Se – come noi – sei un’amante delle escursioni bizzarre, particolari e storiche… impazzirai per il sentiero del Tracciolino!
Ti raccontiamo tre escursioni che puoi fare per vederlo, più un giro matto in pieno stile Bagaglio Leggero.
Cos’è il sentiero del Tracciolino in Val Chiavenna?
Ok, partiamo dalle basi. Il sentiero del Tracciolino è un percorso che segue per circa 12 chilometri le rotaie di una vecchia ferrovia a scartamento ridotto, degli anni ’30 che collega la diga di Saline in Val Codera e la diga di Moledana in Valle dei Ratti. Realizzato per il trasporto di materiale, fino a pochi anni fa veniva utilizzato dal personale di Edison per gli spostamenti a bordo di un quadriciclo o di un piccolo locomotore.
Camminare lungo le rotaie, tra i resti dell’attività ferroviaria e con vista sul Lago di Mezzola, attraversando improvvise gallerie scavate nella roccia e stupendoti dell’arditezza di questo tracciato, è davvero un’esperienza unica.
Bonus non indifferente: il sentiero, nonostante si sviluppi a circa 920 mslm, è perfettamente pianeggiante! Per percorrerlo ci sono diverse opzioni, noi ti diamo le 3 che ci sono piaciute di più.
Ma prima di partire: metti in zaino una torcia frontale, perché dovrai oltrepassare alcune gallerie che possono essere molto buie (sono dotate di temporizzatore, ma non in tutte funziona). Nell zaino puoi anche mettere la Carta SeteMap 1:25.000 Val Masino-Val Codera (la puoi comprare qui).
Dove parcheggiare per il sentiero del Tracciolino?
La risposta è dipende! Dove parcheggiare dipende da:
- quanto dislivello vuoi fare
- che percorso scegli
Il parcheggio più vicino si trova a San Sciuch, ma devi richiedere il pass (ti spiego tutto sotto al percorso 1), altrimenti puoi parcheggiare a Verceia o a Mezzolpiano (Mezzola).
Difficoltà del sentiero del Tracciolino
In generale il sentiero è ben tenuto, non ci sono difficoltà nell’orientamento (impossibile sbagliare) e non ci sono tratti esposti (in media il percorso è largo 170 cm).
Ognuno dei 3 percorsi che ti proponiamo ha una difficoltà diversa, soprattutto in base a chilometri e dislivello, quindi valuta le tue capacità prima di partire.
Si consiglia anche di non fare il Tracciolino con meteo avverso: le pareti lungo il quale è realizzato sono davvero scoscese, e in caso di maltempo dei sassi possono “piovere” sul tracciato.
1. Da San Sciuch (con il pass) lungo il sentiero del Tracciolino
Raggiunta la Valle dei Ratti, fermati in un qualsiasi bar della zona e richiedi il pass per il sentiero del Tracciolino. Al costo di 5€ potrai percorrere in auto la strada forestale che sale da Verceia fino a San Sciuch. La strada alterna asfalto e sterrato, non è protetta e una volta in cima non ci sono parcheggi, ma potrai lasciare l’auto lungo la strada (chi prima arriva meglio alloggia). Non il genere di strada lungo la quale vorrei guidare io, ma ti risparmierà 700 mt di dislivello.
Lasciata l’auto hai due possibilità:
- imboccare direttamente il percorso del Tracciolino sulla sinistra
- dirigerti dapprima sulla destra verso la diga di Moledana (molto scenografica e raggiungibile in 10 minuti), per poi tornare sui tuoi passi e rimanere sempre sul sentiero del Tracciolino
Il percorso ti condurrà, dopo pochi metri, di fronte alla casa dei guardiani della diga, dove esiste ancora un bizzarro treno-bicicletta e il primo dei tanti scambi di binari.
Il sentiero prosegue sempre in piano e senza particolari difficoltà, ma con entusiasmanti vedute sul lago e alcune gallerie da oltrepassare e poi… vuoi mettere la curiosità di camminare sulle rotaie?
Fai solo attenzione ad alcune gallerie che possono essere anche molto buie, ti consiglio di dotarti di una torcia frontale.
Dopo circa 5,5 chilometri ti troverai a scendere verso il bellissimo borgo di San Giorgio e hai due possibilità:
- raggiungere in 15 minuti di discesa il borgo per un pic-nic o anche solo per vedere il bellissimo paesello di pietra;
- ritornare sui tuoi passi senza affrontare la discesa al paese (e la conseguente salita del rientro).
DIFFICOLTÀ: Molto facile. Non ci sono tratti esposti, il percorso è in piano se decidi di rimanere sui binari oppure sono solo 200 metri di dislivello se scendi fino a San Giorgio. Sono comunque una decina di chilometri (andata e ritorno) e non ci sono appoggi, quindi valuta come preparare lo zaino di conseguenza.
2. Il sentiero del Tracciolino verso il Rifugio Frasnedo
Con questo percorso potrai godere solo di un pezzo del sentiero del Tracciolino, ma terminerai l’escursione in rifugio (che è sempre buona cosa!).
Puoi partire da Verceia a piedi (473 mslm) e percorrere a piedi la strada forestale fino a San Sciuch (915 mslm) oppure puoi arrivare fino a qui in auto (serve il pass come spiegato nell’itinerario 1) e poi proseguire verso destra camminando sulle rotaie della vecchia ferrovia fino a raggiungere, con una decina di minuti di camminata, la diga di Moledana.
Attraversata la diga, ti troverai a seguire il bellissimo percorso ombroso che costeggia il Torrente Ratti fino a delle bellissime pozze (tappa obbligatoria per immergere i piedi e fare una pausa).
In quindici minuti raggiungerai così il borgo di Frasnedo (1287 mslm) e con un’altra breve camminata sarai al Rifugio Frasnedo, con birra ghiacciata e ogni squisitezza a disposizione (ci sono pure i gelati, una rarità!).
Se scegli questo percorso ti consiglio di proseguire al ritorno qualche metro lungo i binari oltre a San Sciuch fino ad arrivare alla vecchia casa dei guardiani della diga e, se le gambe lo consentono, proseguire la camminata!
DIFFICOLTÀ: facile. Non ci sono tratti esposti, il sentiero è piuttosto regolare e non ci sono difficoltà di orientamento. Da San Sciuch sono 370 mt di dislivello per 3 chilometri (sono invece 900 mt di dislivello se parti da Verceia).
3. Giro ad Anello da Novate Mezzola (Mezzolpiano) a Verceia
Lascia l’auto a Novate Mezzola, in località Mezzolpiano, nel parcheggio subito al di là del ponte sul Codera (parcheggio a pagamento). Superato nuovamente il ponte ti troverai a costeggiare il fiume verso San Giorgio, tenendo come riferimento un cartello in legno tra le case vicino alla fontana del paese.
Il sentiero per San Giorgio circumnaviga dapprima una cava, per poi salire abbastanza velocemente tra i boschi, facendo lunghi zigzag, aprendosi su splendide vedute sul lago di Mezzola. Una volta raggiunto il borgo potrai continuare la salita seguendo le evidenti indicazioni per il sentiero del Tracciolino (poco meno di 200 metri di dislivello) fino a trovarti a camminare sulle rotaie della vecchia ferrovia.
Da qui il sentiero 401 è completamente pianeggiante fino alla località San Sciuch. Scendi verso Verceia seguendo la strada forestale. Al termine della strada potrai imboccare la ciclabile del lago di Mezzola, raggiungendo nuovamente l’auto al punto di partenza.
Ovviamente se hai la possibilità di muoverti con due macchine, posteggiarne una a Mezzolpiano e una a Verceia ti consentirà evitare di percorrere la ciclabile del lago di Mezzola.
DIFFICOLTÀ: medio-difficile. Non ci sono tratti esposti, e il sentiero è piuttosto regolare, ma sono comunque 700 mt di dislivello per 18 km e circa 6 ore di escursione. Non ci sono punti di appoggio.
Un’ottima alternativa è quello di percorrerlo in MTB o con e-bike.
Il tratto Mezzolpiano-San Giorgio-Tracciolino lo trovi anche su questa traccia, da seguire al contrario
+1: Giro ad anello di 3 giorni Val Codera – Val Masino – Valle dei Ratti e Tracciolino
Una premessa: questo è un giro matto. Dislivello, difficoltà e lunghezza rendono il percorso decisamente difficile, ma se sei quel tipo di escursionista lì ne verrai sicuramente ripagato alla grande!
Il percorso in “breve” è questo: parcheggio Mezzolpiano, Codera, Bivacco Valli (prima notte), Passo del Ligoncio (difficile, attrezzato con catene), Rifugio Omio, Passo della Vedretta (difficile, diversi passaggi di II grado), Rifugio Volta (seconda notte – è un bivacco), Rifugio Frasnedo, Tracciolino, San Giorgio e di nuovo Mezzolpiano!
Si tratta di 3 giorni con dislivelli notevoli e panorami mozzafiato. Non approfondiamo oltre, perché molti di coloro che leggeranno questo articolo non ne saranno interessati, ma se hai domande puoi lasciarci un commento!
DIFFICOLTÀ: molto difficile. Passaggi tecnici, chilometraggio e dislivelli importanti con giorni in autosufficienza.
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