto sia possibile visitare il Kirghizistan con una combinazione di mezzi pubblici, driver privati e tour organizzati, il nostro consiglio è quello di noleggiare un’auto. Potrai godere della massima libertà, scegliere le tappe come più ti aggrada, non perdere tempo (prezioso) in cittadine che magari hanno poco da offrire e, se sei in Kirghizistan per fare escursionismo o trekking, poter raggiungere da solo l’attacco dei sentieri – cosa altrimenti per nulla scontata… se non a cavallo.

Queste sono le 10 cose che abbiamo imparato organizzando e facendo il nostro on the road di tre settimane in Kirghizistan.

Ciao! Siamo Silvia e Davide, nomadi digitali in versione montanara. Entrambi liberi professionisti, da 4 anni abbiamo scelto di vivere tra le montagne, spostandoci di valle in valle. Sul blog e sui social raccontiamo le terre che ci ospitano.
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1 La patente internazionale

Per poter guidare in Kirghizistan, serve il permesso di guida internazionale. Dei due modelli che esistono, per il Kirghizistan è valido solamente quello “Convenzione di Ginevra 1949”, che vale un anno.

Se non hai mai fatto la patente internazionale, sappi che ti costerà poco meno di 50€ complessivi se richiesta alla Motorizzazione Civile (ma i tempi per ottenerla sembrano essere eterni) o circa 92€ se richiesta all’ACI; quest’ultimo ci metterà al massimo due settimane per fartela avere – ma in caso di tempi stretti, presentando il biglietto aereo è possibile accelerare i tempi.

Sul fatto che serva o meno la patente internazionale online trovi indicazioni contrastanti, ma sia il noleggiatore che la polizia ce l’hanno chiesta.

2 Noleggiare un’auto in Kirghizistan: i costi

Noleggiare un buon SUV costa 50-55€ al giorno; un vero fuoristrada, qualcosa in più; un’auto normale, dai 30 ai 45€. Un van, attorno ai 90€ al giorno (con in più la possibilità che ti arrivi un interessante veicolo sovietico pronto a tutto).

Per noleggiare un SUV, abbiamo lasciato un deposito di 700€. Abbiamo prenotato l’auto dall’Italia, tramite WhatsApp, inviando passaporto, patente e permesso internazionale del guidatore.

Noi ci siamo trovati molto bene con il servizio di Russian Troika, a Bishkek.

on the road in Kirghizistan

3 Noleggiare un’auto in Kirghizistan: quale

La risposta è una e una soltanto: un’auto 4×4 con le ruote alte. Le strade sono imprevedibili, le buche infinite e dalle forme e profondità più varie, gli imprevisti dietro l’angolo. Se vuoi davvero esplorare il Kirghizistan – e la sua rete stradale che, come recitava il nostro contratto di noleggio, “lascia spesso a desiderare” – è fondamentale avere un’auto robusta.

Una nota curiosa. Quando selezioni l’auto da noleggiare, tieni d’occhio la guida – a sinistra o a destra. Per un curioso gioco di importazioni e confini, in Kirghizistan ad oggi circolano auto di entrambi i tipi, cosa che contribuisce, almeno a Bishkek, a incasinare ancora di più il traffico – specie quando butti l’occhio verso il guidatore dell’auto che ti sta superando, e ci trovi invece un’impettita babushka concentrata sulla strada.

4 Noleggiare un’auto in Kirghizistan: occhio al contratto

Più che al contratto, alla mappa allegata. Il nostro noleggiatore ci ha fornito una mappa del Paese, sulla quale alcune strade erano segnate in rosso o in nero:

  • le strade rosse erano vietate alle auto normali;
  • le strade nere erano vietate anche ai SUV.

Una lista chiariva i divieti, dovuti alla condizione delle strade (alcune delle quali le abbiamo percorse a piedi, domandandoci in continuazione chi avrebbe avuto il coraggio di percorrerle con un mezzo su ruote – salvo poi vederli, questi mezzi, arrancare su pietre e fango). Per fare un esempio, la strada verso uno dei laghi più belli del Paese, il Köl-Suu Lake, è vietata da moltissimi noleggiatori.

Nel nostro contratto era esplicitato anche che non avremmo potuto affrontare guadi.

Vuoi percorrere lo stesso le “strade proibite”? Ricorda che alla fine del tuo noleggio, è probabile che ti sarà mostrata una mappa con tutti i tuoi spostamenti. Le meraviglie del GPS!

itinerario in Kirghizistan

PS: se ti stai chiedendo se nella foto manchi la targa, beh… non l’ho oscurata per privacy! Continua a leggere che ti spiego…

5 I limiti di velocità

Sui cartelli stradali in Kirghizistan i limiti di velocità sono segnati in chilometri orari. Tutto normale, no?

Sappi però che alcune delle auto a noleggio hanno la strumentazione in miglia, e serve farci un po’ occhio (al limite, usa il navigatore del telefono con maps.me per controllare la tua velocità reale).

Sappi anche che gli autovelox sono onnipresenti: fissi e segnalati (in genere, ai semafori o poco prima) o mobili, con guarnizione di polizia. Vige l’uso di sfanalare alle auto che sopraggiungono nel caso aspetti loro un autovelox mobile. Infine, ti rimando agli ultimi punti per la risposta alla domanda “devo rispettare i limiti?” (ovvio che lo devi fare, in ogni caso).

6 Guidare a Bishkek

Bishkek, la capitale – e il luogo nel quale al 99% approderai in Kirghizistan – è una metropoli da un milione di abitanti. Le sue strade sono decisamente varie: ampi viali semideserti, viali congestionati a tutte le ore, budelli ingolfati dai parcheggi selvaggi, sensi unici, inaspettati sterrati, tantissimi semafori e quasi nessuna rotonda.

Per guidare a Bishkek serve un po’ di pelo sullo stomaco, ma meno rispetto ad altre metropoli non europee (tipo India per intenderci dove non mi avvicinerei neanche al volante). Le corsie tendono ad ospitare il doppio dei veicoli consentiti nello stesso tempo, i motorini si infilano in ogni dove (anche se non sono così diffusi), gli autobus hanno traiettorie bizzarre, e per facilitare le tue manovre ti conviene agganciare lo sguardo degli altri guidatori e ribadire a gesti che sì, quando è verde vuoi svoltare a destra.

Non è detto che te lo lascino fare… ma almeno te lo diranno (a gesti anche loro)!

Un trucco: tutti i semafori hanno il conto alla rovescia – sia del rosso che del verde; vedrai i locali iniziare a muoversi quando ancora mancano 1 o 2 secondi di rosso, il che nelle ore di punta contribuisce a dei tappi esagerati.

Se stai organizzando il tuo viaggio in Kirghizistan potrebbe interessarti leggere il nostro itinerario on the road!

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7 Guidare nelle piccole città e nei villaggi

Al di là dei limiti di velocità – da rispettare – le uniche avvertenze sono:

  • occhio che il bordo strada (e a volte la carreggiata) è frequentatissima: persone, bambini spesso non accompagnati, animali di tutti i tipi; di notte, con la scarsa o inesistente illuminazione pubblica, fai ancora più attenzione (anche nelle strade veloci: cavalli, mucche, pecore e pastori possono apparire dal nulla, nel buio più totale);
  • i maledetti DISSUASORI. Sono annunciati dal cartello “dossi”, ma non sempre. Sono invisibili, essendo dello stesso colore dell’asfalto. Sono devastanti, e vanno presi ai 20, massimo 25 all’ora. FIDATI.

Per il resto goditi il viaggio, andando piano piano, e ammirando lo scenario incantevole dal finestrino.

8 Gli sterrati

Croce e delizia di un viaggio in Kirghizistan, prima o poi toccano. Ci sono degli sterrati che è come giocare a Guitar Hero, ma le note sono in realtà sequenze di buche. Ci sono fondi stradali che sono più roccia che terra battuta. Ci sono momenti in cui c’è farsi il segno della croce – o dire inshallah. E ci sono “cose” che definire strade, piste, tracce sarebbe in ogni caso un’esagerazione.

Il consiglio è quello di pianificare bene la rotta del viaggio che intendi fare e consultare online la fattibilità del percorso. NON AFFIDARTI A GOOGLE MAPS (MA NEANCHE A MAPS.ME)! Le strade in Kirghizistan vanno studiate in anticipo.

Tieni conto che in alcune zone verso le montagne non c’è segnale telefonico quindi in caso di problemi può diventare un guaio vero.

9 La famigerata polizia corrotta del Kirghizistan

Lo leggerai un po’ dappertutto. La polizia ti ferma, ti intorta un po’ (tu non parli russo, loro non parlano inglese), ti mostra la registrazione di un autovelox e, gira che ti rigira, tenta di spillarti del contante. Quando non addirittura di requisirti i documenti (!) che se li rivuoi paghi o li segui in centrale.

Questo racconto lo leggerai su diversi forum, ti sarà raccontato da diversi viaggiatori. In effetti, succede. Ecco perché rispettare pedissequamente i limiti, al fine di dare meno appigli possibili.

Nel caso si venga fermati: sempre stringere la mano al poliziotto – in Kirghizistan la stretta di mano è attesa; salutare cordialmente con Salam; fornire libretto dell’auto, patente e permesso internazionale, attaccare bottone o lasciarsi attaccare bottone, anche con inglesi sghembi e improvvisazione a gesti. Nel dubbio ricordati il potere indiscusso di Toto Cutugno: qui fa sempre presa.

Se vorranno qualcosa te lo faranno capire senza problemi.

Per nostra esperienza posso dirti che sì siamo stati fermati dalla polizia, era giorno, eravamo perfettamente entro i limiti di velocità, e dopo qualche scambio ci è stato augurato di goderci il viaggio.

10 Ciliegina sulla torta: quando la polizia ti prende la targa

Il “ti prende la targa” è letterale. Abbiamo lasciato l’auto in sosta per tre giorni (eravamo a fare un trekking) ma molto probabilmente l’avevamo lasciata in un posto vietato (nonostante le strisce a terra a noi dicessero ben altro). A distanza di un giorno e duecento chilometri dopo averla recuperata, per puro caso, ci accorgiamo che manca la targa anteriore.

Rubata? Persa lungo una delle strade tutte buche?

No: presa dalla polizia, dimodoché noi avessimo da andare alla centrale a riscattarla, e a pagare la multa. Così ci ha spiegato il nostro noleggiatore.

A quel punto, le soluzioni erano due: tornare in capitale perché potesse fare e installare un duplicato della targa mancante (6 ore di auto andare, 4 di attesa in ufficio da lui, 6 tornare dove eravamo), oppure… andare da un meccanico e far mettere la targa posteriore (quadrata) al posto di quella anteriore (rettangolare)… e sperare che tutto filasse liscio per gli ultimi giorni.

Abbiamo scelto questa seconda opzione: 10 minuti, circa 4 euro di spesa, e il viaggio continua.

Certo, siamo stati fortunati e nessuno ci ha mai fermato. Se fosse successo? Il noleggiatore ci ha dato un numero da chiamare “nel caso in cui”.