Questa è una delle escursioni che possono risollevare una giornata di nebbia autunnale; o almeno, a noi l’ha fatto. Avevamo l’obiettivo di vedere uno scintillante foliage, ma il meteo non era decisamente dalla nostra, prevedendo nuvole basse e nebbia. Eppure – come il Cansiglio sa fare – il bosco si è trasformato in uno scenario carico di dettagli e atmosfera. E allora, sali con noi a Casera Ceresera.

Boschi del cansiglio in autunno

Dove lasciare l’auto

Dalla statale 422 svoltiamo (a sinistra se veniamo dal Veneto, a destra se veniamo dal Friuli Venezia Giulia) per inforcare in corrispondenza del Monumento ai Caduti la strada che passa nel mezzo dei terreni del Cansiglio Golf Club e arriviamo all’area pic-nic Archeton, dove lasciamo l’auto (1000 mslm circa; cartello, e c’è anche una fontana).

Eventualmente puoi partire dall’Albergo Rifugio Sant’Osvaldo, lungo la statale, con ampio parcheggio. Dovrai però mettere in conto complessivamente 2 km in più all’escursione.

Se non l’hai ancora letta, questa è la nostra guida al Cansiglio.

L’escursione a Casera e Monte Ceresera

Guardiamo verso la sterrata che stiamo per imboccare: il bosco inizia già qui a mostrare i suoi colori, il suo carattere denso di muschi verdissimi, felci, tronchi caduti lucidi di umidità e punteggiati di funghi. Dopo poche centinaia di metri di cammino, incontriamo una sbarra: la superiamo.

Stiamo seguendo – e lo faremo fino alla casa forestale – il sentiero B, uno dei principali del Cansiglio.

La strada forestale di Candaglia si fa ora un sottile nastro d’asfalto, a tratti coperto da un mare di foglie di faggio rossicce; l’asfalto è sbrindellato ai bordi come sbrindellati sono tronchi e rami. La luce filtra dalle chiome, l’atmosfera è intensa e silenziosa – un ottimo scambio per la completa assenza di panorama.

Da qui e per buona parte dell’itinerario, si cammina con regolarità e pendenze moderate tra faggi dal fusto rittissimo, guadagnando lentamente quota. Proseguiamo sempre seguendo la strada, senza deviare – senza farci intrigare dalle tante forestali che si staccano ai lati del nostro percorso e si perdono chissà dove. Percorriamo cinque tornanti: i primi più stretti, gli ultimi più ampi.

Raggiungiamo così un incrocio, anch’esso in corrispondenza di un tornante: prendiamo a sinistra e in poco tempo raggiungiamo la Casa Forestale della Candaglia (1268 mlsm). Da notare che, dal belvedere di fronte all’edificio, si ha un ampissimo panorama sulla Piana del Cansiglio, fino ai monti Millifret e Pizzoc che lo chiudono a ovest.

Dopo tanto denso bosco, ci troviamo a camminare lungo una soleggiata conca prativa… ma per poco.

 Una nota. Poco fa, dopo aver percorso i primi tre tornanti della strada della Candaglia, e adesso nel mezzo del prato, vediamo due recinti: proteggono gli incauti dalla caduta in due dei profondi abissi carsici che punteggiano il Cansiglio. Questi sono uno dei motivi per cui qui i cani vanno tenuti al guinzaglio.

Tempo di qualche decina di metri, e sulla sinistra vediamo un cartello: ci rimanda alla Ceresera, quindi lo seguiamo.

Camminiamo ora lungo uno stretto sentiero, in buona parte coperto di foglie cadute che in certi momenti lo fanno scomparire (poco male, i bolli bianco rossi sui tronchi degli alberi ci confortano nella direzione). Siamo di nuovo nel fitto del bosco, e ancora saliamo piano lungo un versante del Monte Cavallot. Arriviamo a un incrocio – quello con il sentiero 991 – e puntiamo all’incirca dritto verso l’edificio che vediamo comparire tra gli alberi.

Arrivando a Casera Ceresera

Casera Ceresera

È Casera Ceresera (1347 mslm), un complesso di edifici che occupa una piccola radura alla base del monte omonimo Quando ci arriviamo, la nebbia è ormai scesa. Approfittiamo dei tavoloni per farci un caffè, in attesa che l’aria si liberi un po’… cosa che non farà.

Una metà dell’edificio a destra è destinata a ricovero d’emergenza. Si tratta del Bivacco Silvio e Rudi, la cui minuscola stanzina racchiude un’impilata di letti a castello (5 posti), una stufetta a legna, un minuscolo tavolino, il libro di bivacco. Appesa una foto: i due alpinisti ai quali è intitolato il bivacco.

La nebbia non si alza, ma decidiamo di tentare la sorte. Dietro la casera si stacca un sentiero (indicazioni per belvedere di Monte Ceresera e segni bianco rossi): sentiero facile da seguire e che fa un unico tornante prima di depositarci al belvedere di Monte Ceresera (1390 mslm). Del panorama non sappiamo dire perché, alla fine, la nebbia non si è alzata; leggiamo che in poco tempo è possibile raggiungere la cima del Ceresera (1420 mslm), ma non ci siamo stati.

Torniamo per la via della salita.

Casera Ceresera e Bivacco Silvio e Jury

Ciao! Siamo Silvia e Davide, nomadi digitali in versione montanara. Entrambi liberi professionisti, da 5 anni abbiamo scelto di vivere tra le montagne, spostandoci di valle in valle. Sul blog e sui social raccontiamo le terre che ci ospitano.
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Escursione a Casera e Monte Ceresera: dati sintetici e traccia gpx

⛰️ Dove siamo In Cansiglio, tra Veneto e Friuli Venezia Giulia; camminiamo a est del Pian del Cansiglio
📍 Partenza Area pic-nic Archeton (1000 mslm circa)
🏅 Punti d’arrivo Casera Ceresera (1347 mlsm) e belvedere (1390 mslm)
📐 Dislivello 400 mslm
📏 Lunghezza 11 km
⏱️ Tempo 2 ore la salita
😅 Difficoltà Facile
💧 Acqua All’area pic-nic Archeton
🗺️ Cartografia Tabacco 1:25.000 n. 12 – Alpago, Cansiglio, Valcellina
🛰️ Traccia GPS Sì: scaricala qui