Da qualche parte, per esplorare una nuova zona, bisogna pur cominciare, e il punto di partenza è la scelta del proprio campo base. Per fare un primo, denso assaggio delle Maddalene, selvaggio ambiente in quel della Val di Non, ci siamo appoggiati all’albergo Cavallino Bianco di Rumo. Non poteva andarci meglio!

Cavallino Bianco Rumo

L’hotel e la sua posizione

Se non conosci la Val di Non e non sai dove andare, fidati di noi: scegli Rumo, e con Rumo il Cavallino Bianco. La zona è strategica sia per fare escursionismo, che per dedicarsi al turismo… ma anche al relax e alle avventure enogastronomiche.

Marcena, poi – la frazione nella quale sorge l’hotel – è un gioiellino di pace e tranquillità circondato da boschi e prati. L’edificio dell’hotel, con il suo caratteristico rosso, fa da contrappunto al bel campanile della chiesa della Conversione di San Paolo (dopo la quale c’è il curioso Giardino delle pietre delle Maddalene).

panoramica sulla Val di Non

Un po’ di storia

… e una storia fatta di tenacia e prospettiva. È il 1908 quando la Famiglia Fedrigoni apre un’osteria a Rumo – la vicenda parla di emigrazione e ripicche, ma vi consiglio di farvela raccontare in hotel. L’osteria diventa, un po’ alla volta, locanda: dopo il 1946 qui si può mangiare e dormire. le stanze sono affittate a commercianti e altri lavoratori itineranti. Gli anni ’60 e ’70, quando nelle città si sviluppa l’idea di un turismo di relax e aria buona, che avrebbe portato impiegati e operai verso le montagne, il Cavallino Bianco cresce e si sviluppa: più stanze con bagni indipendenti, la trasformazione in albergo ristorante, le verdure dell’orto che contribuiscono ad una cucina di qualità… e poi ristrutturazioni e ampliamenti regolari, fino a che il Cavallino Bianco diventa quello che è oggi.

Il ristorante e la cucina

Il ristorante dell’hotel Cavallino Bianco di Rumo mi ha veramente sorpreso! È possibile scegliere il menù già dal mattino – il foglio sul quale puoi leggere le alternative è di per sé una coccola – e presenta sempre una scelta vastissima di antipasti, primi e secondi. Io e Davide abbiamo sempre scelto menù differenti per poter assaggiare più portate.

Le cose più preziose però sono l’amore e la cultura del territorio che gli chef Daniel e Stefano mettono nell’elaborazione dei piatti, che sono per la maggior parte rivisitazioni garbate di piatti tradizionali. Insomma: quello che ti aspetti di trovare in Trentino, ma con un twist sempre sorprendente. In più, gli ingredienti: salumi, carni e formaggi a km0, erbe di campo e di bosco, dettagli ricercati e delicatissimi fiori.

Presentazione dei piatti sempre ineccepibile, un graditissimo il buffet di verdure per iniziare, e un dolcetto a fine pasto fatto a regola d’arte e sempre diverso. Mi fermo qui, altrimenti mi torna l’acquolina in bocca!

La cantina dell’hotel

Difficile pensare ad un modo migliore e più ingegnoso per recuperare spazi che erano passaggi tra abitazioni, cantine e stalle. la cantina del Cavallino Bianco si compone di stanze e stanzette, più un ampio salone nel quale si svolgono gli eventi: aperitivi e degustazioni (comprese alcune ad etichetta nascosta). Trascorrere del tempo qui è un’altra forma di relax, e la conversazione con gli altri ospiti non può che scorrere piacevole.

Noi abbiamo fatto un aperitivo “rinforzato” prima della cena del sabato, con tartine, salumi e formaggi locali e delle ottime bollicine.

Ciliegina sulla torta: la cantina ospita delle ottime etichette (per la maggior parte trentine), una rastrelliera di salumi a stagionare, alcuni armadi di formaggi di malga, e una lunga selezione di grappe. Roberto, il maître e sommerlier del Cavallino Bianco, ci racconta che il mondo sotterraneo della cantina è in costante sviluppo, e piccole aggiunte e migliorie vengono fatte con regolarità: la prossima, dovrebbe riguardare proprio le grappe.

cantina-hotel-cavallino-bianco-rumo

La colazione

Perché ok che bisogna stare leggeri per camminare, ma è anche vero che senza carburante le gambe non girano! E devo dire che il Cavallino Bianco di Rumo sa come farle girare, queste gambe! Dolci fatti in casa, pancetta e uova, yogurt, fette biscottate, cereali, marmellata e nutella, ma anche frutta e alternative più light.

E fatta la colazione, forse è il momento per parlare di quello che farai durante il giorno, giusto?

Il Cavallino Bianco e l’outdoor: un legame indissolubile

Sarà il nostro piglio di camminatori, ma una cosa che abbiamo apprezzato tantissimo del Cavallino Bianco è la sua attitudine escursionistica, che direi composta da tre elementi:

  • La preparazione dello staff. In primis quella di Fabrizio, titolare dell’hotel e guida escursionistica, che ogni giorno organizza escursioni: da quelle più semplici a cammini strutturati su più tappe… ma sempre con l’hotel come punto di appoggio. Se invece preferisci muoverti in autonomia, Elisabetta e Loredana, alla reception, non solo ti potranno consigliare, ma ti forniranno il materiale del quale potresti avere bisogno: carte topografiche, bastoncini da trekking, zaini, frontali e, in inverno, ciaspole e ramponcini per muoverti in sicurezza.

Mentre ci accompagnava a Malga Cloz, da dove avremmo intrapreso l’anello delle malghe delle Maddalene, Fabrizio ci ha raccontato di come non ci sia gruppo che non fruisca delle sue escursioni: dai ritiri di yoga (che vengono portati a vedere l’alba sui colli circostanti) ai gruppi che vogliono percorrere un’alta via senza dover pensare al peso dello zaino.

Sentiero Bonacossa

  • La posizione strategica dell’hotel, adagiato al versante meridionale delle Maddalene – un territorio tutto da scoprire – ma che offre anche la possibilità di fare numerose escursioni senza dover prendere l’auto.

Trovi diverse escursioni da fare da Rumo nell’articolo che abbiamo dedicato alla Val di Non.

  • Il fatto che il Cavallino Bianco faccia parte della rete dei Dolomiti Walking Hotel, che raggruppa strutture dalla vocazione outdoor.

La spa, la piscina e… l’idromassaggio super panoramico

Alias… le bolle! Perché diciamocelo: non c’è niente di meglio di tornare da un trekking e potersi godere qualche ora di relax coccolati tra bolle e sauna. E che dire, se in montagna trovi una di quelle giornate di pioggia che sembrano non finire mai?

Durante la nostra permanenza abbiamo avuto il piacere di inforcare le ciabattine, indossare il morbido accappatoio, e rilassarci in una zona spa che si divide in tre aree:

  • area saune con una sauna, una biosauna, un bagnoturco, alcune comodissime poltrone e due idromassaggi per i piedi (come sempre in questa zona si deve entrare senza costume),
  • area piscina con una piscina interna con ampia vetrata, una piscina esterna alcune sdraio nelle quali rilassarsi,
  • area esterna con sedie a sdraio, una casetta in legno per la pratica yoga o la meditazione e un idromassaggio super panoramico con vista sulle Maddalene! Inutile dire che da qui ne sono uscita con le mani raggrinzite: troppo bello!

idromassaggio spa hotel Rumo

Ciabatte, accappatoio, asciugamano e borsone fanno parte del kit spa che trovi direttamente in camera. Per ulteriori coccole, puoi inoltre scegliere di prenotare uno dei tantissimi trattamenti disponibili, tra massaggi, peeling, impacchi anti-aging… anche di coppia. Infine, sappi che puoi riservare l’area spa – con tanto di apericena – per le tre ore serali: se stai pensando a un gesto romantico, eccolo qua!

Le camere

Per prima cosa, appena arrivati, abbiamo aperto la porta finestra su un morbido panorama di boschi e nuvole pronte a piovere (ancora un invito a scendere in spa!). Abbiamo aperto lo sciroppo di sambuco offerto dalla casa, e ci siamo seduti in terrazzino. Dopo tre ore di auto, non avremmo potuto chiedere di meglio!

Ah, dicevamo la camera… semplice, pulitissima e completa di tutti gli accessori, con un letto grande e comodo e un bagno spazioso.