L’escursione alla Capanna degli Alpini, in pieno Cadore, è uno di quegli itinerari che non richiedono di fare fatica, ma si concludono in un bellissimo luogo rilassante. E se non riesci a frenare la voglia di avventura, sappi che la deviazione alla Cascata delle Pile la soddisferà appieno!
Da Praciadelan alla Capanna degli Alpini lungo la Val d’Oten
Da Calalzo di Cadore, in auto, seguiamo le indicazioni per la Val d’Oten. Superiamo la chiesetta della madonna del Caravaggio e il ponte alle sue spalle e prendiamo sulla sinistra la stretta strada che conduce a Praciadelan (1044 mslm). Qui parcheggiamo dove possibile – di posto ce n’è in abbondanza.
Il percorso inizia sulla sinistra del Bar la Pineta, dove una sfilza di cartelli già ci mette l’acquolina: sulla sinistra, per dire, si va alla scoperta dell’Antelao – si raggiunge il rifugio omonimo, i Piani dell’Antelao, e il ghiacciaio, che noi abbiamo assaggiato con l’ultima tappa dell’Alta Via delle Dolomiti numero 4. Prendiamo invece sulla destra la bella forestale che attraversa la pineta ingentilita dai fiori di erica.
In circa dieci minuti raggiungiamo un secondo bivio, in corrispondenza del greto del torrente Diassa (1140 mslm), che dobbiamo superare tenendo la sinistra. Sulla destra, invece, si sale al Rifugio Chiggiato (una bellissima escursione, più impegnativa per dislivello, ma davvero soddisfacente).
Da questo punto in avanti, l’escursione è molto facile da descrivere: si cammina seguendo la strada bianca (sentiero 255) che segue l’ampissimo – e un po’ impressionante – letto ghiaioso che domina il fondo della Val d’Oten. La pendenza è pressoché impercettibile, di fronte a noi si apre pian piano la visuale sui fianchi scoscesi della valle. Unica avvertenza del tracciato: in estate, nelle ore più calde, il sole si fa qui caldissimo e abbacinante, e non c’è vegetazione a proteggere l’escursionista… parti quando è ancora fresco!
Il sentiero è davvero semplice, la salita non si fa sentire ed è adatto anche alle famiglie con bambini (no passeggini) e agli amici più pigri!
Tempo di poco più di un’ora dalla partenza, e la vediamo di fronte a noi, qualche metro più in alto rispetto alla strada: la Capanna degli Alpini (1395 mslm) sembra un cucciolo di rifugio se confrontata alla mole rocciosa che si erge alle sue spalle.
La Capanna degli Alpini
Incastonata tra Marmarole, sulla destra, e gruppo dell’Antelao sulla sinistra, in stagione la Capanna è un rifugio che offre un’ottima cucina tradizionale. In inverno è una splendida meta per una lunga ma non pendente ciaspolata: non mancano infatti le indicazioni degli itinerari del “Cadore regno delle ciaspe” (verifica ovviamente condizioni e raggiungibilità).
Nelle mezze stagioni è una camminata deliziosa e sui prati alla base del rifugio, bei tavoloni con panche di legno invitano alla sosta.
Il sentiero attrezzato per la Cascata delle Pile
Fatto uno spuntino, ci muoviamo verso la Cascata delle Pile, seguendo i cartelli che si trovano alla base della Capanna. In un attimo arriviamo ad un torrentello, lo superiamo e qui siamo di fronte ad una deviazione:
- sulla sinistra si sale lungo il sentiero 255 e superando altri 600 metri di dislivello, si arriva al Rifugio Galassi: da qui solo si intuisce la conca sulla quale si trova, e la direzione è evidente;
- sulla destra il percorso per raggiungere la cascata si “infila” tra le rocce tra le quali questo sgorga. Siamo accolti da una targa di metallo scuro.
Il sentiero attrezzato che porta alla cascata è dedicato a Guglielmo Tabacchi, fondatore nel 1934 della Safilo, celebre azienda produttrice di occhiali.
Il sentiero permette di superare 140 metri di dislivello, districandosi tra grossi blocchi, rampette e passaggi sospesi sul torrente. Il percorso non è “difficile”, ma serve la giusta attenzione: le rocce sono spesso umide e molto scivolose. Ti troverai ad affrontare alcuni passaggi assicurati da cordini d’acciaio (uno dei quali, brevissimo, è decisamente sospeso), alcune scalette e un ponticello di legno. E a proposito: portati una felpa o una giacca!
Tutto intorno, un’altissima e stretta gola, quasi primordiale nell’aspetto, con l’aria fredda che rimbomba dello scroscio della cascata.
Con la dovuta calma, bastano dieci minuti per arrivare nella “camera” della cascata, il cui salto è davvero bello da vedere. La temperatura si abbassa ulteriormente, la piccola pozza alla base è cristallina, la montagna pare respirare un alito gelido.
Dopo aver fatto un bel po’ di video (trovi il reel sulla cascata nel nostro profilo Instagram), ripercorriamo a ritroso la via dell’andata e torniamo all’auto.
Escursione alla Capanna degli Alpini e Cascata delle Pile: dati tecnici in breve
⛰️ Dove siamo | Cadore Centrale, in Val d’Oten, alla base del versante meridionale delle Marmarole |
📍 Partenza da | Bar alla Pineta/Praciadelan (1044 mslm) |
🏅 Arrivo | Capanna degli Alpini (1395 mslm), Cascata delle Pile (1500 mslm) |
📐 Dislivello | 350 metri fino alla Capanna, 100 in più fino alla cascata |
📏 Lunghezza | 5,5 km fino alla cascata |
⏱️ Tempo | 4 ore tutta la gita |
😅 Difficoltà | Facile fino alla Capanna, qualche avvertenza in più per arrivare alla cascata (leggi la relazione) |
💧 Acqua | Solo alla cascata, oppure birra alla Capanna degli Alpini 😉 |
🗺️ Cartografia | Tabacco 1:25.000 n.16 – Dolomiti del Centro Cadore (se non ce l’hai puoi comprarla qui) |
🛰️ Traccia GPS | Sì |
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