Come spesso succede, mi accodo con le ciaspole a una gita di scialpinismo: anzi, alla prima gita skialp dell’anno di Silvia. Il percorso per la meta mi è quasi conosciuto, perché per tre quarti è lo stesso che porta al Monte Cocco (che però abbiamo fatto in autunno, senza neve). La giornata è splendida, la neve fresca e buona, la compagnia super piacevole: ci vediamo su Cima Bella!
P.S.: nomen omen, te lo assicuriamo.
Dalla Valle di Ugovizza alla sella tra Monte Cocco e Cima Bella
Lasciamo l’auto al parcheggio sottostante l’Osteria al Camoscio (1130 mslm) e andiamo in quella direzione. Raggiungiamo in breve un bivio con il ponte sul torrente Tamer, ignoriamo la forestale che prosegue dritto (e dalla quale scenderemo) e oltrepassiamo il ponte.
A questo punto, calziamo sci e ciaspole e seguiamo il sentiero che sale nel bosco con alcuni tornanti. Incontriamo ogni tanto piccole radure e baite in legno e pietra accomunate dal motivo decorativo tipico di questa valle: le balaustre dei terrazzi sono realizzate con listelli dipinti di colori alterni, verde-giallo, giallo-marrone, giallo-rossiccio…
Sbuchiamo presso un cancelletto di legno e raggiungiamo infine un massiccio edificio in pietra, ben restaurato, che dà l’idea di essere sempre in ombra. È ciò che resta del villaggio minerario del Monte Cocco, sito legato all’attività estrattiva che si svolgeva alle pendici del monte.
Il villaggio ospitava i minatori che estraevano ferro e manganese. L’attività ha avuto il suo picco tra 1937 e 1940, per poi interrompersi nel 1947. Il villaggio, a parte questo edificio, è stato smantellato nel 1962.
Salendo, è diventata sempre più ampia la vista – sulla nostra destra e alle nostre spalle – al Monte Osternig e al Monte Sagran.
Dall’edificio minerario, il mio consiglio è quello di prendere a sinistra e seguire la strada, che farà un tornante (non poi tanto lungo). In entrambe le occasioni in cui sono stato qui, invece, i capogita hanno fatto di tutto per tagliarlo, questo tornante, facendoci salire direttamente attraverso il bosco alle spalle della struttura. Il rettilineo della strada, più in alto, è protetto da un terrapieno in cemento e da un ripido pendio, difficili da superare con la neve: ravanage assicurato (e qualche risata).
La strada ci conduce finalmente fuori dal bosco, e di fronte a noi abbiamo, evidente, la salita alla sella tra i due monti Cocco e Cima Bella (1536 mslm circa). Salita la cui pendenza si fa sentire, ma salendo a tornanti non ci sono problemi. Un ultimo traverso in piano, e siamo sulla sella (che non ha nome, 1814 mslm). la vista, splendida, è un preludio di quello che vedremo da Cima Bella.
Volendo salire al Monte Cocco, alla sella si prende sulla sinistra. Noi l’abbiamo fatta a piedi, in autunno, ma la salita è la stessa. Molti scialpinisti fanno entrambe le cime nella stessa gita, ripellando alla bisogna.
Salita a Cima Bella
La nostra meta è ora evidente sulla nostra destra, e raggiungerla è questione di un quarto d’ora di morbida salita.
Da Cima Bella – Schonwipfel (1911 mslm) il panorama lascia senza parole. Verso nord, il Glossknocker domina le alpi austriache. Verso est, le Alpi Giulie: persino il Triglav fa capolino, in secondo piano.
Guardando a sud ovest la vista sulla successione di Cavallo di Pontebba, Creta di Pricot, e più su, Creta di Aip invoglia a gite più impegnative. Infine, verso sud, il Monte Cocco, montagna che fa il paio con la nostra, e dalla quale vediamo scendere gli scialpinisti in curve eleganti, mentre altri arrivano sulla sella sotto di noi.
Conferma: la scialpinistica a Cima Bella è classica, facile e frequentata. Non ci resta che fare uno spuntino, farci una foto – la croce di vetta è microscopica, fatta con due rami di legni incrociati, e semi sepolta dalla neve di fianco ad un cippo di confine – e prepararci per la discesa.
Anello di discesa
È possibile tornare a valle seguendo la via di salita, ma in genere si scende per una variante che permette di fare in parte un anello. Il percorso è segnato anche sulla carta Tabacco, ma ovviamente richiede la valutazione del pendio. Noi l’abbiamo fatta, ma il tracciato purtroppo non è presente nella traccia GPS, quindi dovrai accontentarti della descrizione:
- si scende fino alla sella tra Cocco e Cima Bella e si percorre il breve traverso in quota;
- appena possibile, si scendono i pendii sulla sinistra, sciando/ciaspolando abbastanza verso il limite del bosco. In pratica si approfitta di una valle parallela alla via di salita;
- si incrocia abbastanza presto una strada forestale, da prendere verso sinistra (recinzione aperta e baita alle spalle);
- seguendo la forestale si raggiunge un primo gruppo di baite, percorrendo una stretta carrareccia incassata;
- si prosegue scendendo per la forestale, che attraversa un ponte e prosegue in piano;
- qui si incontra sulla destra Rosic, l’agriturismo spartano e sempre aperto che ha sostituito, come punto d’appoggio in zona, l’Osteria del Camoscio. Profumo di denso fuoco di legna e birra che non manca mai: vale la pena di fermarsi almeno una volta…
- … oppure si scende in 5 minuti al parcheggio.
Se non ne hai abbastanza: salita a Monte Cocco
Mentre stiamo spellando (e mangiando un paninetto) in cima, arriva uno scialpinista che ci riassume brevemente la sua gita e i suoi progetti: sono salito di qua, poi sceso di là, poi ora qui, adesso scendo per dietro e faccio il giro se c’è abbastanza neve. Si sistema la GoPro al petto, e scivola calmo e sicuro verso il pendio ad ovest.
Uno degli instancabili, uno di quelli che non si fermano mai.
Se anche tu sei un instancabile, puoi fare entrambe le cime in una giornata. La salita al Monte Cocco si affronta dalla sella tra i due monti, salendo direttamente il pendio. Fai attenzione alle condizioni della neve, perché le pendenze sono più accentuate rispetto a Cima Bella.
Ciaspolata/scialpinismo a Cima Bella: l’escursione in breve
⛰️ Dove siamo | Tra Valle di Ugovizza e Vallone di Malborghetto, sulle Alpi Carniche, sul confine con l’Austria. |
📍 Partenza da | Parcheggio dell’Osteria del Camoscio (1130 mslm) |
🥇 Arrivo | Cima Bella (1911 mslm) |
📐 Dislivello | 780 metri |
📏 Lunghezza | 4 km la salita |
⏱️ Tempo | 2 ore e mezza la salita |
😅 Difficoltà | Con le ciaspole, media: serve qualche accortezza per l’orientamento. Per lo scialpinismo è classificata MS, medio sciatore. |
💧 Acqua | No. |
🗺️ Cartografia | Tabacco 1:25.000 n. 19 – Alpi Giulie Occidentali, Tarvisiano (se non ce l’hai puoi comprarla qui) |
🛰️ Traccia GPS | Sì, ma solo della salita. |
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