Abbiamo un file Excel nel quale segniamo le escursioni che vogliamo fare; ci sono cime, anelli, bivacchi, alte vie, curiosità… Ecco: l’escursione ai Campanili di Costa Baton di Forni di Sotto era nella lista da più di cinque anni!

Ad un certo punto, durante il nostro periplo delle Dolomiti Friulane, abbiamo scoperto che queste strane formazioni geologiche si trovavano a due passi da dove ci troviamo noi – nel territorio di Forni di Sotto, per la precisione. Non abbiamo più tergiversato, e questo è il racconto dell’escursione ad anello che abbiamo fatto (spoiler: si passa anche per un bel bivacco)… l’attesa ne è valsa la pena!

PS: la giornata era piuttosto cupa e le foto non rendono la bellezza del posto, non scoraggiarti.

Ciao! Siamo Silvia e Davide, nomadi digitali in versione montanara. Entrambi liberi professionisti, da 4 anni abbiamo scelto di vivere tra le montagne, spostandoci di valle in valle. Sul blog e sui social raccontiamo le terre che ci ospitano.
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Dalla partenza a Fienili Preson

La nostra escursione inizia da Fienili Chiampì, località poco a nord di Forni di Sotto. C’è qualche posto per l’auto lungo la strada, quindi la lasciamo qui (930 mslm). Grazie ai segnavia, individuiamo la strada cementata in salita: direzione Costa Baton – Campanili (segnavia 1 della segnaletica locale), ma anche sentieri CAI 214 e 234. Un ulteriore cartello, scritto a mano, ci chiede di prenotare ad un numero di cellulare nel caso si voglia pernottare alla “capanna alpina” Costa Baton.

Ti consiglio, se fai questa escursione, di seguire il senso antiorario (come descritta da noi); in caso contrario, quella che noi facciamo come discesa finale diventerebbe una erta ed eterna salita.

Geograficamente, il nostro anello percorrerà a mezza costa i versanti della valle del Rio Chairàdis, modesto corso d’acqua che scende dai monti Zauf e Rancolin.

Seguiamo quindi la strada che sale con calma attraverso il bosco di versante; evitiamo l’unico bivio (strada che scende sulla sinistra) e raggiungiamo dopo una serie di ultime, strette curve, il fiabesco luogo di Fienili Preson (1359 mslm), da dove abbiamo una bella visuale sul Monte Rancolin – rilievo che guiderà buona parte della nostra escursione.

Da Fienili Preson a Fantignelles

Continuiamo a salire la strada sterrata. Una prima deviazione sulla destra, inerbita, permetteva di tagliare tre lunghi tornanti, ma è purtroppo invasa dai tronchi caduti, ed è impercorribile. Saliamo, quindi, lungamente: la strada alterna lunghi traversi a stretti tornanti, affrontando il versante meridionale del Monte Vacca.

Scorciatoie? Poche: sono inerbite, e frequente pascolo di ovini le rende terreno fertile alle zecche. Meglio camminare sulla strada.

A quota 1890 mslm arriviamo alla base della località chiamata, in carta, Fantignelles. La strada qui proseguirebbe verso Passo Zauf, ma noi individuiamo il sentiero 213 diretto a Casere Mamaiou; altri due cartelli, realizzati a mano, ci confermano che la direzione per i “Ciampanijlis” e per il Bivacco Costa Baton è corretta.

Il sentiero 213: Campanili di Costa Baton

Il sentiero 213 è una esile pista che taglia il versante meridionale del Monte Zauf pressoché in quota; tuttavia, non va affrontato con leggerezza: è stretto, e la vegetazione è piuttosto ingannevole. Inoltre, se il suolo è umido, il rischio aumenta. Passo fermo, quindi.

Meno di cinquecento metri, e siamo a scendere di poco sul greto di un ruscello: ci voltiamo sulla destra e i Campanili di Costa Baton sono lì, bizzarre formazioni come prue di navi rossicce, marroncine, giallastre: un arcobaleno decisamente curioso che, nonostante la giornata particolarmente grigia, ci lascia senza parole.

Situati a 1840 metri di quota sotto le pareti rocciose e i ghiaioni del Monte Zauf, i Campanili di Costa Baton sono due “colonne” di depositi carbonatici terrigeni che riportano colori vari e stratificati. Risalgono al Triassico Inferiore – 250 milioni di anni fa; il loro aspetto si spiega con l’origine: sul fondo di un grande mare tropicale si sono depositati sedimenti di composizione differente.

Lo stacco con il verde della vegetazione e le forme degli alberi che paiono spuntare proprio dalle prue come fossero polene, rendono ancora più aliene le due conformazioni.

I Campanili possono essere visti dall’alto salendo per il ghiaione che li fiancheggia; la salita non è tracciata, e ci si muove su ghiaioni instabili.

Dai Campanili di Costa Baton al Bivacco Questa Baton

Una volta curiosati i Campanili (e magari fatta una pausa per mangiare un paninetto) possiamo ripartire, reimmettendoci sul sentiero 213, che in una ventina di minuti – sempre stretti, ma meno infidi della parte precedente – ci porta alla base di Forcella Rancolin, passaggio tra il monte omonimo e il complesso dello Zauf e del Bivera/Clapsavon. Qui si trova anche il bivio con il sentiero 212 (1810 mslm), che inforchiamo in discesa.

Il sentiero 212 ci fa perdere un po’ di quota e ci fa sbucare sul pendente e verde versante sul quale spunta il Bivacco Questa Baton (1731 mslm), bell’edificio di proprietà del CAI di Forni di Sotto.

Sempre aperto, il bivacco si sviluppa su due piani: al piano terra, tavolo e panche, un locale adibito a cucina – con fornelli a gas, caffettiere in grande abbondanza, stoviglie – e una stufa; al piano superiore, tantissimi letti a castello con materassi e coperte. C’è da dire che il bivacco l’abbiamo trovato un po’ trasandato; ci abbiamo dato una ripulita, e siamo ripartiti.

Vale la pena ricordare come ci si comporta in bivacco: leggi qui!

A questo punto, il sentiero 212, dopo un breve tratto in quota, prende a scendere deciso, molto deciso, facendoci quasi capitombolare giù per il versante orientale del Rancolin. Siamo stati particolarmente fortunati, perché quando siamo passati questo percorso era stato di recente liberato da erba e infestanti; così non fosse stato, la prima parte ci avrebbe riservato non pochi fastidi.

Sempre scendendo ci infiliamo nel bosco; il sentiero si fa migliore, più ampio e piacevole, leggermente meno pendente. Arriviamo all’attacco del sentiero, dove un secondo cartello riporta il numero da chiamare per prenotare il pernotto al Bivacco Costa Baton. Qui, una carrareccia cementata quasi verticale segna l’inizio della discesa tra le micro frazioni di Forni di Sotto. Carta alla mano, seguiamo indicazioni e fiuto per prendere la giusta direzione e tornare a Fienili Chiampì.

Anello dei Campanili di Costa Baton a Forni di Sotto: dati tecnici in breve e traccia GPX

⛰️ Dove siamo Tra Dolomiti Friulane e Carnia, sul versante sinistro dell’alta valle del Tagliamento. Camminiamo lungo i versanti a nord di Forni di Sotto (UD).
📍 Partenza da Fienili Chiampì (930 mslm)
🏅 Punti dell’anello Campanili di Costa Baton (1840 mslm), Casera Questa Baton (1731 mslm)
📐 Dislivello 1050 metri complessivi
📏 Lunghezza 14,5 km
⏱️ Tempo 6 ore tutta l’escursione
😅 Difficoltà Difficile
💧 Acqua L’acqua è piuttosto scarsa durante tutta l’escursione; porta scorte adeguate!
🗺️ Cartografia Carta Tabacco n.21 – Dolomiti di Sinistra Piave (se non ce l’hai, puoi comprala su Amazon), oppure Carta Tabacco del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, che comprende tutto il territorio del parco (puoi comprarla qui)
🛰️ Traccia GPS In arrivo