Cinque giorni a disposizione, quella libertà che solo il meteo buono può darti, una carta topografica… e nessuna paura di usarla. Qualche giorno alla base dei Lagorai si sono trasformati in una indigestione di escursioni non ancora propriamente invernali. La prima doveva essere una salitina di riscaldamento: è invece diventata questo anello Ponte Conseria – Laghi di Rocco – Passo Cion, praticamente improvvisato.
Cosa troverai nell’anello da Ponte Conseria ai Laghi di Rocco
Da Ponte Conseria a Malga Valsorda Seconda
Non è proprio una giornata di sole, e tira un certo vento quando parcheggiamo a Ponte Conseria (1458 mslm). Imbocchiamo la forestale in direzione Rifugio Malga Conseria (qui un altro itinerario ad anello che inizia allo stesso modo), ma tempo di pochi minuti e la stiamo già abbandonando in favore del sentiero 371 che si stacca sulla sinistra (indicazione chiara).
Il sentiero sale con tutta calma attraverso il bosco lungo il Rio Valsorda: la pendenza non è mai eccessiva, ma qualche chiazza di ghiaccio a richiedere giusto un po’ più di attenzione (i ramponcini fanno comodo). Superati i 1850 metri di quota, il bosco si apre progressivamente, la vista inizia a spaziare verso montagne che, per il contrasto con la poca neve nei canaloni, sembrano nere.
Dalla Malga Valsorda Seconda ai Laghi di Rocco
Arriviamo alla Malga Val Sorda Seconda (1901 mslm), posizionata sopra un piccolo dosso circondato da un (quasi) anfiteatro roccioso. Ci è voluta un’ora e mezza per arrivare qui.
Dopo la malga, il sentiero prosegue verso nord: risale un piccolo dosso, attraversa un prato quasi pianeggiante, sembra salire diagonale sulla sinistra… ma diventa in realtà una stretta traccia sulla destra.
Da qui ai laghi serve un po’ di concentrazione, perché dal versante sulla sinistra scendono colatine di neve ghiacciata che chiamano passo sicuro, e i denti di ramponi o ciaspole. Per il resto, niente da segnalare: poca pendenza, indicazioni evidenti.
Raggiungiamo infine un’ampia schiena innevata (2086 mslm). Il panorama qui si apre, ed è magnifico. Vediamo di fronte a noi i “bassi” colli, con i boschi spolverati di neve che si sfumano in manti bianchi e densi, e i loro due caratteri diversi: il Col della Palazzina allungato, un dorso di cetaceo bianchissimo, il Col di San Giovanni, invece, spinto morbidamente verso l’altro. Sullo sfondo, la maestosa Cima d’Asta, che da qui appare davvero massiccia. E i piccoli Laghi di Rocco, detti anche Laghi delle Buse Basse? beh, sono invisibili per la neve.
Il vento pela questa sommità, per cui ci mettiamo subito in movimento.
Dai Laghi di Rocco a Ponte Conseria per Passo di Val Cion
Dai laghi, il sentiero (ora segnavia 318) scende in una conca, passa di fianco ad alcune grosse rocce, e torna ad essere una stretta traccia di versante, ancora pressoché in quota. La situazione è quella di prima: ci sono alcuni punti che richiedono attenzione, ma per il resto – con le ciaspole – si cammina bene.
Raggiungiamo così Passo Val Cion (2076 mslm), dove se possibile il vento è ancora più intenso. Davide, ma non avevi detto che il meteo prometteva bene?
Per scendere a Ponte Conseria ci sono ora due possibilità:
- proseguire sul sentiero 318 che, in corrispondenza della omonima malga, si immette nella forestale che risale a Passo Cinque Croci e, poi, direttamente a Ponte Conseria.
- tagliare sul Col della Palazzina o tra il Col della Palazzina e il Col di San Giovanni, e prendere la stessa forestale poco più in basso del Passo Cinque Croci
Seguiamo questo secondo itinerario, più diretto e con minor perdita di quota.
Nota bene: sulle carte – Tabacco e Kompass – questo percorso è segnato come traccia ma, in realtà, è piuttosto evidente.
Da Passo Val Cion saliamo la dorsale del Col della Palazzina, in direzione sud. Stiamo seguendo le tracce di un ciaspolatore che ci ha preceduti: è per questo che, dopo aver guadagnato una cinquantina di metri di dislivello, disdegniamo la sommità del colle e scendiamo in Val d’Ornelle – il solco tra il Palazzina e il San Giovanni. Qui l’orientamento è un po’ confusionario, ci sono da schivare un paio di canaloni ingombrati di neve e da azzeccare il tratto di versante con pendenza minore, ma in poco siamo in vista della forestale.
La sunnominata forestale arriva che siamo a quota circa 1950 mslm. la prendiamo sulla destra, ignoriamo la deviazione per Malga Conseria (a 300 metri da qui), e ci rimbocchiamo le maniche (o i risvolti) per la lunghissima discesa a Ponte Conseria.
Avvertenza: da qui, la forestale è lunga circa cinque chilometri. 5 km di lunghissimi tornanti, che possono risultare un po’ noiosi. Per questo, se devi salire o scendere da Ponte Conseria al Rifugio Malga Conseria, ti conviene appoggiarti al sentiero 326 che taglia super-diretto attraverso il bosco.
Anello Ponte Conseria, Laghi di Rocco, Passo Val Cion: dati tecnici in breve
Dove siamo: in Trentino, sui Lagorai, alla fine della Val Campelle
Quando l’abbiamo fatto: a fine dicembre, con neve residua che ha però richiesto l’uso delle ciaspole
Partenza/arrivo: Ponte Conseria (1468 mslm)
Punti dell’anello: Malga Valsorda Seconda (1901 mslm), Laghi di Rocco (2135 mslm), Passo Val Cion (2076 mslm), Col della Palazzina (2149 mslm)
Dislivello: 740 metri
Lunghezza: 13,1 km
Tempo: 5 ore e mezza tutto l’anello
Acqua: in inverno, no
Difficoltà: medio-difficile. Tra Malga Valsorda e Passo Cion abbiamo incontrato un paio di passaggi ghiacciati inclinati poco piacevoli. Con innevamento, l’orientamento in discesa dal Col della Palazzina non è banale.
Cartografia: Carta Tabacco n. 58 – Valsugana, Tesino, Lagorai, Cima d’Asta (se non ce l’hai puoi comprala su Amazon)
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