La salita al Borgo Santo di Lussari è uno di quegli itinerari che, prima o poi, vanno fatti: a piedi, meglio (puoi leggere qui perché, e come fare). Se però sei come noi, dopo la visita a un luogo antropico, hai comunque voglia di qualcosa di naturalistico. Nonostante vista dal Lussari sembri lontana e inaccessibile, l’imponente Cima del Cacciatore è una meta abbastanza facile da raggiungere. Il panorama sulla cima? Incredibile.

Avvertenza: sembra – ed è – una gita piuttosto breve. Il fatto è però che devi prima raggiungere il Monte Santo di Lussari dal fondovalle, e poi calcolare la discesa a fine gita. Calcola i tempi in accordo, soprattutto nelle stagioni intermedie!

Silvia e Davide a Cima del Cacciatore

Raggiungere il Monte santo di Lussari

Noi non abbiamo dubbi: Lussari va raggiunto a piedi. Non solo perché è un luogo di pellegrinaggio (e che senso avrebbe raggiungerlo in altri modi?), ma anche perché la salita lungo il Sentiero del Pellegrino ti permette di arrivare a destinazione consapevole di dove ti trovi.

Una volta al Borgo Santo (1789 mslm), l’escursione a Cima del Cacciatore ha inizio: ti basta tornare al crocevia che preannuncia il Monte Santo (quello con i monumenti, per intenderci), e proseguire sul sentiero/forestale 617 verso sud.

salita verso Cima Cacciatore

Dal Monte Santo di Lussari a Cima del Cacciatore

Raggiungerai così un secondo incrocio (1715 mslm). Sulla sinistra, la strada bianca porta verso Malga di Lussari (è la strada che faremo scendendo), mentre sulla destra si scende lungo il 617 verso la Val Saisera.

Noi proseguiamo dritto, inforcando la traccia di sentiero che, di fronte a noi, in salita, si infila nel bosco (sentiero 613).

Ad un primo tratto quasi in quota ne segue uno in decisa salita, con la traccia che si infila tra roccette e tratti pendenti. Quando finalmente usciamo dal bosco, dopo una mezz’ora, il panorama cambia: ci troviamo di fronte una bellissima conca rocciosa, con il sentiero che corre lungo il versante, i ghiaioni e gli stambecchi a definire l’ambiente. Alcune cime minori chiudono la vista sopra di noi, sulla sinistra, ma la nostra meta è evidente di fronte.

Seguiamo il sentiero senza deviare, e raggiungiamo una seconda conca, quasi sospesa, dominata dalle ghiaie. Teniamo la destra seguendo il versante, salendo ancora un po’, e raggiungiamo l’attacco del tratto attrezzato (2018 mslm, evidente).

Silvia in discesa dalla Cima Cacciatore

Il tratto attrezzato finale e il panorama dalla Cima del Cacciatore

Si tratta di una cinquantina di metri di dislivello da fare con l’ausilio di un cavo. Niente di difficile, serve solo un po’ di attenzione all’inizio: il ghiaino è un po’ scivoloso, e il cavo non è proprio in salute (ergo: non ti basare troppo sulla sua resistenza). Per il resto, in un attimo siamo sulla vetta di Cima del Cacciatore (2071 mslm), e possiamo rifarci gli occhi.

La cima infatti è un belvedere eccezionale e a 360°. Lo vedi anche sulla carta topografica: Cima del Cacciatore si erge solitaria, piantata nel mezzo di gruppi montuosi imponenti, eppure isolata nonostante il “poco spazio” a disposizione. Tralasciamo il mondo delle Alpi Carniche verso nord, e concentriamoci sulle Alpi Giulie, maestose, verso sud e verso la Slovenia. Noi abbiamo trovato una giornata nuvolosa, ma il cielo contribuiva perfettamente ad un senso di dramma naturale affascinante. Cime delle Rondini, Jof Fuart, Nabois Grande, più in là il Montasio, poi ancora il solco aguzzo della Val Dogna… per noi, che sono due mesi che seguiamo questi sentieri, è riassunto e conferma, ancora una volta, della bellezza di questi aspri luoghi.

Su Cima del Cacciatore ci sono una bella croce di ferro battuto in tutto simile a quella che si trova sul Nabois Grande, una campana, e il libro di vetta.

cima del cacciatore

Discesa da Cima del Cacciatore

Noi siamo scesi per la via del ritorno e, una volta al bivio delle forestali, abbiamo preso verso destra il sentiero 613 per Malga di Lussari (1573 mslm) e, da qui, imboccato il Sentiero del Pellegrino.

In alternativa – per escursionisti esperti – è possibile fare un piccolo anello scendendo verso sud (sempre sentiero 617) e piegando sulla destra prima di raggiungere Sella Prasnig. Il sentiero sale un’altra forcella e scende sulla forestale che unisce Val Saisera a Monte Lussari. Non abbiamo percorso questo anello, ma te lo indichiamo come possibilità.

Cima del Cacciatore dal Monte Santo di Lussari: l’escursione in breve

⛰️ Dove siamo Sulle Alpi Giulie, a due passi da Tarvisio, a sud del Monte Santo di Lussari.
📍 Partenza da Monte Santo di Lussari (1789 mslm)
🏅 Arrivo Cima del Cacciatore (2071 mslm)
📐 Dislivello 300 metri
📏 Lunghezza 2,5 km la salita
⏱️ Tempo Poco meno di 3 ore salita e discesa
😅 Difficoltà Media. L’unica difficoltà è data dal breve tratto attrezzato per accedere alla cima. Inoltre, va considerata la salita (e la successiva discesa) al Monte Lussari: trovi la relazione qui.
💧 Acqua No.
🗺️ Cartografia Tabacco 1:25.000 n. 19 – Alpi Giulie Occidentali, Tarvisiano (se non ce l’hai puoi comprarla qui)
🛰️ Traccia GPS Sì.